La Storia della Mia Vita
- Chiniamo i capi solo un momento per la preghiera. Nostro Padre Celeste clemente, è davvero con privilegio che ci accostiamo a Te, nostro Dio e Salvatore. Il sentire questo meraviglioso canto, Quanto Grande Sei Tu, ci fa fremere poiché sappiamo che Tu sei grande. E noi preghiamo che la Tua grandezza ci sia di nuovo manifestata, questo pomeriggio, mentre parliamo. Ed è toccato a me, per la prima volta in molti anni, cercare di tornare indietro nel passato della mia vita, e prego che Tu mi dia la forza e—e ciò di cui ho bisogno, Signore, per trovarmi in quest'ora. E possano tutti gli errori della mia vita essere solo un gradino per altri, affinché li portino più vicino a Te. Accordalo, Signore. Possano i peccatori vedere le orme sulla sabbia del tempo, e possano essere condotti a Te. Chiediamo queste cose nel Nome del Signore Gesù. Amen.
Potete sedervi.
2 [Il Fratello Glover dice: "Potresti pregare per questi fazzoletti prima di cominciare?"—Ed.] Ne sarò lieto. ["Ci sono quelli e questi per cui pregare".] Benissimo, signore, grazie. Come questo santo uomo, il Fratello Glover, che conosco ormai da alcuni anni, ho avuto il privilegio ieri sera di stare un po' con lui. E mi stava raccontando di... era rimasto per un po' inattivo, a riposarsi. Ed ora, a settantacinque anni, sta ritornando nel servizio del Signore. Nel sentire questo, non mi sento stanco neanche la metà di quanto lo fossi prima. Pensavo d'essere stanco, ma io—io non credo di esserlo. Ha appena deposto qui per me dei fazzoletti, sotto—sotto forma di buste, ed altro, dove sono dentro e già finanziati.
3 Ora, ognuno di voi che ascolta alla radio, oppure qui, che desidera uno di questi fazzoletti, e vorrebbe… Il Tempio Angelus li invia costantemente, del continuo. Potreste scrivere proprio qui al Tempio Angelus e loro pregheranno su esso, poiché voglio assicurarvi che ciò è la Scrittura. E una promessa di Dio.
4 E se capitasse che voi vorreste che io stesso pregassi su di uno per voi, ebbene, sarò lieto di farlo. Semplicemente scrivetemi al fermo posta 3-2-5, 325, Jeffersonville, sillabato J-e-f-f-e-r-s-o-n-v-i, doppia l, e. Jeffersonville, Indiana. Oppure, se non riuscite a ricordate il fermo posta, scrivete solamente "Jeffersonville". E una piccola città di circa trentacinquemila abitanti. Là, tutti mi conoscono. E saremmo quindi felici di pregare sopra un fazzoletto e spedirvelo.
5 Ed ora, abbiamo avuto un grande successo nel fare questo, poiché… Insieme a questo riceverete una copia della breve lettera, per cui in giro per il mondo delle persone pregano ogni mattina alle ore nove, ed alle dodici ed alle tre. E potete immaginare, dall'altra parte del mondo, a che ora della notte debbano alzarsi per fare questa preghiera. Perciò se tutte queste decine di migliaia, e migliaia di volte, indirizzano nello stesso momento preghiere a Dio per questo ministero, per la vostra malattia, Dio non lo può ignorare. E così ora noi, come dico, non abbiamo alcun programma, non vogliamo neanche un centesimo. Noi solo… Se possiamo aiutarvi, ecco per che cosa siamo qui. E lasciate che noi.
Qualcuno sta portando un altro mucchio di fazzoletti.
6 Ora, se non avete un fazzoletto che volevate mandare, bene, allora in ogni caso, scriveteci solamente. Se non vi serve subito, tenetelo nella Bibbia, al 19° capitolo del Libro degli Atti. E quello che vi verrà inviato, avrà la forma di una piccola fettuccia bianca, e le istruzioni di come prima confessare i vostri peccati. E (grazie) come confessare i vostri peccati. Voi non dovete mai cercare di ottenere qualcosa da Dio senza prima mettervi a posto con Dio. Capite? E poi in ciò sarete istruiti a chiamare in casa i vostri vicini, e il vostro pastore. Se nel vostro cuore avete qualcosa contro qualcuno, andate prima a metterla in ordine, e ritornate. E poi pregate, tenete una riunione di preghiera in casa vostra ed attaccate questo fazzoletto con uno spillo nella vostra biancheria intima, poi credete Dio. Ed in quelle stesse tre ore, ogni giorno, ci saranno persone intorno al mondo che pregano, una catena intorno al mondo.
7 Ed ora esso è vostro, assolutamente gratuito, semplicemente scriveteci. E—e, ora, noi non vi risponderemo per importunarvi o per dirvi di un programma che abbiamo. Noi vogliamo che sosteniate un programma, ma non—non ne abbiamo alcuno da farvi sostenere. Capite? Così voi… Questo non è per avere il vostro indirizzo, è semplicemente agevolazione e un ministero del Signore, che cerchiamo di portare avanti.
8 Chiniamo ora i capi. E se state ascoltando alla radio, stendete lì il vostro fazzoletto, metteteci sopra la mano mentre preghiamo.
9 Signore clemente, portiamo a Te questi piccoli pacchi, alcuni di essi sembrano essere vestitini da neonato, o—o piccole magliette, o forse un piccolo paio di babbucce, o—o qualcos'altro, un fazzoletto, che andrà all'ammalato e all'afflitto. Signore, è secondo la Tua Parola che facciamo questo. Poiché leggiamo, nel Libro degli Atti, che prendevano dal corpo del Tuo servitore, Paolo, fazzoletti e grembiuli, poiché loro credevano che il Tuo Spirito fosse su quell'uomo. E spiriti immondi uscivano dalle persone, e afflizioni e malattie li lasciavano, perché esse credevano. Ed ora ci rendiamo conto, Signore, che non siamo San Paolo, però sappiamo che Tu rimani ancora Gesù. E preghiamo che Tu onori la fede di queste persone.
10 Ed è stato detto una volta che quando Israele, cercando di ubbidire a Dio, cadde in una trappola, con il mare davanti a loro, le montagne d'ambo i lati, e l'esercito del Faraone che si avvicinava. Ed uno ha detto, che "Dio guardò giù dalla Colonna di Fuoco, con occhi infuriati, ed il mare ebbe paura e si ritirò, e formò un varco affinché Israele passasse verso la terra promessa".
11 O Signore, guarda giù di nuovo, quando questi pacchetti verranno posti sui corpi malati in commemorazione della Tua Parola vivente. E possano le malattie dissolversi, guarda attraverso il Sangue del Tuo Figliolo, Gesù, il Quale morì per questa espiazione. E possa il nemico aver paura e fuggir via, affinché queste persone possano entrare nella promessa, che "Sopra ogni cosa", questo è il Tuo desiderio "che prosperiamo in salute". Concedilo, Padre, poiché Te lo inviamo con questa— con questa attitudine nel nostro cuore. E questo è il nostro obbiettivo. Te lo inviamo nel Nome di Gesù Cristo. Amen.
Grazie, Fratello Glover. Grazie, signore.
12 Ora, essendo stasera la chiusura di questa parte del risveglio, non so se questo verrà mandato in onda o no, ma mi piacerebbe dire (nel caso non lo sia) a quelli che ascoltano per radio, che questa è stata una delle più belle riunioni che io abbia avuto da molti, molti anni. Essa è stata la riunione con una cooperazione più solida, sana, e armoniosa in cui io da lungo tempo sia stato.
13 [Un fratello dice: "Fratello, siamo in onda fino alle sedici e quindici. Ti stanno ascoltando in tutta la California del sud, nelle isole, e sulle navi. Riceviamo dei messaggi da loro. Quindi hai un grande uditorio, migliaia e decine di migliaia".—Ed.] Grazie, signore. Questo è davvero buono. Sono lieto di sentire questo. Dio vi benedica tutti.
14 Ed io certamente ho sempre avuto un posto caldo nel mio cuore per il Tempio Angelus, a motivo della sua posizione per il pieno Vangelo di Gesù Cristo. E, ora, esso—esso sembra che sia più particolare per me. Mi sembra, dopo aver incontrato ognuno e visto il loro ottimo spirito, mi sembra d'essere uno di voi più di quanto lo fossi prima. Dio vi benedica, è la mia preghiera. E.[L'uditorio applaude—Ed.] Cordialmente, grazie.
15 Ora, è stato annunciato che oggi in un certo qual modo vi avrei parlato per un po' su: La Storia Della Mia Vita. Questa è una—una cosa difficile per me. Questa sarà la prima volta che avrò provato a trattarla dopo molti anni. E non avrei tempo d'entrare nei dettagli, ma solo in parte d'essa. E, fin qui, ho fatto molti errori, compiuto molte cose che erano sbagliate. E desidero che, voi che ascoltate alla radio e voi qui presenti, non prendiate i miei errori quali pietre d'inciampo, ma come gradini che vi portino più vicini al Signore Gesù.
16 Poi, stasera, saranno distribuiti i biglietti di preghiera per il servizio di guarigione di stasera. Ora, quando parliamo di servizio di guarigione, non significa che noi guariremo qualcuno, ma che "pregheremo per qualcuno". Dio compie la guarigione. Egli mi è stato molto clemente, rispondendo alla preghiera.
17 E stavo parlando al manager di un famoso evangelista, non molto tempo fa, e—e gli fu chiesto perché questo evangelista non pregasse per gli ammalati. E l'evangelista rispose al manager delle mie riunioni, disse: "Se… Questo evangelista crede nella guarigione Divina. Ma se iniziasse a pregare per gli ammalati, ciò impedirebbe il suo servizio, perché è sponsorizzato dalle chiese. Molte chiese, e molti di loro, non credono nella guarigione Divina".
18 Così ho onore e rispetto per l'evangelista perché lui mantiene il suo posto, il suo posto di dovere. Forse potrebbe… Io non potrei mai prendere il suo posto, e dubito che lui possa prendere il mio posto. Noi tutti abbiamo un posto nel Regno di Dio. Siamo tutti connessi insieme. Doni diversi, ma lo stesso Spirito. Volevo dire, manifestazioni diverse, ma lo stesso Spirito.
19 E, ora, stasera i servizi inizieranno… Penso che abbiano detto che il concerto inizia alle sei e trenta. E, ora, se ascoltate fuori alla radio, venite dentro ad ascoltarlo. Esso sarà stupendo, lo è sempre.
20 E poi desidero dire che i biglietti di preghiera saranno distribuiti immediatamente dopo questo servizio, non appena questo servizio sarà finito, se siete qui e volete un biglietto di preghiera. Mi hanno informato là dentro pochi minuti fa, che mio figlio, o il signor Mercier o il signor Goad, distribuiranno i biglietti di preghiera. Rimanete nel vostro posto. Non appena il servizio sarà finito, rimanete al vostro posto così i ragazzi possono passare nella fila e darvi i biglietti di preghiera più in fretta possibile. Questo vale sia per le balconate, che per la platea, ovunque, nel piano inferiore o dovunque siate, restate al vostro posto e i ragazzi sapranno che siete qui per un biglietto di preghiera. E poi stasera pregheremo per gli ammalati. E se il Signore non cambia i miei pensieri, stasera desidero predicare sull'argomento, Se Tu Ci Mostrerai Il Padre, Ciò Ci Basterà.
21 Vorrei ora leggere come testo questo pomeriggio, per iniziare la Storia della Vita, trovato nel Libro degli Ebrei, al 13° capitolo, ed iniziamo qui circa... direi circa al 12° versetto.
Perciò anche Gesù, per santificare il popolo col proprio sangue, soffrì fuor della porta.
Andiamo. quindi a lui fuori del campo, portando il suo vituperio.
Poiché non abbiamo qui una città stabile, ma cerchiamo quella futura.
22 Ora, questo è quasi un testo. Poiché, vedete, se è la storia di una vita, o qualcosa che riguarda un essere umano, noi non esaltiamo questo, specialmente il passato di un—un uomo, se è stato oscuro quanto lo sia stato il mio. Ma ho pensato che, se leggiamo la Scrittura, Dio avrebbe benedetto la Scrittura. Ed il mio pensiero è:
Che qui non abbiamo una città stabile, ma cerchiamo quella futura.
23 Ora, lo so che voi siete molto affezionati a Los Angeles. Avete il diritto di esserlo. Essa è una grande e bella città. Nonostante il suo smog ed altro, è ancora una bella città, con un buon clima. Ma questa città non può durare, dovrà avere una fine.
24 Mi sono trovato a Roma (dove i grandi imperatori) e le città immortali che loro pensavano d'aver costruito, e si deve scavare venti piedi [7 metri—Tr.] anche per trovarne le rovine.
25 Mi sono trovato dove i Faraoni hanno avuto i loro grandi regni, e si deve scavare nel suolo per trovare dove regnarono i grandi Faraoni.
26 A tutti noi piace pensare alla nostra città ed al nostro posto. Ma, ricordate, ciò non potrà durare.
27 Quand'ero ragazzetto ero solito andare sotto un grande albero di acero. Nella mia regione abbiamo molto legno duro. E poi avevamo questo albero di acero; l'acero dolce, o quello che chiamiamo "acero duro" ed "acero tenero". Quest'enorme grande albero, era l'albero più bello. E quando arrivavo dai campi, dal lavorare il fieno e—e i raccolti, amavo recarmi presso questo grande albero e—e sedermici sotto e—e guardare in alto. E potevo vedere i suoi grandi rami forti che ondeggiavano al vento, il grande tronco enorme. E dicevo: "Sai, credo che quest'albero starà qui per centinaia e centinaia d'anni". Non molto tempo fa detti uno sguardo a quel vecchio albero, era soltanto un ceppo.
28 "Poiché qui non abbiamo una città stabile". No, qui sulla terra niente durerà di ciò che si può vedere. Deve avere una fine. Ogni cosa che è mortale deve piegarsi ad un'immortalità. Quindi, non importa quanto bene costruiamo le nostre autostrade, quanto belle facciamo le nostre strutture, tutto deve andarsene, poiché qui non c'è niente che possa durare. Solo l'Invisibile è quello che durerà.
29 Mi ricordo della casa in cui abitavamo, era una vecchia casa di tronchi con del fango tra le fessure. Io… Forse molti non hanno mai visto una casa con del fango tra le fessure. Comunque, tutte le fessure erano otturate col fango, e quei grossi tronchi che erano in quella vecchia casa, pensavo che quella casa sarebbe durata per centinaia di anni. Invece, sapete, dove c'era quella casa, oggi c'è un complesso urbano residenziale. È tanto diverso. Ogni cosa cambia. Ma...
30 E solevo osservare mio padre, era un uomo piuttosto basso e tozzo, molto forte, ed era uno dei più forti piccoli uomini che io abbia mai conosciuto. Ho incontrato il signor Coots, un tale con cui lui lavorava coi tronchi, era boscaiolo, e circa un anno fa, e il signor Coots è un mio buon amico, ed un diacono nella Prima Chiesa Battista, ed egli disse: "Billy, tu dovresti essere un uomo veramente molto forte".
Ed io dissi: "No, signor Coots, non lo sono".
31 Egli disse: "Se prendevi da tuo padre, lo saresti stato". Disse: "Ho visto quell'uomo, che pesava centoquaranta libbre [64 Kg.—Tr.], caricare su un vagone un tronco da solo, che pesava novecento libbre [408 Kg.] ". Lui sapeva come farlo. Egli era forte. Io l'osservavo che entrava in casa per lavarsi e prepararsi per il pranzo, quando Mamma lo chiamava.
32 E nel cortile davanti, avevamo un vecchio albero di mele, poi laggiù in fondo, ce n'erano altri tre o quattro più piccoli. E proprio sull'albero che stava in mezzo c'era uno specchio vecchio, che era stato rotto, un grande specchio. Era stato fissato all'albero con dei chiodi ricurvi. Di quel tipo che voi falegnami in ascolto chiamereste "attaccapanni". Essi erano stati curvati per tenere lo specchio al suo posto. E c'era un vecchio pettine di latta. Quanti hanno mai visto un vecchio pettine... l'antiquato pettine di latta? Me lo ricordo bene.
33 E poi c'era una panca lavatoio, semplicemente una piccola tavola appoggiata contro l'albero con sotto un piccolo piede inclinato. Pompavamo l'acqua con una piccola vecchia pompa quasi sulfurea, e ci lavavamo presso questo vecchio albero. E Mamma prendeva i sacchi per la farina e ne faceva degli asciugamani. Qualcuno ha mai adoperato un asciugamano fatto col sacco per la farina? Bene, ora sono sicuro di sentirmi a casa. E quei grandi, vecchi e ruvidi asciugamani! E quando faceva il bagno a noi piccoli, lei… ogni volta che strofinava, sembrava che ci tirasse via la pelle. Ed io ricordo quel vecchio sacco di farina. E lei ne sfilava dei fili per farne dei piccoli nastri, in un certo qual modo per decorarlo.
34 Quanti hanno mai dormito su un materasso di paglia? Beh, guarda un po'! Quanti hanno mai saputo cosa fosse un cuscino di pula? Beh, Fratello Glover, senza dubbio, ora sono a casa! Materasso di paglia, beh, non è trascorso molto da quando ne ho lasciato uno, ed era… Oh, vi—vi si dorme bene, freschi. Poi, nel periodo invernale, loro prendevano il vecchio letto di piume e vi si coricavano sopra, sapete, e poi per coprirci prendevamo un pezzo di canovaccio e ce lo mettevamo sopra, perché la neve veniva soffiata nelle—le—le fessure della casa, sapete, dove le vecchie tegole di legno curvavano all'insù, sapete, e da lì s'infiltrava la neve. E, oh, riesco a ricordarlo molto bene.
35 E poi Papà aveva un pennello da barba. Io… Ora questo vi stupirà. Esso era fatto di gusci di granoturco, un pennello da barba con gusci di granoturco. Egli prendeva il vecchio sapone di lisciva della mamma che lei aveva fatto, lo preparava con quel pennello di guscio di granoturco e se lo spalmava sulla faccia, e si radeva con un grande e dritto rasoio. E la domenica egli prendeva dei—dei pezzi di carta, se li infilava intorno al colletto, si portavano dei colletti di celluloide e lo si metteva così intorno al colletto per impedire che la—la—la schiuma andasse sul colletto della camicia. Avete mai visto fare questo? Beh, my, my!
36 Mi ricordo d'una piccola sorgente sottostante, dove andavamo a bere un sorso d'acqua, e prendevamo la nostra acqua con un vecchio mestolo di zucca. Quanti hanno mai visto un mestolo di zucca? Bene, del resto, quanti di voi vengono dal Kentucky? Sì, bene, guardate qui i Kentuckiani. Beh, my, io sono—io sono proprio a… Pensavo che qui fossero tutti Okies ed Arkies, ma guardate invece come il Kentucky si è spostato. Ebbene, alcuni mesi fa hanno trovato del petrolio nel Kentucky, sapete, perciò forse questi sono alcuni di quelli che vengono da questa parte.
37 E poi ricordo quando Papà entrava e si lavava per pranzare, si arrotolava le maniche, e quelle piccole braccia corte e tozze. E quando tirava su le braccia per lavarsi, gettava l'acqua in faccia, quei muscoli si gonfiavano nelle sue piccole braccia. Ed io dicevo: "Sai, mio padre vivrà centocinquant'anni". Era così forte! Invece è morto a cinquantadue anni. Capite? "Qui non abbiamo una città stabile". Proprio così. Noi non possiamo durare.
38 Ora, facciamo un piccolo viaggio, noi tutti. Ognuno di voi qui, ha una storia della propria vita, proprio come ce l'ho io, ed è bene ogni tanto ripercorrere il sentiero dei ricordi. Non vi pare? Andiamo indietro, e andiamo tutti nel passato per un po', verso esperienze analoghe quali piccoli fanciulli.
39 Ed ora la prima parte della storia della vita. La sfiorerò appena, perché è nel libro e molti di voi hanno il libro.
40 Sono nato in una piccola capanna di montagna, su nei monti del Kentucky. Essi avevano una stanza nella quale abitavamo: nessun tappeto sul pavimento, neppure legno sul pavimento, era semplicemente un pavimento spoglio. Ed un ceppo, la sommità di un ceppo tagliato con tre gambe, quello era il nostro tavolo. E tutti quei piccoli Branham si ammucchiavano là intorno e fuori davanti alla piccola vecchia capanna, e si rotolavano fuori, sembravano come un gruppo di opossum che si rotolavano là fuori nella polvere, sapete, tutti quei fratellini. Eravamo in nove, ed una femminuccia, e lei ebbe veramente un brutto periodo in mezzo a questo branco di ragazzi. Ancora oggi le dobbiamo rispetto per le cose che le facemmo subire in quei giorni. Lei non poteva venire con noi in nessun posto, era una fanciulla, perciò la rimandavamo indietro. Così lei questo non poteva sopportarlo, sapete. Così avevamo… E tutti.
41 Ricordo che dietro al tavolo avevamo solo due sedie, ed erano fatte con corteccia di ramo. Solo vecchi arboscelli di noce messi insieme, ed il fondo d'esse era tessuto con corteccia di noce. Qualcuno ha mai visto una sedia di corteccia di noce? Sì. E posso ancora sentire Mamma. Oh, quando più tardi andammo in un posto ove poté avere un pavimento di legno, con quei bambini sul suo grembo in questo modo, e si dondolava su quella vecchia sedia a dondolo, battendo, battendo e ribattendo sul pavimento. E ricordo che, quando lei faceva il bucato od altro, per impedire che quei piccoli uscissero dalla porta, sistemava per terra di traverso sulla porta una sedia messa ad angolo, per impedire che i piccoli uscissero quando lei doveva andare alla sorgente, a prendere l'acqua, eccetera.
42 E quando sono nato Mamma aveva quindici anni, Papà ne aveva diciotto. Ed io ero il primo di nove figli. E loro mi dissero che la mattina in cui nacqui.
43 Ora, noi eravamo molto poveri, i più poveri fra i poveri. E in questa piccola capanna non avevamo neppure una finestra. Aveva come una porticina di legno che si apriva. Dubito che abbiate mai visto qualcosa di simile. Una porticina di legno che, aperta, fungeva da finestra, la si teneva aperta di giorno e la si chiudeva di notte. Non potevamo accendere la luce elettrica e nemmeno bruciare cherosene, in quei giorni, avevamo quella che veniva chiamata "lampada a grasso". Ora, non so se sapete cosa mai fosse una lampada a grasso. Beh, cosa… Avete mai comprato… bruciato una pigna? Si prende una pigna, la si mette sopra un coperchio, la si accende, brucerà. Ed è… fuma un pochino, ma loro, comunque, non avevano mobili che si affumicassero. Così essa semplicemente… la capanna si riempiva di fumo. Tirava bene perché c'era spazio abbastanza perché venisse tirato. Così esso.
44 E sono nato il—il 6 aprile 1909. Naturalmente, sapete, questo ora mi fa essere un po' oltre i venticinque anni. E così, il mattino in cui sono nato, Mamma disse che aprirono la finestra. Ora, noi non avevamo dottori, c'era solo una levatrice. Solo… E quella levatrice era mia nonna. E così quando nacqui e cominciai a piangere la prima volta, e—e
Mamma volle vedere il suo bambino. E—e lei stessa non era poco più che una bambina. E quando aprirono la piccola finestra, proprio allo spuntare dell'alba, intorno alle cinque. Ed il… C'era un caro pettirosso posata da un lato di un piccolo cespuglio. Come voi tutti voi avete visto, la sua foto nel—nel libro della storia della mia vita. Un caro pettirosso posato lì che cantava con tutto sé stesso.
45 Ho sempre amato i pettirossi. Ora, voi ragazzi che ascoltate per radio, non sparate ai miei uccelli. Vedete, essi sono—essi sono—essi sono… Quelli sono i miei uccelli. Avete mai sentito la leggenda del pettirosso, di come il suo petto divenne rosso? Mi fermerò su questo per un momento. Come il suo petto divenne rosso… Un giorno c'era il Re dei re che stava morendo sulla Croce, e stava soffrendo e nessuno Gli si avvicinava. Non aveva alcuno che Lo aiutasse. E c'era un uccellino marrone che voleva togliere via quei chiodi dalla Croce, ed esso continuava a volare sulla Croce e dava strattoni a quei chiodi. Era troppo piccolo per tirarli fuori, e così il suo piccolo petto divenne tutto rosso di sangue. E da allora, il suo petto è stato rosso. Ragazzi, non sparategli. Lasciatelo in pace.
46 Stava posato al lato della finestra, cinguettando come cantano i pettirossi. E—e Papà spinse indietro la finestra. E quando spinse indietro la piccola imposta di finestra, quella Luce che vedete nella fotografia, venne roteando attraverso la finestra, dice mia madre, e rimase sospesa sopra il letto. La nonna non sapeva cosa dire.
47 Ora, noi siamo... non eravamo una famiglia religiosa. I miei sono Cattolici. Io sono Irlandese da entrambe le parti. Mio padre è del tutto Irlandese: Branham. Mia madre è Harvey; solo che, suo padre sposò una Indiana Cherokee, così questo interruppe quella piccola linea di sangue irlandese. E Papà e Mamma non andavano in chiesa, si erano sposati senza la chiesa e non avevano affatto alcuna religione. E laggiù fra le montagne non c'era nemmeno una chiesa cattolica. Così loro arrivarono lì coi primi pionieri, vennero due Branham, e da ciò discese l'intera generazione dei Branham; è la genealogia della famiglia.
48 Ed allora lei aprì… Quando aprirono questa finestra e questa Luce si fermò là dentro, non sapevano cosa fare. Per questo evento (raccontava Mamma) Papà si era comprato una tuta da lavoro nuova. Stava con le… le braccia sulla pettorina della vecchia tuta, come usavano in quei giorni i boscaioli e i taglialegna. E questo li spaventò.
49 Bene, dopo che avevo compiuto forse dieci giorni, più o meno, mi portarono lassù in una chiesa battista chiamata "Il Regno degli Opossum", la chiesa battista del Regno degli Opossum. Quello sì che era un nome. C'era un vecchio predicatore che faceva il giro, un predicatore battista di stampo antico che capitava lì circa una volta ogni due mesi. Al. Le persone tenevano un breve servizio insieme, cantavano alcuni cantici, ma di tanto in tanto avevano la predicazione del predicatore itinerante. Ogni anno lo retribuivano con un sacco di zucche ed alcune cose simili, sapete, che le persone raccoglievano per darglieli. Ed il vecchio predicatore si avvicinò, ed offrì una preghiera per me quale fanciullo. Quello fu il mio primo viaggio in chiesa.
50 All'età di circa… di poco più di due anni di età, ebbe luogo la prima visione.
51 Bene, si era raccontato là in giro su quelle montagne, che "Questa Luce era entrata". Così cercavano di darsene una spiegazione. Alcuni dicevano che doveva trattarsi della luce del sole riflessa su uno specchio in casa. Ma là dentro non c'era nessuno specchio. Ed il sole non si era alzato, alle cinque era troppo presto. E poi, oh, essi non Ne tennero conto. E quand'ero circa… suppongo che ero vicino ai tre anni di età.
52 Ora, devo essere onesto. Qui ci sono cose che non mi piace dire e vorrei poterlo evitare e non doverlo dire. Tuttavia, per dire la verità, dovete dire la verità, quand'anche si trattasse di voi stessi o della vostra famiglia. Siate onesti con essa, ed allora sarà sempre la stessa.
53 Mio padre era ben lontano dall'essere una persona religiosa. Era un tipico ragazzo di montagna che beveva costantemente, sempre. Ed ebbe dei guai in una rissa, nella quale due o tre uomini rimasero quasi uccisi mentre si azzuffavano, sparandosi ed accoltellandosi gli uni gli altri, durante una specie di festa, lassù sulle montagne. E Papà era stato uno dei capibanda di questa rissa, perché c'era stato un suo amico che era stato ferito, e aveva colpito qualcuno con una sedia. Ed aveva. L'uomo aveva estratto un coltello e stava per trafiggere il cuore dell'amico di Papà a terra, e Papà prese le sue difese. E deve essere stata veramente una lotta terribile, perché, laggiù da Burkesville, lontano molte miglia, mandarono lassù uno sceriffo a cavallo, per inseguire Papà.
54 Così l'uomo giaceva lì in fin di vita. Potrebbe esserci qualcuno dei suoi parenti in ascolto. Dirò il suo nome, si chiamava Will Yarbrough. Probabilmente loro... Penso che alcuni dei suoi figli siano in California. Ma lui era un prepotente, un uomo grande e forte, e con una traversa della staccionata uccise il suo stesso figlio. Così lui—lui era un uomo veramente forte e malvagio. E così tra lui e Papà vi fu una grande lotta col coltello. E mio padre quasi uccise quell'uomo, così dovette fuggire e lasciare il Kentucky e attraversare il fiume, verso l'Indiana.
55 In quel tempo, lui aveva un fratello che viveva a Louisville, Kentucky, che era il vice sovrintendente della Wood Mosaic Saw Mills del Kentucky, a Louisville. E così Papà andò a trovare il suo fratello maggiore. Dei diciassette figli, Papà era il più giovane dei ragazzi. E così venne a trovare il suo fratello maggiore, rimanendo lì per quasi un anno. Non poteva ritornare, perché era ricercato dalla legge. E poi quando avevamo sue notizie per lettera, firmata con un altro nome, giacché aveva detto a mamma in che modo lei avrebbe avuto sue notizie.
56 E poi ricordo che un giorno la sorgente (questa piccola capanna) era proprio dietro alla casa. E—e durante quel tempo dopo… Vi sono nove… undici mesi di differenza tra me e mio fratello prossimo, e lui andava ancora a carponi. Io avevo in mano una grossa pietra e cercavo di fargli vedere quanto forte riuscivo a scagliare questa pietra nel fango, dove la sorgente scaturiva dal terreno e rendeva il suolo fangoso. E sentii un uccello, e stava cantando sopra un albero. E alzai lo sguardo verso quell'albero e l'uccello volò via, e, quando volò via, una Voce mi parlò.
57 Ora, so che ritenete che non potrei pensare né ricordare questo. Ma il Signore Iddio che è Giudice, della terra e dei cieli e di tutto quello che c'è, sa che sto dicendo la verità.
58 Quando quell'uccello volò via, una Voce venne dall'albero nel punto in cui c'era l'uccello, come un vento intrappolato nel cespuglio, ed Essa disse: "Tu abiterai presso una città chiamata New Albany". E ho vissuto, dal tempo in cui avevo tre anni fino al presente, entro tre miglia [5 Km.—Tr.] da New Albany, Indiana.
59 Entrai e lo dissi a mia madre. Beh, ella pensò che io stessi sognando o qualcosa di simile.
60 Più tardi ci trasferimmo in Indiana e Papà andò a lavorare per un uomo, il signor Wathen, un uomo ricco. Egli possiede le Distillerie Wathen. E possedeva molte azioni; è un multimilionario, e la Louisville Colonels, e—e il baseball, ed altro. Ed allora noi abitavamo là vicino. E Papà era un uomo povero, eppure non poteva fare a meno del suo bere, così egli— egli si mise a fare whisky in una—in una distilleria.
61 E questo dunque mi causava pena giacché ero il più grande dei figli. Dovevo andare a portare l'acqua in questa distilleria, per tenere raffreddate quelle serpentine mentre loro facevano il whisky. Allora cominciò a venderlo, e poi comprò due o tre di quelle distillerie. Ora, questa è la parte che a me non piace raccontare, però è la verità.
62 E ricordo che un giorno, dal granaio, andavo verso casa piangendo. Poiché là dietro a quel posto c'era uno stagno, esso… dove tagliavano il ghiaccio. Molti di voi ricordano quando tagliavano il ghiaccio e lo mettevano nella segatura. Ebbene, ecco come il signor Wathen conservava il ghiaccio
là fuori in campagna. E Papà era un—un autista per lui, un autista privato. E quando lo… questo stagno era pieno di pesci e quando loro andavano a tagliare il ghiaccio e lo portavano dentro per metterlo nella segatura, poi quando in estate il ghiaccio si scioglieva mentre andava giù, suppongo che fosse piuttosto pulito, come un lago di ghiaccio, e loro se ne servivano, non per bere, ma per tenere l'acqua fresca, vi mettevano i loro secchi ed il loro latte, ed altro.
63 Ed un giorno portavo l'acqua da dietro a questa pompa, che distava circa un isolato di città. Io stavo strillando a tal punto che non si poteva sopportare, perché ero tornato da scuola e tutti i ragazzi erano andati allo stagno, a pescare. A me piaceva molto pescare. E così tutti loro potevano andare a pescare tranne me, e dovevo portare l'acqua per questa distilleria. Naturalmente, my, questo si doveva fare in segreto, c'era il proibizionismo. Ed io… Era una tale pena. E ricordo che camminavo col dito del piede ferito, e per proteggerlo dalla polvere avevo avvolto sotto il dito del piede una pannocchia di granoturco. Avete mai fatto questo? Mettete semplicemente una pannocchia di granoturco sotto il dito del piede in questo modo e legatele un laccio intorno. Questo tiene il dito del piede alzato quasi come la testa di una tartaruga, sapete, dritto all'insù. Con questa pannocchia sotto il dito del piede, avreste potuto seguire le mie tracce ovunque andassi, con questa pannocchia sotto il dito del piede; dove l'avrei appoggiato, sapete. Non avevo scarpe da mettere. Così noi non mettevamo mai scarpe, talvolta per metà inverno. Se lo facevamo, noi… era solo quello che riuscivamo a trovare, che qualcuno ci dava. E abiti che qualcuno, caritatevolmente ci dava.
64 E mi fermai sotto quest'albero, e stavo seduto là strillando (era settembre) perché desideravo andare a pescare, dovevo riempire d'acqua diverse tinozze con dei piccoli secchi da melassa, alti circa così, di mezzo gallone, giacché ero appena un ragazzino di circa sette anni. E li versavo in una grande tinozza, e poi ritornavo a prendere altri due secchi e ritornavo a pomparla. Quella era l'acqua che avevamo. Quella notte lassù in quella casa dovevano fare una certa quantità di whisky di granoturco, questi uomini con Papà.
65 Ed io stavo piangendo, e tutto ad un tratto udii qualcosa che faceva un rumore come un turbine, qualcosa come questo (ora, spero che ciò non sia troppo forte), che faceva: "Whoooossssh, whoooossssh", un rumore del genere. Beh, c'era una quiete tremenda, mi guardai intorno. E sapete cos'è un piccolo turbine, credo che li chiamiate piccoli cicloni? Nella stagione autunnale sollevano attraverso i campi di granoturco, sapete, le foglie ed altro, in autunno, le foglie avevano appena cominciato a mutar colore. E mi trovavo sotto ad un grande albero di pioppo bianco, che stava circa a metà strada tra il granaio e la—la casa. E sentii quel rumore. Guardai intorno, c'era calma proprio come in questa sala. Da nessuna parte non c'era foglia che si muovesse, né niente. E pensai: "Da dove viene quel rumore?" Beh, pensai: "Deve essere lontano da qui". Ero appena un ragazzo! E divenne sempre più forte.
66 Presi i miei secchielli e strillai ancora un paio di volte e cominciai a risalire il viottolo, io mi stavo riposando. Ero distante appena alcuni piedi [1 metro.—Tr.] da quello, da sotto i rami di questo enorme albero e, oh, my, si fece un suono di vortice. E mi voltai per guardare, e circa a metà di quell'albero c'era un altro turbine che, intrappolato in quell'albero girando e girando, muoveva quelle foglie. Beh, non pensai niente di strano in proposito dal momento che è proprio in quel periodo dell'anno, e in autunno, beh, che si verificano quei turbini. Piccoli… Noi li chiamiamo "turbini". Ed essi—ed essi sollevano la polvere. Ne avete visti di simili nel deserto. Stessa cosa. Così io osservavo, ma esso non se ne andava. Solitamente si tratta di una folata momentanea, poi va via, ma era là in mezzo già da due minuti o più.
67 Beh, cominciai a risalire il viottolo. E mi voltai per guardarlo ancora. E quando Esso soffiò, una Voce umana udibile come è la mia, disse: "Non bere mai, né fumare, né contaminare il tuo corpo in alcun modo. Ci sarà un'opera da fare per te quando diverrai adulto". Ebbene, questo sembrò spaventarmi a morte! Potreste immaginare come si sentisse un ragazzetto. Lasciai cadere quei secchi, e corsi in casa più in fretta che potei, gridando al massimo della mia voce.
68 E in quella regione c'erano serpenti testa di rame, e sono molto velenosi. Mamma pensò, venendo lungo il lato del giardino forse avevo messo il piede sopra una vipera e lei mi corse incontro. Ed io saltai nelle sue braccia, urlando, stringendomi a lei e baciandola. E lei disse: "Che succede, sei stato morso da un serpente?" Mi guardò dappertutto.
Dissi: "No, Mamma! Laggiù c'è un uomo in quell'albero".
69 E lei disse: "Oh, Billy, Billy! Su, dai!" E disse: "Ti sei fermato e ti sei addormentato?"
70 Dissi: "No, mamma! C'è un uomo in quell'albero, ed Egli mi ha detto di non bere e di non fumare".
71 "Bere whisky e—e altro". Ed io, proprio allora, stavo portando dell'acqua per una distilleria clandestina. Ed Egli disse: "Non bere mai né insozzare il tuo corpo in alcun modo". Questo è immorale, sapete, e la mia fanciullezza… la mia adolescenza con le donne. E per quanto ricordo, non una volta mi sono mai reso colpevole di ciò. Il Signore mi ha alleviato da queste cose, e mentre vado avanti lo scoprirete. Così dunque: "Non bere né fumare, né contaminare il tuo corpo, perché vi sarà per te un'opera da fare quando sarai adulto".
72 Beh, lo dissi a Mamma, e—e rise proprio di me. Ed io ero proprio isterico. Ella chiamò il dottore, ed il dottore disse: "Beh, è soltanto nervoso, tutto qui". Così lei mi mise a letto. E da quel giorno sino ad oggi, non sono mai più passato di nuovo accanto a quell'albero. Ero spaventato. Scendevo dall'altro lato del giardino, perché pensavo che su quell'albero ci fosse un uomo che mi parlava, una Voce grande e profonda che parlava.
73 E poi una volta circa un mese dopo di questo, stavo giocando a biglie con i miei fratellini, là fuori nel cortile davanti. E tutto ad un tratto venne su di me una strana sensazione. E mi fermai e mi sedetti accanto ad un albero. Ed eravamo proprio sull'argine del Fiume Ohio. E guardai giù verso Jeffersonville, e vidi un ponte che si ergeva e lo attraversava, il fiume, attraversava il fiume. E vidi sedici uomini (li ho contati) che cadevano da là e perdevano la loro vita su quel ponte. Corsi dentro veramente in fretta e lo dissi a mia madre, e lei pensò che mi fossi addormentato. Loro però tennero questo in mente, e ventidue anni dopo il Ponte Municipale ora (quello che molti di voi attraversate quando passate di là) attraversa il fiume nello stesso punto, e sedici uomini persero la vita mentre costruivano quel ponte sul fiume.
74 Essa non ha mai mancato di essere perfettamente vera. Come La vedete qui nell'auditorio, è stata sempre in quel modo.
75 Ora, pensarono che fossi solamente nervoso. Il che è vero, sono una persona nervosa. E, se avete mai notato, le persone che sono—sono inclini ad essere spirituali sono nervose.
76 Guardate i poeti e i profeti. E guardate William Cowper che scrisse quel famoso cantico: "C'è una fonte colma di Sangue, sgorgato dalle vene dell'Emmanuele". Avete mai... Conoscete il cantico. Ero alla sua tomba non molto tempo fa. Il Fratello Julius, credo, non so, no… sì, proprio così, era con noi laggiù al suo sepolcro. E—e là, dopo che scrisse quel cantico, l'ispirazione lo lasciò, e lui cercò di trovare il—il fiume per commettere suicidio. Vedete, lo spirito lo aveva lasciato. E persone come i poeti ed autori e… anzi no… Voglio dire profeti.
77 Guardate Elia, quando stette sul monte e chiamò il fuoco dal cielo, e chiamò la pioggia dal cielo. Poi quando lo Spirito lo lasciò, fuggì alla minaccia di una donna. E Dio lo trovò nascosto in una spelonca, quaranta giorni dopo.
78 Guardate Giona, con sufficiente ispirazione, quando il Signore lo aveva unto per predicare là, a Ninive, tanto che una—una città grande come Saint Louis si pentì vestendosi di sacco. E quando poi lo Spirito lo lasciò, cosa gli accadde? Lo troviamo lassù sul monte dopo che lo Spirito lo lasciò, a pregare Dio che gli prendesse la vita. E, vedete, è ispirazione. E quando queste cose avvengono, provoca qualcosa in voi.
79 Poi ricordo che crescevo. Ero diventato un giovanotto. (Mi affretterò per finire presto.) Quando divenni un giovanotto le mie idee erano come quelle di tutti i giovanotti. Io… andando a scuola, incontravo quelle ragazzine. Sapete, ero veramente timido, sapete. Ed io—io infine ebbi un'amichetta. E come tutti i ragazzini sulla quindicina, suppongo. E—e così, oh, era carina. My, aveva degli occhi come una colomba, ed aveva dei denti come perle, ed un collo come un cigno, e lei—lei era veramente carina.
80 Ed un altro ragazzino, egli... noi eravamo amici, così egli prese la vecchia Ford modello T di suo padre, e avevamo dato un appuntamento alle nostre ragazze. E le avremmo portate fuori, a fare un giro. Avevamo abbastanza da comprare due galloni di benzina. Dovevamo sollevare col cric le ruote posteriori per metterla in moto con la manovella. Non so se ve lo ricordiate o no, sapete, il metterla in moto con la manovella. Ma noi—noi ce la cavavamo abbastanza bene.
81 E così io avevo alcuni nichelini in tasca, e ci fermammo in un piccolo locale e prendemmo.si poteva comperare un sandwich al prosciutto per un nichelino. E così, oh, ero ricco, potevo comprarne quattro! Capite? E dopo mangiammo i sandwich e bevemmo la coca. Mi avviai per riportare indietro le bottiglie. E per mia sorpresa, quando venni fuori, (a quel tempo le donne avevano da poco iniziato a scadere dalla grazia o dalla femminilità) la mia piccola colomba stava fumando una sigaretta.
82 Beh, ho sempre avuto la mia opinione su una donna che fumava una sigaretta, e da allora non l'ho cambiata neanche un po'. Proprio così. È la cosa più bassa che lei possa fare. Questo è esattamente giusto. Ed io—io pensai che io… Ora, la compagnia di sigarette mi potrebbe perseguire per questo, ma, ve lo dico, quella è una trovata del Diavolo. È il più grande killer e sabotaggio che questa nazione abbia avuto. Preferirei che il mio ragazzo fosse un ubriacone piuttosto che un fumatore di sigarette. Questa è la verità. Preferirei vedere mia moglie distesa per terra, ubriaca, che vederla con una sigaretta. Ecco come.
83 Ora, questo Spirito di Dio che è con me, se Questo è lo Spirito di Dio (nel caso voi obiettaste), voi che fumate sigarette avete una scarsa possibilità quando arriverete là, perché questo proprio… ogni volta. Lo notate sul pulpito, come Egli condanni questo. È una cosa orribile. Statevene lontani. Signore, se vi siete rese colpevoli di questo, vi prego, nel Nome di Cristo, allontanatevene! Vi farà a pezzi. Vi ucciderà. Ciò… È un—è un pieno carico di cancro.
84 I dottori cercano di ammonirvi. E come possono dunque vendervi quella roba! Se andaste in drogheria e direste: "Compro… Voglio comprare cinquanta centesimi di buon cancro". Ebbene, verrebbero a rinchiuderli. Ma quando comprate cinquanta centesimi di sigarette, voi state comprando la stessa cosa. I dottori lo dicono. Oh, questa nazione pazza di denaro. Fa troppo male. È un killer. È stato dimostrato.
85 Beh, quando vidi quella ragazzina carina comportarsi da impertinente, con questa sigaretta in mano, questo sembrò uccidermi, perché pensavo d'amarla veramente. E pensai:
"Beh."
86 Ora, sono definito un "odiatore di donne", lo sapete, perché in genere sono sempre contro le donne, ma non contro di voi Sorelle. Sono contro il modo in cui agiscono le donne moderne. Proprio così. Le brave donne dovrebbero essere incoraggiare.
87 Ma posso ricordare quando la distilleria di mio padre era in funzione, dovevo stare là fuori con acqua ed altro, vedere giovani donne di non più di diciassette o diciotto anni, che lassù si ubriacavano con uomini della mia attuale età. E dovevano far smaltir loro la sbornia e dare loro del caffè nero, per andare a casa a cucinare la cena ai loro mariti. Oh, qualcosa di simile, dicevo: "Io." Allora questa era la mia osservazione: "Non valgono neanche un buon proiettile pulito con cui ucciderle". Proprio così. Ed io odiavo le donne. È vero. Ed ora devo proprio stare attento ad ogni azione, per evitare di pensare ancora la stessa cosa.
88 Quindi, ora però, una buona donna è un gioiello nella corona di un uomo. Lei dovrebbe essere onorata. Lei. Mia madre è una donna, mia moglie pure, e sono amabili. Ed io ho migliaia di Sorelle Cristiane di cui ho un altissimo rispetto. Ma se—se esse possono rispettare ciò per cui Dio le ha costituito, una maternità ed una vera regina, questo va benissimo. Lei è una delle migliori cose che Dio abbia potuto dare ad un uomo, è una moglie. Oltre la salvezza, una moglie è la miglior cosa, se lei è una buona moglie. Se invece non lo è, Salomone disse: "Una buona donna è un gioiello nella corona d'un uomo, ma una—una vanitosa o una non buona, è acqua nel suo sangue". Ed è proprio così, è la peggior cosa che possa capitare. Così una buona donna… Se hai una moglie buona, fratello, tu dovresti rispettarla in modo assoluto. Proprio così, tu dovresti farlo. Una vera donna! E, figlioli, se avete una vera madre che sta in casa e si dà da fare per prendersi cura di voi tenendo puliti i vostri abiti, vi manda a scuola, v'insegna le cose di Gesù; dovreste onorare questa dolce cara mamma con tutto voi stessi. Dovreste rispettare quella donna, sissignore, perché è una vera madre.
89 Si parla dell'analfabetismo nelle montagne del Kentucky. Lo si vede nei fumetti. Alcune di quelle vecchie mamme di lassù potrebbero venire qua a Hollywood ed insegnare a voi mamme moderne come allevare i vostri figli. Lasciate che sua figlia rientri una notte con i capelli tutti scompigliati, e le labbra... le sottovesti, (come la chiamate?) la roba cosmetica che si mettono sulla faccia, ed il suo vestito tutto stretto da una parte, e che sia stata fuori tutta la notte, ubriaca, fratello, per lei ci vorrebbe una di quelle verghe prese dalla cima di quell'albero di noce e non andrebbe mai più fuori. Vi dico, lei… E se voi aveste un po' più di questo, allora qui in giro avreste una Hollywood migliore, ed una nazione migliore. Proprio così. È vero. "Solamente cercare d'essere moderne", quello—quello è uno dei trucchi del Diavolo.
90 Ora, questa ragazzina, quando la guardai, il mio cuore proprio sanguinò. E pensai: "Povera piccola creatura".
E lei disse: "Oh, vuoi una sigaretta Billy?"
Io dissi: "No, signorina". Dissi: "Io non fumo".
91 Lei disse: "Ora, hai detto che non ballavi". Volevano andare a ballare e questo io non l'avrei fatto. Infatti, mi avevano detto che laggiù si teneva un ballo, in quello che si chiamava I Giardini del Platano.
Ed io dissi: "No, non ballo".
92 Lei disse: "Ora, tu non balli, non fumi, non bevi. Come fai a divertirti?"
93 Dissi: "Beh, mi piace pescare e mi piace andare a caccia". Questo a lei non interessava.
Così disse: "Prendi questa sigaretta".
Ed io dissi: "No, grazie signorina. Non fumo".
94 Io stavo sul parafango. Le vecchie Ford avevano un predellino, ve lo ricordate, e stavo su quel parafango, seduto sul sedile posteriore, lei ed io. E disse: "Vuoi dire che non fumerai una sigaretta?" Disse: "E noi ragazze abbiamo più coraggio di te".
Dissi: "No, signorina, non credo di voler fare questo".
95 Lei disse: "Beh, sei un gran fifone!" Oh, my! Io volevo essere il grande rude Bill, così io—io certamente non desideravo niente di fifone. Vedete, volevo essere un pugile professionista, quella era la mia idea di vita. Così dissi… "Fifone! Fifone!"
96 Non riuscivo a sopportarlo, così dissi: "Dammela!" Stesi la mano e dissi: "Le farò vedere se sono fifone o no". Presi quella sigaretta e cominciai a sfregare il fiammifero. Ora, lo so che siete… Ora, non sono responsabile per quello che voi pensate, sono solo responsabile di dire la verità. Quando mi accinsi ad accendere quella sigaretta, deciso a fumarla come lo sono nel prendere questa Bibbia, vedete, sentii qualcosa fare: "Whoooossssh!" Provai di nuovo, non riuscii a portarla alla bocca. Mi misi a piangere e gettai via quella roba. Quelli si misero a deridermi. E me ne andai a casa, andai per i campi e mi sedetti là fuori, piangendo. E—e fu un'esistenza terribile.
97 Ricordo che un giorno Papà stava andando giù al fiume con i ragazzi. Mio fratello ed io, dovevamo prendere una barca ed andare su e giù per il fiume, a caccia di bottiglie in cui mettere il whisky. Per ogni dozzina che ne raccoglievamo lungo il fiume guadagnavamo un nichelino. E Papà era con me, ed egli aveva una di quelle piccole piatte… Credo fossero bottiglie di circa un quarto di litro. E c'era un albero che era caduto, e Papà… E quest'uomo, il signor Dornbush, era con lui. Io avevo la sua. Egli aveva una bella barca, ed io cercavo di guadagnarmi il suo favore perché volevo adoperare quella barca. Essa aveva un bel timone e la mia non aveva affatto timone. Per remare avevamo solo delle vecchie assi. E se egli mi avesse lasciato usare quella barca… Così, lui aveva fatto la saldatura e gli alambicchi per Papà. Così egli… Essi si misero a cavalcioni sopra a quell'albero, e Papà infilò la mano nella sua tasca posteriore e tirò fuori una piccola bottiglia piatta di whisky, gliela porse e lui ne prese un sorso, la ridiede a Papà che ne prese un sorso, e la mise in un piccolo pollone che era uscito sul fianco di quell'albero. E il signor Dornbush la prese, disse: "Ecco qui, Billy".
Dissi: "Grazie, non bevo".
98 Disse: "Un Branham, e non bevi?" Tutti quanti sono morti combattendo, o quasi. Ed egli disse: "Un Branham, e non
bevi?"
Dissi: "Nossignore".
"No", disse Papà: "Ho cresciuto un fifone".
99 Mio padre che mi chiama un fifone! Dissi: "Passatemi quella bottiglia!" Ne tolsi il tappo, determinato a berlo, e quando cominciai ad alzarla: "Whoooossssh!" Ridiedi indietro la bottiglia e, piangendo, me ne andai per il campo il più veloce possibile. Qualcosa non mi aveva permesso di farlo. Capite? Non potrei per niente dire che fossi buono (ero determinato a farlo), ma fu Dio, la grazia, la stupenda grazia che mi preservò dal fare quelle cose. Da parte mia, volevo farle, ma Egli non me lo lasciava fare.
100 Più tardi quando avevo circa ventidue anni trovai una ragazza, era un tesoro. Era una ragazza che andava in chiesa, quella tedesca luterana. Si chiamava Brumbach, B-r-u-m- b-a-c-h, che deriva dal nome Brumbaugh. Ed era una brava ragazza. Non fumava né beveva, né—né ballava o altro, una brava ragazza. Uscii con lei per un po' di tempo, ed io. Allora, ne avevo circa ventidue, avevo risparmiato abbastanza soldi al punto da comprarmi una vecchia Ford, ed io...
avevamo appuntamenti in cui uscire insieme. E così, a quel tempo, nelle vicinanze non c'era alcuna chiesa luterana, e da Howard Park loro si erano trasferiti lassù.
101 E così era... un ministro, lo stesso che mi ordinò nella chiesa Missionaria Battista, il Dottor Roy Davis. Sorella Upshaw, fu lui che mandò da me il Fratello Upshaw, o meglio gli parlò di me, il Dottor Roy Davis. E così egli predicava, ed aveva la Prima Chiesa Battista, oppure la—la… non credo che fosse la Prima Chiesa Battista, piuttosto, era la Missione.si chiamava la chiesa Missionaria Battista a Jeffersonville. E in quel tempo stava predicando in quel posto, e noi la sera andavamo in chiesa, così… e poi ritornavamo. Non mi ero mai unito alla chiesa, ma mi piaceva solo andarci con lei. Perché il pensiero principale era "andarci con lei", tanto vale che io sia onesto.
102 Così dunque uscivo con lei, e un giorno io… Lei veniva da un'ottima famiglia. E cominciai a pensare: "Sai, sai, non dovrei occupare il tempo di quella ragazza. Questo non è—non è giusto, perché lei è una brava ragazza, ed io sono povero e—ed io." Mio padre non godeva di buona salute, ed io—io… Per me non c'era possibilità di provvedere ad un adeguato sostentamento di una ragazza come quella, che era stata abituata in una bella casa e a tappeti sul pavimento.
103 Mi ricordo del primo tappeto che avessi mai visto, non sapevo nemmeno che cosa fosse. Gli camminai intorno. Pensai che fosse la cosa più bella che avessi mai visto in vita mia. "Come fanno a mettere per terra una cosa simile?" Era il primo tappeto che io avessi mai visto. Era—era uno di questi… credo che si chiamino "tappeti di stuoia". Forse non è così. Era qualcosa che assomiglia al "vimini" o a qualcosa di intrecciato insieme, e veniva disteso sul pavimento. Era di un bel verde e rosso, e con una grande rosa lavorata al centro, sapete. Era qualcosa di bello.
104 E così ricordo che io—io avevo deciso che o le avrei chiesto di sposarmi, oppure di dovermi allontanare e lasciare che qualche brav'uomo la sposasse, qualcuno che fosse buono con lei, che potesse darle un buon tenore di vita e che fosse gentile con lei. Io potevo essere gentile con lei, ma io—io—io guadagnavo solo venti centesimi all'ora! Così non avrei potuto darle un buon tenore di vita. Ed io… Con tutta la famiglia di cui dovevamo prenderci cura, e Papà con la salute a pezzi, ed io dovevo prendermi cura di tutti loro, così stavo passando un periodo piuttosto difficile.
105 Così pensai: "Beh, la sola cosa da fare per me è dirle che io—io… lei… io—io non tornerò, poiché avevo troppa stima di lei per rovinarle la vita e lasciare che la sprecasse con me". Ed allora pensai: "Se solo qualcuno l'attirasse a sé e la sposasse, creando un focolare felice. E forse se non potevo averla io, potevo—potevo sapere che lei era felice".
106 E così pensai: "Ma io—io proprio—io proprio non riesco a lasciarla!" E mi—mi trovavo in una terribile condizione. E ci pensavo giorno dopo giorno. Così ero troppo timido per chiederle di sposarmi. Ogni notte decidevo: "Glielo chiederò". E quando io, uh, che cos'è quell'agitazione, o qualcosa che vi prende nel vostro.? Tutti voi fratelli probabilmente avete avuto la stessa esperienza a riguardo. Ed era una sensazione veramente strana, la mia faccia s'infuocava. Io—io non sapevo. Non riuscivo a chiederglielo.
107 Così suppongo che vi domandiate come mai abbia fatto a sposarmi. Sapete una cosa? Le scrissi una lettera e glielo chiesi. E così la sua… Ora, non scrissi: "cara signorina", era un po' più (voi sapete) affettuoso di questo. Non era una—una dichiarazione, era… Io—io la scrissi meglio che potevo.
108 E avevo un po' paura di sua madre. Sua madre era… lei era piuttosto severa. E, suo padre però era un vecchio gentiluomo tedesco, proprio un vecchio perbene. Era un organizzatore del corpo dei ferrovieri, ed in quei tempi guadagnava circa cinquecento dollari al mese. Ed io che guadagnavo venti centesimi all'ora, sposare sua figlia. Uh! Sapevo che non avrebbe mai funzionato. E sua madre era molto… Ora, lei è una brava signora. E—e lei era proprio come una di queste dell'alta società, sapete, e perbene, e così non aveva per me comunque molto riguardo. Ero solo un semplice ragazzo di campagna, e lei pensava che Hope sarebbe dovuta andare con un ragazzo di un ceto un po' più alto, ed io—io—io penso che lei avesse ragione. E così… Ma allora io—io non lo pensavo.
109 Così pensai: "Beh, ora, non so come. Io—io non posso chiederlo a suo padre, ed io—io di certo non andrò a chiederlo a sua madre. E così devo chiederlo prima a lei". Così scrissi una lettera. E quella mattina sulla strada per andare al lavoro, l'infilai nella cassetta della posta. La posta… Il mercoledì sera noi saremmo andati in chiesa, e questo avvenne il lunedì mattina. Per tutta la domenica avevo cercato di dirle che volevo sposarla, e non ero proprio riuscito ad avere abbastanza coraggio.
110 Così allora l'imbucai nella cassetta della posta. E quel giorno al lavoro mi capitò di pensare: "E se sua madre prendesse quella lettera?" Oh, my! Allora mi resi conto che ero rovinato se—se mai l'avesse presa lei, perché per me non aveva molto riguardo. Beh, stavo proprio sudando freddo.
111 E quel mercoledì sera quando arrivai, oh, my, pensai: "Come farò ad andare lassù? Se sua madre avesse preso quella lettera mi avrebbe sbattuto veramente fuori, così speravo che l'avesse presa lei". Io l'avevo indirizzata ad "Hope". Quello era il suo nome, Hope... E così dissi: "La scriverò indirizzandola ad Hope". E così… E pensavo che forse lei non avrebbe potuto averla presa.
112 Così ho avuto il buon senso di non fermarmi all'esterno e suonarle il clacson perché lei venisse fuori. Oh, my! Ed ogni ragazzo che non abbia sufficiente coraggio da salire in casa e bussare alla porta per chiedere della ragazza, allora non merita in nessun caso d'uscire con lei. Questo è esattamente giusto. Questo è così sciocco. È poco serio.
113 E così fermai la mia vecchia Ford, sapete, e l'avevo tutta lucidata. E così andai su e bussai alla porta. Misericordia, sua madre venne alla porta! Non riuscii quasi a prendere fiato, dissi: "Sal—sal—salve, signora Brumbach" Sì.
114 Lei disse: "Salve, William". Pensai: "Uh-oh, 'William'!" E—e disse: "Vuoi entrare?"
115 Dissi: "Grazie". E varcai l'uscio. Dissi: "È per caso pronta Hope?"
116 E proprio allora, ecco venire Hope saltellando per la casa, una ragazza quasi sedicenne. Ed ella disse: "Ciao, Billy!"
117 Ed io dissi: "Ciao, Hope". E dissi: "Sei quasi pronta per andare in chiesa?"
Lei disse: "Tra un minuto".
118 Pensai: "Oh, my! Lei non l'ha presa. Lei non l'ha presa. Bene, bene, bene. Hope non l'ha neanche presa, sarà meglio così, altrimenti me l'avrebbe menzionato". Così mi sentii molto meglio.
119 E poi quando arrivai in chiesa, mi capitò di pensare: "E se l'avesse presa?" Vedete? E non riuscivo a sentire ciò che il Dottor Davis diceva. La guardai, e pensai: "Forse lo sta nascondendo, e sicuramente quando sarò uscito di qui mi sgriderà". E non riuscivo a sentire quello che il Fratello Davis diceva. E—e la guardavo, e pensavo: "My, mi dispiace lasciarla, ma… Ed io—io… il confronto diretto deve certo venire".
120 Così dopo il servizio in chiesa cominciammo a camminare insieme lungo la strada, verso casa, e—e così ci dirigemmo verso la vecchia Ford. E così la luna splendeva luminosa, sapete, e mi voltai a guardarla e lei era veramente carina. Oh, la guardavo, e pensavo: "My, come mi piacerebbe averla, ma temo che non potrò".
121 E così andai un po' più avanti, sapete, e la guardai di nuovo. Dissi: "Come—come ti senti stasera?"
Lei disse: "Oh, io sto benissimo".
122 E fermammo la vecchia Ford giù e iniziammo a scendere, sapete, da una parte, svoltammo l'angolo ed andammo verso casa sua. Ed io stavo salendo assieme a lei verso la porta.
Pensai: "Sai, probabilmente non ha preso la lettera, così potrei anche dimenticarmene. In ogni caso, avrò un'altra settimana di grazia". Così cominciai a sentirmi molto meglio.
Lei disse: "Billy?" Dissi: "Sì".
Lei disse: "Ho ricevuto la tua lettera". Oh, my! Dissi: "L'hai ricevuta?"
123 Lei disse: "Sì-sì". Beh, lei continuò a camminare, senza dire un'altra parola.
124 Pensai: "Donna, dimmi qualcosa! Mandami via oppure dimmi cosa ne pensi". E dissi: "L'hai—l'hai letta?"
Lei disse: "Sì-sì".
125 My, sapete come una donna può tenervi in ansia. Oh, io— io non volevo dirlo in questo modo, vedete. Vedete? Ma, ad ogni modo, sapete, io—io pensai: "Perché non dici qualcosa?" Capite, e continuai ad andare avanti. Dissi: "L'hai letta tutta?"
E lei... [Spazio vuoto sul nastro—Ed.] "Sì-sì".
126 Così eravamo quasi davanti la porta, e pensai: "Su, dai, non farmi arrivare sul portico, perché potrei non essere capace di fuggirmene da loro, dimmelo dunque adesso". E così continuai ad aspettare.
127 E lei disse: "Billy, io amerei farlo". Disse: "Io ti amo". Dio benedica la sua anima ora, lei è nella Gloria. Disse: "Io ti amo". Disse: "Penso che dovremmo informare il nostro genitore, i nostri genitori di questo. Non ti sembra?"
128 Ed io dissi: "Tesoro, ascolta, cominciamo questo con una proposta equa". Dissi: "Io lo dirò a tuo padre se tu lo dirai a tua madre". Stabilendo, per cominciare, la parte peggiore per lei.
Lei disse: "D'accordo, se prima tu lo dirai a Papà". Dissi: "D'accordo, glielo dirò domenica sera".
129 E così venne la domenica sera, la portai a casa dalla chiesa ed io… Lei continuava a guardarmi. Io guardai, erano le nove e trenta, era tempo che me ne andassi. Così Charlie era seduto alla sua scrivania, scrivendo a macchina. E la signora Brumbach seduta in un angolo faceva una specie di lavoro all'uncinetto, sapete, o quei piccoli cerchietti che si mettono sopra delle cose, sapete. Io non so come si chiamano. E così lei stava facendo qualcosa del genere. E Hope continuava a guardarmi, e mi guardava accigliata, sapete, indicandomi suo padre. Ed io… Oh, my! Pensai: "E se mi dice: 'No'?" Così mi avviai verso la porta, dissi: "Beh, penso sia meglio che io vada".
130 E m'incamminai verso la porta, e lei—lei si avviò verso la porta con me. Lei veniva sempre verso la porta per dirmi "buona notte". Così mi avviai verso la porta, e lei disse: "Non vuoi dirglielo?"
131 Ed io dissi: "Huh!" Dissi: "Di certo ci sto provando, ma io—io—io non so come farlo".
132 E lei disse: "Io tornerò indietro e così tu lo chiamerai fuori". Così rientrò e mi lasciò lì in piedi.
Ed io dissi: "Charlie".
Egli si voltò e disse: "Sì, Billy?"
Dissi: "Posso parlarti solo un minuto?"
133 Egli disse: "Certo". Fece il giro della sua scrivania. La signora Brumbach lo guardò, guardò verso Hope, e guardò me.
E dissi: "Vorresti venire fuori sul portico?"
Ed egli disse: "Sì, vengo fuori". Così venne fuori sul portico.
Dissi: "È veramente una bella serata, non è vero?"
E disse: "Sì, lo è".
Dissi: "Certo che ha fatto caldo".
"Certamente", e mi guardava.
134 Dissi: "Ho lavorato così duro", dissi: "sai, anche le mie mani stanno diventando callose".
Egli disse: "Tu puoi averla, Bill". Oh, my! "Puoi averla".
135 Pensai: "Oh, così va meglio". Dissi: "Lo dici sul serio, Charlie?" Egli disse… io dissi: "Charlie, guarda, lo so che lei è tua figlia, e tu hai soldi".
136 Ed egli allungò la mano e mi prese la mano. Disse: "Bill, ascolta, il denaro non è tutto ciò che conta nella vita umana". Disse.
137 Io dissi: "Charlie, io—io guadagno solo venti centesimi l'ora, ma io la amo e lei mi ama. E ti prometto, Charlie, che lavorerò fino a che queste… i calli delle mie mani si consumeranno per mantenerla. Le sarò il più fedele possibile".
138 Lui disse: "Lo credo, Bill". Disse: "Ascolta, Bill, te lo voglio dire". Disse: "Sai, la felicità, non occorre affatto il denaro per essere felici". Disse: "Solo sii buono con lei. E so che lo sarai".
Dissi: "Grazie Charlie. Questo lo farò di certo".
139 Poi tocco a lei dirlo a Mamma. Non so come se la cavò, nondimeno, ci sposammo.
140 Così, quando ci sposammo, non avevamo niente, niente per metter su casa. Penso che avessimo due o tre dollari. Così affittammo una casa, e ci costava quattro dollari al mese. Era un posto piccolo di due vecchie camere. E qualcuno ci dette un vecchio letto pieghevole. Mi chiedo se qualcuno ha mai visto un vecchio letto pieghevole? E loro ci dettero quello. Ed io andai giù da Sears e Roebucks e presi un tavolino con quattro sedie, ed essi—essi non erano verniciati, sapete, e lo prendemmo a rate. E così poi passai dal signor Weber, un rigattiere, e comprai un fornello da cucina. Lo pagai settantacinque centesimi, ed un dollaro e qualcosa per le griglie che andavano dentro. Noi mettemmo su casa. Ricordo che quando verniciai le sedie, su esse disegnai un trifoglio d'Irlanda. E, oh, noi eravamo comunque felici. Eravamo fatti l'uno per l'altra, e così quello era tutto ciò che ci serviva. E Dio, tramite la Sua misericordia e la Sua bontà, noi eravamo la coppietta più felice che vi fosse sulla terra.
141 Io ho scoperto questo, che la felicità non consiste di quanti beni del mondo possedete, bensì di quanto siete appagati con la porzione che vi è stata assegnata.
142 E, dopo un po', Dio scese a benedire il nostro piccolo focolare, avemmo un piccolo bambino. Il suo nome era Billy Paul, è qui presente in questo servizio. Ed un po' più tardi, circa undici mesi dopo, Egli ci benedì ancora con una piccola bambina chiamata Sharon Rose, tratto dalla parola: "La Rosa di Sharon".
143 E ricordo che un giorno avevo risparmiato dei soldi e stavo per prendermi una piccola vacanza, per andare su in un posto, il Lago Paw Paw, a pescare. E sulla via del ritorno...
144 E durante questo periodo… Sto tralasciando la mia conversione. Mi ero convertito. E fui ordinato dal Dottor Roy Davis, nella chiesa Missionaria Battista, e divenni un ministro, ed ho il tabernacolo nel quale predico ora a Jeffersonville. Ed io ministravo la chiesetta. Ed io.
145 Senza denaro, ministrai la chiesa per diciassette anni e non ebbi mai un centesimo. Io non credevo nel pren-.In essa non c'era nemmeno il piatto per l'offerta. E in quanto al pagamento delle decime che avevo dall'opera, e così via, in fondo all'edificio, avevamo una piccola cassetta, su cui era scritto: "Tutto ciò che avete fatto al minimo di questi Miei piccoli, voi l'avete fatto a Me". Ed allora fu in questo modo che la chiesa venne pagata. Avevamo un prestito da pagare in dieci anni, e fu estinto in meno di due anni. Ed io non presi mai un'offerta di nessun genere.
146 Ed allora avevo, oh, un po' di dollari che avevo risparmiato per la mia vacanza. Anche lei lavorava, alla Fabbrica delle Camicie Eleganti. Un'amorevole e cara ragazza. Probabilmente la sua tomba oggi è innevata, ma lei è tuttora nel mio cuore. E ricordo quando lei lavorava così duramente per aiutarmi a risparmiare i soldi sufficienti per andare lassù in questo lago a pescare.
147 E quando stavo rientrando dal lago, cominciai a vedere, entrando a Mishawaka e a South Bend, in Indiana, cominciai a notare delle macchine con delle insegne sulla parte posteriore che dicevano: "Solo Gesù". Ed io pensai: "Quello suona strano, 'Solo Gesù'". E cominciai a notare quelle insegne. Esse erano dappertutto, dalle biciclette alle Ford, Cadillac, ed altro ancora: "Solo Gesù". E seguii alcuni di loro, ed essi giunsero in una grande chiesa. E scoprii che erano Pentecostali.
148 Avevo sentito parlare dei Pentecostali, ma erano un gruppo di "santi rotolanti che cadevano a terra e schiumavano dalla bocca", ed altro che mi avevano detto a riguardo. Perciò non volevo avere niente a che farci.
149 Così li sentii tutti proseguire là dentro, e pensai: "Credo che vi entrerò". Così fermai la mia vecchia Ford ed entrai, e tutto il cantare mai sentito in vita! E venni a scoprire che vi erano due grandi chiese, una di esse si chiamava P.A. di J.C. e la P.A. di W., molti di voi forse ricorderanno quelle vecchie organi-… Credo che si siano unite, sono chiamate ora, e sono chiamate la chiesa Pentecostale Unita. Beh, ascoltai alcuni dei loro insegnanti. Ed essi stavano là, oh, stavano insegnando riguardo a Gesù e quanto grande Egli fosse, e come ogni cosa fosse grande, e riguardo ad un "battesimo dello Spirito Santo". Pensai: "Di che cosa stanno parlando?"
150 E, dopo un po', qualcuno balzò in piedi e cominciò a parlare in lingue. Ebbene, non avevo mai sentito in vita mia qualcosa di simile. Ed ecco lì venire una donna di corsa, correndo il più forte che poteva. Ed allora tutti loro si alzarono e cominciarono a correre. E pensai: "Beh, fratello, senza dubbio loro non hanno maniere di chiesa!" Gridavano, e acclamavano e continuavano così, pensai: "Che gruppo è mai questo!" Ma, sapete, una cosa riguardo a ciò, che più stavo lì seduto, e più questo mi piaceva. C'era qualcosa che sembrava essere realmente buono. E cominciai ad osservarli. E questo continuò. Pensai: "Li sopporterò per un po', perché io... sono vicino alla porta. Se comincia qualcosa di irrazionale, scapperò dalla porta. So dov'è parcheggiata la mia macchina, proprio dietro l'angolo".
151 E cominciai ad ascoltare alcuni di quei predicatori, erano studiosi e studenti. Beh, pensai: "Va bene".
Così venne l'ora di cena, e dissero: "Venite tutti a cenare".
152 Ma pensai: "Aspetta un minuto. Ho un dollaro e settantacinque centesimi per andare a casa, ed io." Quello era tutto il denaro che avevo per la benzina. Proprio quello che occorreva per portarmi a casa. Ed io avevo la mia vecchia Ford, era una discreta vecchia Ford. Non era malconcia, era come questa qui fuori, era solo rovinata. Ed essa… Veramente credo che quella Ford andasse a trenta miglia [48 Km.—Tr.] l'ora, ma naturalmente erano quindici in questo senso e quindici in
questo senso. Capite, messi insieme, avete trenta. E così essa. Pensai: "Beh, questa sera penso che andrei fuori e dopo il." Rimasi per il servizio della sera.
153 E, oh, egli disse: "Tutti i predicatori, senza badare alla denominazione, vengano sul palco". Ebbene, c'erano lassù circa duecento di noi, io andai su. E così egli disse: "Ora, non abbiamo tempo per farvi predicare tutti". Egli disse: "Passate e dite chi siete e da dove venite".
154 Beh, venne il mio turno, dissi: "William Branham, Battista, Jeffersonville, Indiana". Passai oltre.
155 Sentivo che tutti gli altri si definivano: "Pentecostale, Pentecostale, Pentecostale, P.A. di W., P.A.J.C., P.A.W., P... "
156 Passai oltre. Pensai: "Beh, mi sembra di essere il brutto anatroccolo". Così mi sedetti ed aspettai.
157 E, quel giorno, là avevano degli ottimi giovani predicatori, e loro avevano predicato potentemente. E poi dissero: "Colui che stasera porterà il messaggio è." Credo che l'abbiano chiamato "Anziano". E i loro ministri, anziché "Reverendo", era "Anziano". E condussero là un vecchio di colore, che aveva una di queste giacche vecchio stile, da predicatore. Non credo ne abbiate mai vista una. La lunga coda di piccione dietro, sapete, con un colletto di velluto, ed egli aveva un piccolo margine di capelli bianchi intorno al capo. Povero vecchio, venne fuori in questo modo, sapete. E stava ritto là e si girava. E dove tutti quei predicatori avevano predicato di Gesù ed il grande… come grande Egli fosse, e così via, quel vecchio prese il suo testo da Giobbe. "Dov'eri tu quando Io ponevo le fondamenta del mondo, o quando le stelle mattutine cantavano insieme ed i Figli di Dio mandavano gridi di gioia?"
158 E quel povero vecchio, pensai: "Perché non hanno messo lassù a predicare qualcuno di quei giovani?" Grande… Il locale era pieno zeppo. Ed io pensai: "Perché non l'hanno fatto?"
159 Così poi questo vecchio, anziché predicare quello che stava avvenendo quaggiù in terra, cominciò a predicare di quello che stava avvenendo in Cielo per tutto il tempo. Ebbene, prese Lui al principio, al principio del tempo, e Lo riportò fino alla Seconda Venuta, giù come l'arcobaleno orizzontale. Ebbene, in vita mia non avevo mai sentito una simile predicazione! Circa nel momento in cui lo Spirito lo investì, saltò alto così e sbatté insieme i tacchi, gettò indietro le spalle e andò a finire sul bordo del palco, disse: "Quassù non avete abbastanza spazio perché io vi predichi". E lui aveva più spazio di quanto io ne abbia qui.
160 Pensai: "Se Quello farà agire in quel modo un vecchio, cosa farebbe Esso se venisse su di me?" Io—io pensai: "Forse Ne ho bisogno un po'". Ebbene, egli uscì, mi sentii in pena per quel vecchio. Ma, quando se ne andò, mi sentivo in pena per me stesso. E lo guardai mentre si allontanava da lì.
161 Quella sera andai fuori, e pensai: "Ora, domattina non farò sapere a nessuno dove e chi io sono". Così me ne andai, e quella notte misi a stirare i miei pantaloni. Io presi i... andai fuori nel campo di granoturco per dormire, ed andai giù per comprarmi alcuni panini. Voi… per un nichel ne comprai un mucchio. C'era un idrante da quelle parti, mi procurai dell'acqua. Così sapevo che mi sarebbe durata un po', così presi un po' d'acqua e la bevvi, ed andai a mangiare i miei panini. Poi ritornai e bevvi un altro sorso d'acqua. Andai fuori nel campo di granoturco, presi i due sedili ed in mezzo vi distesi i miei pantaloni di tela, pressandoli sul sedile.
162 E, quella notte, pregai per quasi tutta la notte. Dissi: "Signore, che cos'è questo in cui sono finito? In vita mia non ho mai visto una simile gente religiosa". E dissi: "Aiutami a sapere di che cosa si tratta".
163 E la mattina seguente mi recai laggiù. Ci avevano invitati per la colazione. Certo, io non sarei andato a mangiare con loro, perché non avevo nulla da mettere nell'offerta. E semplicemente ritornai. E la mattina seguente quando entrai, ebbene (avevo mangiato alcuni dei miei panini), e mi sedetti. Loro avevano messo su un microfono. Ed io non avevo mai visto un microfono prima, ed avevo paura di quella cosa. Così loro… Ed aveva una piccola corda appesa qui, e pendeva in giù, come uno di quei microfoni che pendono. Uno di loro prese il microfono. Ed egli disse: "Ieri sera, sul palco, c'era un giovane predicatore qui, un Battista".
Pensai: "Oh, no, ora me la faranno pagare".
164 Ed egli disse: "Egli era il predicatore più giovane che ci fosse sul palco. Il suo nome era Branham. Qualcuno sa un po' dove si trova? Ditegli di venire su, vogliamo che lui ci porti il messaggio del mattino".
165 Oh, my! Avevo addosso una piccola maglietta, e pantaloni di tela, sapete. E noi Battisti crediamo che per andare sul pulpito si doveva indossare un vestito, sapete. Così… E io— io stavo seduto proprio fermo. E durante il periodo… Essi lo tenevano nel Nord a quel tempo perché (il loro convegno internazionale) la gente di colore non sarebbe potuta venire se l'avessero tenuto nel Sud. Loro là avevano quelli di colore, ed io ero un Sudista, avevo ancora del formalismo, vedete, pensavo d'essere un po' migliore di qualcun altro. E quel mattino capitò che, seduto alla mia destra, ci fosse un—un uomo di colore. Così mi sedetti dandogli un'occhiata. Pensai: "Beh, è un fratello".
166 Ed egli disse: "Qualcuno sa dove si trova William Branham?" Mi abbassai alla svelta nella sedia in questo modo.
Così disse, lo annunciò per la seconda volta, disse: "Qualcuno all'esterno" (egli tirò su quel piccolo microfono) "sa dove si trova William Branham? Ditegli che lo vogliamo sul palco per il messaggio del mattino. Egli è un predicatore battista dell'Indiana del sud".
167 Io stavo seduto fermo e piegato in giù, sapete. Comunque, nessuno mi conosceva. Quel giovane di colore mi guardò e disse: "Sai dov'è?"
168 Io riflettei. Io—io o dovevo dire una bugia oppure fare qualcosa. Così dissi: "Abbassati qui".
Egli disse: "Sì, signore?"
Io dissi: "Voglio dirti qualcosa". Dissi: "So—sono io". Egli disse: "Ebbene, vai lassù".
169 Ed io dissi: "No, non posso. Vedi", dissi: "porto questi piccoli vecchi pantaloni di tela e questa maglietta di poco conto". Dissi: "Non potrei andare là sopra".
170 Egli disse: "A quelle persone non importa come sei vestito. Vai lassù".
Dissi: "No, no". Dissi: "Stai zitto, non dire niente ora".
171 E tornarono al microfono in un minuto, dissero: "Qualcuno sa dove si trova William Branham?"
172 Egli disse: "È qui! È qui! È qui!" Oh, my! A quel punto mi alzai con addosso quella maglietta di poco conto, sapete. E qui io.
173 Egli disse: "Venga su, signor Branham, vogliamo che ci portiate il messaggio". Oh, my, davanti a tutti quei predicatori, uhm, a tutta quella gente! E andai su imbarazzato, sapete. La faccia era rossa, e le orecchie mi bruciavano. Ed imbarazzato andai su, pantaloni di tela e maglietta, predicatore, predicatore battista che va su al microfono, mai visto uno prima, vedete.
174 Ed io stavo lassù, dissi: "Beh, io—io—io non so riguardo a questo". Ero impacciato, veramente nervoso, sapete. E—e presi circa in Luca 16, e pensai: "Bene, ora." Ed io—io cominciai l'argomento: "Ed egli alzò gli occhi dall'Ades, e pianse". E cominciai… Così io—io iniziai a predicare, sapete, e cominciai a predicare e mi sentii un po' meglio. E dissi: "L'uomo ricco era nell'inferno, ed egli pianse". Queste tre piccole parole, come ne ho molti di sermoni simili: "Credi Tu Questo", e "Parla Alla Roccia", mi avete sentito predicare ciò. Ed io avevo: "Ed allora egli pianse". E dissi: "Non c'erano bambini là, certamente non all'inferno. Allora egli pianse". Dissi: "Non c'erano fiori là. Allora egli pianse. Dio non c'era là. Allora egli pianse. Cristo non c'era là. Allora egli pianse". Poi piansi io. Qualcosa s'era impossessato di me. My! Oh, my! Dopo, non so quello che successe. Quando ritornai in me stesso, mi trovai fuori. Quella gente cominciò a gridare ed ad acclamare ed a piangere, ed io, noi avemmo un tempo grandioso.
175 Quando uscii fuori mi venne incontro un tizio con un grande cappello del Texas, grandi stivali, si avvicinò e disse: "Sono l'Anziano Tal de' tali". Predicatore, stivali da cow-boy, portava vestiti da cow-boy!
Pensai: "Beh, i miei pantaloni di tela non sono poi tanto male".
176 Disse: "Voglio che tu venga giù nel Texas a tenere un risveglio per me".
177 "Sì-sì, lasciate che prenda nota, signore". E lo annotai in questo modo.
178 Ecco venire un tizio con uno di questi piccoli, una specie di pantaloni da golf, col quale sono soliti giocare a golf, sapete, aveva quei piccoli calzoni alla zuava. Egli disse: "Io sono l'Anziano Tal de' tali da Miami. Vorrei."
179 "My, forse il vestire non conta così tanto". Gli detti uno sguardo, e pensai: "Bene".
180 Così afferrai queste cose, e andai a casa. Mia moglie mi venne incontro, disse: "Perché sembri così felice, Billy?"
181 Dissi: "Oh, ho incontrato il fior fiore del gruppo. My, è il migliore che si sia mai visto. Quelle persone non si vergognano della loro religione". E, oh, le raccontai tutto a riguardo. E dissi: "E guarda qui, cara, un'intera sfilza d'inviti. Che gente!"
Ella disse: "Non sono mica quei santi rotolanti, vero?"
182 Dissi: "Non so che genere di rotolanti essi siano, però hanno qualcosa di cui ho bisogno". Capite? Dissi: "Quella—quella è una cosa di cui sono certo". Dissi: "Ho visto un vecchio, novantenne, ritornare di nuovo giovane". Dissi: "Non ho mai sentito una simile predica in vita mia. Beh, non ho mai visto un Battista predicare in quel modo". Dissi: "Loro predicano fino a rimanere senza respiro, piegano le ginocchia cadendo sul pavimento, si rialzano e riprendono fiato. Tu puoi sentirli ancora predicare a due isolati di distanza". E dissi: "Io—io non ho mai sentito questo in vita mia". Dissi: "Loro parlano in una lingua sconosciuta, e l'altro dice ciò di cui stanno parlando. Mai in vita mia ho sentito questo!" Dissi: "Verrai con me?"
183 Lei disse: "Tesoro, da quando ti ho sposato, resterò con te fino a che la morte non ci separi". Lei disse: "Io verrò". Disse: "Ora dobbiamo dirlo ai genitori".
184 Ed io dissi: "Bene, tu dillo alla tua mamma ed io lo dirò alla mia mamma". Così noi… Io andai a dirlo a mamma.
185 Mamma disse: "Bene, certo Billy. Qualunque cosa il Signore ti chiami a fare, vai a farla".
186 E così la signora Brumbach mi chiese di venire. Andai su. Disse: "Che cos'è ciò di cui stai parlando?"
187 Ed io dissi: "Oh, signora Brumbach", dissi: "non avete mai visto gente simile".
Lei disse: "Calmati! Calmati!"
Dissi: "Sì, signora". Dissi: "Mi dispiace".
E lei disse: "Non sai che quello è un mucchio di santi
rotolanti?"
188 Io dissi: "No, signora, non lo sapevo". Dissi: "Senza dubbio essi—essi sono brava gente".
189 Lei disse: "Che idea! Pensi di trascinare mia figlia in mezzo a roba simile!" Disse: "È ridicolo! Quella non è altro che gentaglia che le altre chiese hanno buttato fuori". Disse: "No, davvero! Tu non porterai fuori mia figlia in quel modo".
190 Ed io dissi: "Ma, sa, signora Brumbach, in fondo al mio cuore sento che il Signore vuole che io vada con quella gente".
191 Ella disse: "Ritornatene alla tua chiesa fino a quando essi possono offrirti una parrocchia, e comportati come un uomo che abbia un po' di senno". Disse: "Tu non porterai mia figlia là in mezzo".
Io dissi: "Sì, signora". Mi voltai ed andai fuori.
192 Ed Hope scoppiò a piangere. Uscì e disse: "Billy, malgrado ciò che Mamma dice, resterò con te". Sia benedetto il suo cuore!
E dissi: "Oh, va bene così, tesoro".
193 E lasciai perdere. Non avrebbe permesso che sua figlia andasse con gente simile perché "non era nient'altro che gentaglia". E così lasciai perdere. È stato il peggiore errore che abbia mai fatto in vita mia, uno dei peggiori.
194 Un po' più tardi, alcuni anni dopo, arrivarono i figli. Ed un giorno noi eravamo… Arrivò un'alluvione, nel 1937. Venne un'alluvione. E la nostra… In quel tempo ero di guardia e facevo del mio meglio per tirar fuori la gente dall'inondazione, le case cadevano giù. E mia moglie stessa si ammalò, ed era veramente, veramente ammalata di polmonite. E la portarono… L'ospedale locale era così pieno da non poterla ricoverare là, così la portammo al—alla caserma del deposito del governo dove avevano una stanza. E così poi mi richiamarono fuori. Avevo sempre vissuto sul fiume, ed ero un buon barcaiolo, così cercavo di prendere le persone, salvandole dall'inondazione. Ed allora avevo… una.
195 Mi chiamarono, dissero: "C'è una casa sulla Via Chestnut, che sta quasi per sprofondare. Là dentro c'è una mamma con un gruppo di figli", dissero: "se pensi che la tua barca, il tuo motore ce la faccia ad arrivare da loro". Dissi: "Beh, farò tutto ciò che posso".
196 Ed io, superavo quei flutti. Lassù l'argine si era rotto, e, oh, my, la… spazzava via la città. Ed io davo tutto il gas che potevo, e alla fine scesi attraverso quei vicoli e per quei posti. Ed arrivai là vicino dov'era il vecchio argine, attraverso il quale l'acqua si riversava. E sentii qualcuno gridare, e vidi una madre stare fuori sul portico. E c'erano quelle grandi onde che scorrevano in quel modo. Beh, andai su in questa direzione il più veloce che potei, e tagliai il flusso per venire indietro e raggiunsi quel lato. Fermai la mia barca giusto in tempo per legarla intorno alla colonna, del montante, del montante della porta o il montante del portico. Poi corsi dentro e afferrai la madre e la portai là dentro, e due o tre bambini. Slegai la mia barca e portai lei a… indietro. Uscii molto più in basso, e la portai sulla riva, per circa un miglio e mezzo attraverso la città, finché la portai sulla riva. Ed allora quando arrivai lassù, lei era svenuta. E cominciò a… lei gridava: "Il mio bambino! Il mio bambino!"
197 Beh, pensai che intendesse dire d'aver lasciato il bambino nella casa. Oh, my! Ritornai indietro mentre loro cercavano di prendersi cura di lei. E, scoprii che, era… anzi che lei voleva sapere dove lì si trovasse il suo bambino. C'era un piccolino di circa tre anni d'età, e pensavo che intendesse dire un lattante o qualcosa di simile.
198 E così ritornai ed arrivai su di là. E quando approdai con quella barca e andai là dentro non riuscii a trovare nessun bambino, e il portico cedette e la casa sprofondò. E corsi davvero in fretta ed afferrai il—il pezzo che stava trascinando via la mia barca, entrai nella barca, e lo tolsi e la slegai.
199 Ed essa allora mi trascinò fuori nella corrente del fiume principale. Ed erano circa le undici e trenta di notte, e scendeva nevischio e neve. Ed io afferrai la corda d'avviamento e provai ad avviare la barca, ed essa non voleva partire, riprovai ma non voleva partire, e riprovai di nuovo. Andavo sempre più in quella corrente, le cascate proprio sotto di me. E provavo davvero energicamente, e pensai: "Oh, my, ecco—ecco la mia fine! Eccola!" E provavo davvero energicamente. E dissi: "Signore, ti prego non lasciarmi morire d'una morte simile", e tiravo e tiravo.
200 E mi tornò in mente: "Che ne è di quel mucchio di gentaglia con cui non sei voluto andare?" Capite? Sì-sì.
201 Posi di nuovo la mano sulla barca, e dissi: "Dio, siimi misericordioso. Non farmi lasciare mia moglie e la bambina in questo modo, laggiù ammalate! Ti prego!" E continuai a tirare in questo modo, e non voleva partire. E potevo sentire il fragore là in basso, poiché io… Solo pochi minuti, e, oh, my, sarebbe finita. Ed io dissi: "Signore, se mi perdoni, Ti prometto che farò qualsiasi cosa". M'inginocchiai là in quella barca, e il nevischio mi batteva in faccia. Dissi: "Farò qualunque cosa Tu vuoi che io faccia". E tirai di nuovo, ed esso partì. E diedi tutto il gas che potei, e finalmente arrivai sulla riva.
202 E tornai indietro per trovare il furgone, il furgone di pattuglia. E pensai a… C'erano alcuni di loro che dicevano: "Senti, la caserma del deposito del governo è stata spazzata via". Mia moglie e la mia bambina erano là dentro, entrambi i bambini.
203 E mi avviai verso la caserma del deposito del governo il più veloce che potevo, e l'acqua era profonda circa quindici piedi [5 metri—Tr.] dappertutto. E c'era un maggiore là, e dissi: "Maggiore, cos'è accaduto all'ospedale?"
Disse: "Ora, non ti preoccupare. Avevi qualcuno là
dentro?"
Risposi: "Sì, una—una moglie ammalata e due bambini!"
204 Egli disse: "Sono usciti tutti". Disse: "Sono in un carro merci e sono diretti verso Charlestown".
205 Corsi, entrai nella mia barca e… anzi entrai nella mia macchina, e la mia barca attaccata dietro, e corsi via verso… E poi i flutti venivano giù per circa due miglia e mezzo o tre [4 o 5 Km.—Tr.] di larghezza. E per tutta la notte cercai di... Alcuni di loro dissero: "Il carro, il carro merci, l'acqua ha portato via i binari là, al traliccio".
206 Ebbene, mi ritrovai bloccato fuori su di un isolotto, piantato là per tre giorni. Ebbi abbastanza tempo di riflettere riguardo a se Quella fosse stata gentaglia o no. Proprio palpitando: "Dov'è mia moglie?"
207 Alla fine quando la ritrovai, alcuni giorni dopo che ne venni fuori ed ero passato dall'altra parte, lei si trovava su a Columbus, Indiana, nell'Auditorio Battista dove avevano fatto una—una specie di ospedale, delle camere per gli ammalati con delle brandine militari. E corsi da lei il più forte che potei, cercando di trovare dove si trovava, gridando: "Hope! Hope! Hope!" E guardai, ed eccola che giaceva su di una branda, colpita dalla tbc.
Lei alzò la piccola mano scheletrita, e disse: "Billy".
E corsi da lei, e le dissi: "Hope, tesoro".
Lei disse: "Ho un aspetto terribile, non è vero?"
Dissi: "No, tesoro, hai un bell'aspetto".
208 Per circa sei mesi ci demmo da fare con tutte le nostre forze, per cercare di salvarle la vita, ma continuava a diventare sempre più debole.
209 Un giorno ero di pattuglia e avevo la mia radio accesa e mi parve di sentirli dire, fare un appello alla radio, dicevano: "Per William Branham, desiderato subito all'ospedale, moglie morente". Ritornai in tutta fretta all'ospedale il più veloce possibile, accesi il lampeggiante rosso e la sirena, e partii. E poi io—io arrivai all'ospedale e fermatomi, corsi dentro. Venendo giù per lo—l'ospedale, vidi un mio caro amico col quale pescavamo insieme, uscivamo insieme da ragazzi, Sam Adair.
210 Il Dottor Sam Adair, è colui per il quale era venuta la visione non molto tempo fa e gli disse riguardo alla clinica. E lui disse che, se qualcuno avesse dubitato della visione, di chiamarlo a sue spese, se volete sapere se essa fosse esatta o meno.
211 E così allora eccolo venire fuori in quel modo, ed aveva il cappello in mano. Mi guardò e cominciò a piangere. Corsi da lui, e lo abbracciai. Mi abbracciò, disse: "Billy, lei sta per andarsene". Disse: "Mi dispiace. Ho fatto tutto quello che potevo, ho avuto specialisti e tutto il resto".
Dissi: "Sam, non dirmi che se ne sta andando!"
Disse: "Sì, se ne sta andando".
E lui disse: "Non entrare là dentro, Bill".
Ed io dissi: "Devo entrare, Sam".
E lui disse: "Non farlo. No, ti prego no".
Dissi: "Lasciami entrare".
Disse: "Io verrò con te".
212 Dissi: "No, tu stai qui fuori. Voglio stare con lei nei suoi ultimi momenti".
Disse: "Lei non è cosciente".
213 Entrai nella camera. E l'infermiera era seduta lì, e stava piangendo giacché lei ed Hope erano compagne di scuola. E così guardai, e lei iniziò a piangere, fece cenno con la mano. E s'incamminò per uscire.
214 E diedi un'occhiata, e la scossi. Eccola lì, lei era dimagrita da circa centoventi libbre [55 Kg.—Tr.], a sessanta [27 Kg.]. Ed io—io la scossi. E se vivo ed avrò cento anni, non dimenticherò mai cosa accadde. Lei si voltò, e quei bei grandi occhi mi guardarono. Ella sorrise. Disse: "Perché mi hai richiamata, Billy?"
Dissi: "Tesoro, ho appena preso i soldi."
215 Io dovevo lavorare. Eravamo indebitati per centinaia di dollari di cambiali mediche, e niente con cui pagarle. E dovevo proprio lavorare. E la vedevo due o tre volte al giorno, e ogni sera, e poi quando lei si trovava in quella condizione.
Le dissi: "Cosa intendi dire con, 'chiamare' te 'indietro'?"
216 Lei disse: "Bill, tu hai predicato di Questo, Ne hai parlato, ma non hai idea di cosa Esso sia".
Dissi: "Di cosa stai parlando?"
217 Lei disse: "Del Cielo". Disse: "Guarda", disse: "stavo per essere scortata a Casa da alcune persone, uomini o donne o altro. Erano vestiti di bianco". E disse: "Ero nella quiete e in pace". Disse: "Dei bei grandi uccelli volavano d'albero in albero". Disse: "Non pensare che io sia fuori di me". Disse: "Billy, ti dirò il nostro errore". Disse: "Siediti". Non mi sedetti; m'inginocchiai, presi la sua mano. Lei disse: "Sai dov'è il nostro errore?"
E dissi: "Sì, tesoro, lo so".
218 Lei disse: "Non avremmo mai dovuto dare ascolto a Mamma. Quelle persone erano nel giusto".
Ed io dissi: "Lo so".
219 Lei disse: "Promettimi questo, che tu andrai da quelle persone", disse: "perché esse sono nel giusto". E disse: "Cresci i miei figli in quel modo". Ed io… Lei disse: "Voglio dirti qualcosa". Disse: "Io sto morendo, ma", disse: "esso è… io non—io non ho paura d'andarmene". Disse: "È—è bellissimo". Lei disse: "La sola cosa, odio lasciarti, Bill. E so che hai questi due figli da crescere". Disse: "Promettimi che—che non resterai scapolo e non lascerai che i miei figli siano portati da un posto all'altro". Quella era una cosa saggia per una madre di ventun'anni d'età.
Ed io dissi: "Non lo posso promettere, Hope".
220 Lei disse: "Ti prego, promettimelo". Disse: "Una cosa voglio dirti." Disse: "Ti ricordi quel fucile?" Io vado matto per i fucili. E lei disse: "Tu volevi comprare quel fucile quel giorno e non avevi abbastanza denaro per pagarlo".
Dissi: "Sì".
221 Lei disse: "Io ho risparmiato il mio denaro, i miei nichelini, per cercare di poter pagare quel fucile per te". Disse: "Ora, quando questo sarà passato e tu ritorni a casa, guarda su nel doppio… anzi nel letto pieghevole, sotto quel pezzo di carta nel capezzale, e vi troverai i soldi". Disse: "Promettimi che ti comprerai quel fucile".
222 Non sapete come mi sentii quando vidi quel dollaro e settantacinque centesimi (in nichelini) posati là. Io comprai il fucile.
223 E lei disse: "Ti ricordi quella volta che sei andato giù in città per comprarmi un paio di calze, e stavamo andando a Fort Wayne?"
Dissi: "Sì".
224 Ero rientrato dalla pesca, e lei disse… Dovevamo andare a Fort Wayne, quella sera dovevo predicare. E disse: "Sai, ti avevo detto, 'ce ne sono due tipi diversi'". Uno chiamato "chiffon". E qual è l'altro, rayon? È giusto? Rayon e chiffon. Beh, comunque sia, chiffon era il migliore. È giusto così? E lei disse: "Ora, prendimi uno chiffon, il modello completo". Sapete di quella cosa che ha quel piccolo coso dietro nella calza, su in alto? Ed io non sapevo nulla riguardo alla biancheria femminile, così io.
225 E stavo andando giù per la strada e dicevo: "Chiffon, chiffon, chiffon, chiffon", cercando di tenere in mente, "chiffon, chiffon, chiffon."
Qualcuno disse: "Ciao, Billy!"
226 Dissi: "Oh, ciao, ciao". "Chiffon, chiffon, chiffon, chiffon,
chiffon."
227 E arrivai all'angolo e incontrai il signor Spon. Egli disse: "Ehi, Billy, sai che il pesce persico ora sta abboccando dall'altra parte di quell'ultimo molo?"
Dissi: "È davvero proprio così?"
"Sì".
Ora, quando lo lasciai pensai: "Qual era quella roba?" L'avevo dimenticato.
228 Così Thelma Ford, una ragazza che conoscevo, lavorava all'emporio che vende articoli vari a poco prezzo. E sapevo che là vendevano calze da donna, così ci andai. Dissi: "Ciao, Thelma".
E lei disse: "Ciao, Billy. Come stai? Come sta Hope?"
229 Ed io dissi: "Bene". Dissi: "Thelma, voglio un paio di calzini per Hope".
Lei disse: "Hope non vuole calzini".
Dissi: "Sì, signorina, certo che sì".
Disse: "Intendi dire calze lunghe".
230 "Oh, certo", dissi io: "ecco quali sono". Pensai: "Oh, no! Ho già dimostrato la mia ignoranza".
E lei disse: "Quale tipo vuole?"
Pensai: "Oh, no!" Le dissi: "Che tipo hai?"
Lei disse: "Beh, abbiamo i rayon".
231 Io non conoscevo la differenza. Rayon, chiffon, suonava tutto uguale. Le dissi: "Voglio proprio quelle". Lei disse... dissi: "Dammene un paio di quelle, lo stile completo". E lei. presi quello sbagliato. Qual è? Il modello completo. "Il modello completo". E così dissi: "Dammene un paio".
232 E quando lei andò per darmele, esse costavano solo circa trenta centesimi, venti o trenta centesimi, circa metà prezzo. Beh, dissi: "Dammene due paia". Vedete?
233 E ritornai a casa, e dissi: "Sai, tesoro, voi donne fate le compere girando tutta la città per trovare delle occasioni". Voi sapete come vi piace vantarvi. E dissi: "Ma ecco, guarda qui, ne ho comprato due paia al prezzo che tu ne compri un paio. Vedi?" Dissi: "Oh, questa—questa è la mia abilità personale". Capite, dissi—dissi: "Sai, Thelma me le ha vendute". Dissi: "Forse lei me le ha fatte avere a metà prezzo".
Lei disse: "Hai preso quelle chiffon?"
234 Io dissi: "Certamente". Suonava tutto uguale per me, non sapevo che vi fosse qualche differenza.
235 E lei mi disse, disse: "Billy". Quando lei arrivò a Fort Wayne, mi sembrò strano che dovette comprare un altro paio di calze. Lei disse: "Le ho date a tua madre", disse, "quelle sono per donne anziane". Disse: "Mi dispiace d'averlo fatto".
Ed io dissi: "Oh, non fa niente, tesoro".
236 E lei disse: "Ora, non—non vivere da solo". E disse… Non sapeva cosa stava per accadere da lì a qualche ora. Ed io tenevo le sue care mani mentre gli Angeli di Dio la portavano via.
237 Andai a casa. Non sapevo che fare. Quella sera mi coricai lì e sentivo… credo che fosse un topolino, era nella vecchia grata dove tenevamo alcune carte là. Ed io chiusi la porta col piede, e dietro c'era appesa la sua vestaglia, (e lei giaceva laggiù in quell'obitorio). E dopo un po' qualcuno mi chiamò, disse: "Billy!" Ed era il Fratello Frank Broy. Egli disse: "Tua figlia sta morendo".
Dissi: "Mia figlia?"
238 Disse: "Sì, Sharon Rose". Disse: "Il Dottore è là adesso, e ha detto che 'ha preso la meningite tubercolosa, si nutriva col latte di sua madre'". E disse: "Sta morendo".
239 Salii in macchina, ed andai lassù. Ed eccola lì, la dolce creaturina. E la portarono d'urgenza all'ospedale.
240 Uscii per vedere lui. Sam si avvicinò e disse: "Billy, non entrare in quella stanza, devi pensare anche a Billy Paul". Disse: "Lei sta morendo".
Dissi: "Dottore, io—io devo vedere la mia bambina".
241 Disse: "No, non puoi entrare". Disse: "Lei ha la meningite, Billy, e la trasmetteresti a Billy Paul".
242 Ed aspettai finché lui uscì. Non potevo sopportare di vederla morire, e sua madre che giaceva laggiù nell'impresa di pompe funebri. State a sentire, la via di un trasgressore è dura. Ed io—io andai, m'infilai per la porta, e quando Sam uscì e l'infermiera pure, scesi giù nel seminterrato. È un piccolo ospedale. Lei era in un posto isolato, ed i moscerini erano sui suoi occhietti. Loro avevano una piccola… quella che noi chiamiamo "zanzariera", o una piccola retina sui suoi occhi. E aveva… col piccolo spasmo, la sua gambetta grassa si muoveva su e giù in questo modo, e le sue manine, con quello spasmo. E la guardai, ed era grande abbastanza da essere graziosa, aveva circa otto mesi.
243 E sua madre la faceva sedere là fuori con addosso i suoi piccoli tricorni, sapete, nel cortile, quando dovevo arrivare. Ed io suonavo il clacson, e lei faceva: "goo-goo, goo-goo", protendendosi verso di me, sapete.
244 E lì giaceva il mio tesoro, morente. Mi chinai guardandola, e le dissi: "Sharry, riconosci Papà? Riconosci Papà, Sharry?" E quando lei guardò… Stava soffrendo tanto intensamente che uno dei suoi graziosi occhietti blu si era storto. Sembrò che mi avessero strappato il cuore.
245 M'inginocchiai, dissi: "Signore, che ho fatto? Non ho predicato il Vangelo agli angoli delle strade? Ho fatto ogni cosa che sappia fare. Non avercela con me. Non ho mai chiamato quelle persone 'gentaglia'. È stata lei a chiamare quelle persone 'gentaglia'". Dissi: "Mi dispiace di tutto ciò che è accaduto. Perdonami. Non—non prendere la mia bambina". E mentre pregavo, sembrò che un nero… come un lenzuolo o una tovaglia venne giù. Seppi che Egli mi aveva rifiutato.
246 Ora, quello fu il periodo più difficile e più infido della mia vita. Quando mi alzai e la guardai, e pensai… Satana mise nella mia mente: "Ebbene, intendi che per quanto duramente hai predicato, e nel modo in cui hai vissuto, ed ora che capita questo alla tua bambina, Egli ti respinge?"
247 Ed io dissi: "Questo è giusto. Se Egli non può salvare la mia bambina, allora io non posso." Mi fermai. Io—io non sapevo cosa fare. Ed allora dissi questo, dissi: "Signore, Tu me l'hai data e Tu me la porti via, sia benedetto il Nome del Signore! Se Tu prendi anche me, Ti amerò ancora".
248 E misi la mano su di lei, dissi: "Sii benedetta, tesoro. Papà voleva crescerti, con tutto il cuore volevo crescerti, e crescerti per amare il Signore. Ma gli Angeli stanno venendo per te, tesoro. Papà porterà giù il tuo corpicino e lo metterà sopra le braccia della Mamma. Ti seppellirò con lei. Un giorno Papà ti incontrerà, tu aspettami lassù con la Mamma".
249 Quando sua madre stava morendo, disse, le ultime parole che disse, disse: "Bill, stai sul campo".
250 Dissi: "Io sarò." Lei disse… Dissi: "Se sarò sul campo quand'Egli verrà, prenderò i piccoli e ci incontreremo. Se no, sarò seppellito presso di te. E tu vai su sul lato destro del grande portone, e quando vedrai entrare tutti loro, stai là ed inizia a gridare: 'Bill! Bill! Bill!' proprio il più forte che puoi. T'incontrerò là". Le dissi addio con un bacio. Oggi mi trovo sul campo di battaglia. Questo avvenne circa venti anni fa. Mi sono dato appuntamento con mia moglie, e la incontrerò.
251 E presi la piccola bambina, quando morì, e la misi sopra le braccia della madre, e la portammo fuori al cimitero. Ed io stavo là ad ascoltare il Fratello Smith, il predicatore metodista che predicò al funerale: "Cenere alla cenere, e polvere alla polvere". (Ed io pensai: "Cuore a cuore".) Là se ne andò.
252 Non molto tempo dopo di questo, una mattina portai là il piccolo Billy. Era solo un piccolo ometto. Egli era.
253 Questa è la ragione per cui lui sta attaccato a me ed io gli sto attaccato, per lui dovevo essere sia Papà che Mamma (entrambi). Prendevo il suo biberon. Non ci potevamo permettere d'avere del fuoco durante la notte per tener caldo il suo latte, e lo mettevo sotto la mia schiena in questo modo e lo tenevo caldo col calore del mio corpo.
254 Noi siamo attaccati come compagni, ed uno di questi giorni quando uscirò dal campo voglio passare a lui la Parola, e dire: "Vai avanti, Billy. Stai con Essa". Certuni si chiedono perché lo porto sempre con me. Non posso lasciarlo. Lui è anche sposato, ma ricordo ancora che lei mi disse: "Stai con lui". E noi siamo attaccati come compagni.
255 Mi ricordo che andavo in giro per la città, il biberon sotto il braccio, e lui cominciava a piangere. Una sera stava… stavamo camminando fuori nel cortile di dietro dove proprio.(Quando lei stava per partorirlo, si sentiva soffocare, ed io… appena una ragazza, sapete.) Ed io camminavo avanti e indietro dalla vecchia quercia sul retro del cortile. E lui piangeva per la sua Mamma, ed io non avevo alcuna Mamma a cui portarlo. E lo portavo, dicevo: "Oh, tesoro". Dissi.
256 Egli disse: "Papà, dov'è la mia mamma? L'hai messa sotto quella terra?"
Dissi: "No, tesoro. Lei sta bene, è lassù in Cielo".
257 E un pomeriggio lui disse qualcosa là, che quasi mi uccise. Stava piangendo, era sera tardi, e lo portai sulla spalla in questo modo, appoggiandolo sulla mia spalla e dandogli colpetti affettuosi così. Ed egli disse: "Papà, ti prego vai a prendere la Mamma e portala qui".
Ed io dissi: "Tesoro, non posso prendere la Mamma. Gesù..."
Disse: "Beh, di' a Gesù che mi mandi la mia mamma. Io la voglio".
258 Ed io dissi: "Beh, tesoro, io… tu ed io andremo a vederla un giorno".
E si fermò, disse: "Papà!"
Ed io dissi: "Sì?"
Disse: "Ho visto la Mamma lassù su quella nuvola".
259 My, fu come se mi avesse ucciso! Pensai: "My! 'Ho visto la mamma lassù su quella nuvola'". Per poco non svenni. Strinsi quel piccino al mio petto in questo modo, e tenendo il mio capo chino, andai dentro.
260 I giorni passavano. Non riuscivo a dimenticarlo. Provai a lavorare. Non riuscivo a ritornare a casa, non era più un focolare. E volevo restare. Non avevamo altro che quella vecchia mobilia malconcia, ma era qualcosa che lei ed io avevamo avuto insieme. Essa era il focolare.
261 E ricordo che un giorno stavo provando a lavorare nel servizio pubblico. Ero andato su per fissare un vecchio circuito elettrico, che pendeva giù, era di mattina presto. E m'arrampicai su questa croce. (E non riuscivo a rinunciare a quella bambina. Potevo capire la dipartita di mia moglie, ma non la morte di quella bambina, proprio una piccola creatura.) Ed ero là sopra, e stavo cantando: "Su quel colle lontano, c'era una vecchia rozza Croce". Ed i cavi principali andavano giù nel trasformatore per poi passare (sapete) in quelli secondari. Ed io ero sospeso lassù su di essa. E mi capitò di guardare, ed il sole stava sorgendo dietro di me. Ed ecco, le mie mani distese ed il segno di quella Croce sul—sul pendio del colle. Pensai: "Sì, furono i miei peccati che Lo misero là".
262 Dissi: "Sharon, tesoro, Papà desidera tanto vederti, tesoro. Come vorrei tenerti di nuovo tra le mie braccia, creaturina cara". Ero fuori di me. Erano trascorse settimane. Mi tirai via il guanto di gomma. C'erano duemila e trecento volt che passavano proprio al mio fianco. Mi sfilai il guanto di gomma. Dissi: "Dio, odio far questo. Sono un codardo". "Ma, Sherry, Papà sta per venire a trovare te e Mamma tra pochi minuti". Cominciai a togliermi il guanto, per mettere la mano su quei duemila e trecento volt. Essa avrebbe rotto… Ebbene, non ne rimarrebbe neanche il sangue. E così io—io—io iniziai a tirar via quel guanto, e accadde qualcosa. Quando rinvenni, stavo seduto per terra con le mani alzate così, sul viso, piangendo. Fu la grazia di Dio, altrimenti non sarei stato qui ad avere un servizio di guarigione, sono sicuro di questo. Era Lui che stava proteggendo il Suo dono, non me.
263 Mi diressi a casa. Smisi di lavorare, misi via i miei attrezzi. E tornato indietro, dissi: "Vado a casa".
264 Feci il giro della casa, e portai la posta in casa, faceva piuttosto freddo, ed entrai. Noi avevamo una cameretta, io dormivo là su una brandina, ed il freddo veniva su, e quel vecchio fornello. Presi la posta e guardai nella posta, e la prima cosa che c'era erano i suoi pochi risparmi natalizi, ottanta centesimi: "Signorina Sharon Rose Branham". Ecco, tutto da capo.
265 Ero stato guardiacaccia. Mi avvicinai là e tirai dalla fondina la mia arma, la pistola. Dissi: "Signore, io—io non posso più andare avanti così, sto—sto morendo. Sono—sono tanto tormentato". Tirai indietro il cane dell'arma, me la puntai alla testa, inginocchiato là su quella branda in quella stanza buia. Dissi: "Padre nostro che Sei in Cielo, sia santificato il Tuo Nome. Venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà", e nel frattempo provavo, e premevo quel grilletto il più forte che potevo, dissi, "in terra com'è in Cielo. Dacci oggi il nostro pane quotidiano". Ed il colpo non partiva!
266 Ed io pensai: "O Dio, mi vuoi fare a pezzi? Cosa ho fatto? Non vuoi neppure lasciarmi morire". E gettai a terra l'arma, ed essa sparò e trapassò la stanza. Dissi: "Dio, perché non posso morire e liberarmene? Non riesco più ad andare avanti. Tu devi fare qualcosa per me". E crollai giù e cominciai a piangere su quel mio vecchio lettino sporco.
267 E devo essermi addormentato. Non so se ero addormentato o cosa successe.
268 Ho sempre desiderato essere all'Ovest. Ho sempre voluto uno di quei cappelli. Nei giorni della sua gioventù mio padre domava i cavalli, ed io ho sempre voluto uno di quei cappelli. E ieri il Fratello Demos Shakarian me ne ha comprato uno, il primo di quel tipo che io abbia (mai avuto) avuto, uno di quei tipici cappelli del West.
269 E pensavo che stessi percorrendo le praterie, cantando quella canzone: "C'è una ruota del carro che è rotta, c'è un'insegna sul ranch che dice, 'In Vendita'". E mentre andavo avanti, notai un vecchio carro coperto, come un vecchio carrozzone delle praterie, e la ruota era rotta. Senza dubbio, quella raffigurava la mia famiglia spezzata. E mentre m'avvicinavo, guardavo, e c'era lì una—una giovane ragazza, veramente carina, di circa vent'anni, capelli chiari e fluenti ed occhi azzurri, vestita di bianco. La guardai, e dissi: "Salve". Andai avanti.
Lei disse: "Ciao, Papà".
270 Ed io mi voltai, dissi: "Papà?" "Beh", dissi: "Signorina,
come può lei.posso essere suo padre quando lei è della mia stessa età?"
271 Disse: "Papà, tu non sai dove ti trovi". E dissi: "Che cosa vuoi dire?"
272 Disse: "Questo è il Cielo". Disse: "Sulla terra ero la tua piccola Sharon".
"Ebbene", dissi: "tesoro, tu eri solo una piccola bambina".
273 Disse: "Papà, qui i piccoli bambini non sono più piccoli bambini, loro sono immortali. Essi né invecchiano né mai crescono".
274 E dissi: "Bene, Sharon, tesoro, tu—tu sei una donna graziosa e giovane".
Disse: "Mamma ti sta aspettando".
Ed io dissi: "Dove?"
Disse: "Su, nella tua nuova casa".
275 E dissi: "Nuova casa?" I Branham sono vagabondi, non hanno case, essi solo… Ed io dissi: "Beh, tesoro, io non ho mai avuto una casa".
276 Lei disse: "Ma ne hai una quassù, Papà". Non intendo essere un bambino, ma è così reale per me. [Il Fratello Branham piange—Ed.] Mentre comincio a pensarci, mi ritorna tutto di nuovo. Disse: "Tu ne hai una qui, Papà". So che ne ho una lassù, un giorno io vi andrò. Disse: "Dov'è Billy Paul, mio fratello?"
277 Ed io dissi: "Beh, l'ho lasciato dalla signora Broy, appena pochi minuti fa".
Disse: "La mamma ti vuole vedere".
278 E mi voltai a guardare, e c'erano grandissimi palazzi, e la Gloria di Dio veniva su e li circondava. E udii un coro Angelico che cantava: "Casa mia, dolce Casa". E mi avviai per una lunga scalinata, correndo più forte che potevo. E quando giunsi alla porta, lei era là, un vestito bianco addosso, quei lunghi capelli neri, che le scendevano sulla schiena. Alzò le braccia, come faceva sempre quando arrivavo a casa dal lavoro stanco o altro. La presi per le mani, e dissi: "Tesoro, ho visto Sharon, laggiù". Dissi: "S'è fatta una bella ragazza, non è vero?"
279 Disse: "Sì, Bill". Disse: "Bill". Mise le braccia intorno a me, (e disse) proprio intorno alle mie spalle, e cominciò a darmi colpetti affettuosi sulla spalla, disse: "Smettila di preoccuparti per me e per Sharon".
Dissi: "Tesoro, non ne posso fare a meno".
280 Lei disse: "Ora Sharon ed io stiamo molto meglio di voi". E disse: "Non preoccuparti più per noi. Me lo vuoi promettere?"
281 E dissi: "Hope", dissi: "sono così depresso senza te e Sharon, e Billy piange continuamente per te". Dissi: "Non so cosa fare con lui".
282 E lei disse: "Andrà tutto bene, Bill". Disse: "Solo
promettimi che non ti preoccuperai più". E disse: "Non vuoi sederti?" E mi guardai intorno, e c'era una grande sedia.
283 E ricordo che avevo provato a comprare una sedia. Ora, per concludere. Avevo provato a comprare una sedia una volta. Noi avevamo semplicemente quelle comuni vecchie—vecchie sedie col fondo in legno per quel set della colazione. Dovevamo usare quelle, le uniche sedie che avevamo. E si poteva comprare a rate una di queste sedie dove si può appoggiare la schiena, come una… mi sono dimenticato che tipo di sedia riposante fosse. E questa costava diciassette dollari, e si poteva pagare tre dollari subito e un dollaro a settimana. E ne prendemmo una. E, oh, quando io rientravo… lavoravo tutto il giorno, e predicavo fino a mezzanotte in giro per le strade, ed ovunque potevo predicare.
284 E—e un giorno ero rimasto indietro coi miei pagamenti. Non riuscivamo a farcela, ed i giorni passavano, ed alla fine un giorno vennero e presero la mia sedia e se la portarono. Quella sera, non lo dimenticherò mai, lei mi fece una torta di ciliegie. Povera piccolina, lei—lei—lei sapeva che ne sarei rimasto deluso. E dopo cena dissi: "Come mai sei così buona stasera, tesoro?"
285 E lei disse: "Senti, i ragazzi dei vicini hanno scavato prendendoti alcuni vermi per la pesca. Non pensi che dovremmo andare giù al fiume e pescare un po'?"
Ed io dissi: "Sì, ma."
286 E lei cominciò a piangere. Sapevo che c'era qualcosa che non andava. Me l'immaginavo giacché mi avevano già mandato un avviso che sarebbero venuti a prendersela. E noi non potevamo pagare quel dollaro alla settimana. Non potevamo, non… non potevamo permettercelo. Lei mise le sue braccia intorno a me, e andai alla porta e la mia sedia se n'era andata.
E Lassù mi disse, disse: "Ti ricordi di quella sedia, Bill?"
Ed io dissi: "Sì, tesoro, mi ricordo".
Disse: "È ciò a cui stavi pensando, non è vero?"
"Sì".
287 Disse: "Ebbene, questa non se la porteranno via, questa è già pagata". Disse: "Siediti solo un momento, voglio parlarti".
Ed io dissi: "Tesoro, questo non lo capisco".
288 E lei disse: "Promettimi, Billy, promettimi che non ti preoccuperai più. Stai per ritornartene adesso". E disse: "Promettimi che non ti preoccuperai".
Dissi: "Non posso fare questo, Hope".
289 E proprio allora tornai in me, ed era buio nella stanza. Mi guardai intorno, e sentii le sue braccia intorno a me. Dissi: "Hope, sei qui nella stanza?"
290 Lei cominciò a darmi colpetti affettuosi sulla spalla. Disse: "Mi farai questa promessa, Bill? Promettimi che non ti sposerai… preoccuperai più".
Dissi: "Te lo prometto".
291 E dopo avermi dato dei colpetti affettuosi sulla spalla due o tre volte, se ne andò. Balzai in piedi ed accesi la luce, guardai dappertutto, ma lei se n'era andata. Lei se n'era proprio andata dalla stanza. Lei non se n'è andata, è ancora vivente. Era una Cristiana.
292 Billy ed io andammo alla tomba qualche tempo dopo, a portare un piccolo fiore per sua madre e sua sorella, in un mattino di Pasqua, e ci fermammo. Il piccolino cominciò a piangere, diceva: "Papà, la mia mamma è là sotto".
293 Io dissi: "No, tesoro. No, non si trova là sotto. La sorellina non è là sotto. Qui nella tomba, abbiamo l'involucro, ma lontano oltre il mare c'è una tomba aperta dove Gesù risuscitò. Ed un giorno Egli verrà, e porterà la Sorella e la Mamma con Sé".
294 Oggi sono sul campo di battaglia, amici. Io—io non riesco a dire di più. Io.[Il Fratello Branham piange—Ed.] Dio vi benedica. Chiniamo un momento i capi.
295 O Signore! Molte volte, Signore, sono certo che la gente non comprende, quando pensano che queste cose si ottengano senza sforzo. Ma c'è in arrivo un grande giorno quando Gesù verrà e tutte queste sofferenze saranno spazzate via. Ti prego, Padre Celeste, aiutaci ad essere preparati.
296 E quell'ultima promessa, quando la baciai sulla guancia quella mattina, che la incontrerei là quel giorno. Credo che lei sarà in piedi in quel posto, gridando il mio nome. Da allora ho vissuto fedele a quella promessa, Signore, in giro per il mondo, in ogni genere di luoghi, cercando di portare il Vangelo. Ora sto diventando vecchio, e stanco, sono sfinito. Uno di questi giorni chiuderò questa Bibbia per l'ultima volta. E, Dio, tienimi fedele alla promessa. Tieni la Tua grazia intorno a me, Signore. Non lasciarmi guardare alle cose di questa vita, ma lasciami vivere per le cose che sono dell'aldilà. Aiutami ad essere onesto. Non ti chiedo un comodo letto di fiori, no, Signore, quando il mio Cristo morì là sotto le sofferenze. E tutti gli altri morirono in quel modo. Non ti chiedo niente di facile. Fammi solo essere onesto, Signore, sincero. Fa che le persone mi amino, così che io possa guidarle a Te. Ed un giorno quando sarà tutto finito e ci raduneremo intorno sotto gli alberi sempre verdi, voglio prenderla per mano e portarla su, presentandola alle persone del Tempio Angelus e a tutte le altre. Sarà un grande momento allora.
297 Prego che le Tue misericordie riposino su ognuno di noi qui. E quelli che sono qui, Signore, forse neanche Ti conoscono. E forse loro hanno qualche piccolo caro lì al di là del mare. Se non hanno mai adempiuto la loro promessa, possano farlo ora, Signore.
298 Mentre questo pomeriggio abbiamo i capi chini, mi chiedo in questo grande vasto auditorio, quanti di voi direbbero: "Fratello Branham, anch'io voglio incontrare i miei cari. Io— io—io ho alcuni cari lì al di là del fiume"? Forse avete fatto una promessa che li avreste incontrati, forse quando diceste "addio" alla Mamma quel giorno alla tomba, forse quando diceste "addio" alla Sorellina, o al Papà, o ad altri di loro alla tomba, avete promesso che li avreste incontrati, e voi—voi non avete ancora fatto quella preparazione. Non pensate che questa sia una buona occasione ora per farlo?
299 Scusatemi se mi sono commosso. Ma, oh, my, non vi rendete conto, amici. Non sapete che—che sacrificio! Questa non è che a malapena un po' della storia della vita.
300 Quanti di voi ora vorrebbero alzarsi e venire qui sopra per la preghiera, e dire: "Voglio incontrare i miei cari"? Alzatevi in mezzo all'uditorio e venite quaggiù. Volete farlo? Se qualcuno ancora non ha mai fatto questa preparazione. Dio ti benedica, signore. Vedo un uomo anziano di colore che viene fuori, altri vengono. Muovetevi, voi lassù nelle balconate, venite nel corridoio. Oppure alzatevi, voi che volete essere ricordati in una parola di preghiera proprio ora. Così va bene. Alzatevi in piedi. Questo è buono. Alzatevi, in ogni parte, voi che vorreste dire: "Io ho un padre nell'aldilà, ho una madre o un caro su nell'aldilà. Voglio andare a vederli. Voglio incontrarli in pace". Volete alzarvi, solo alzarvi in piedi, in ogni parte nell'auditorio. Alzatevi in piedi, dite: "Voglio accettare".
301 Dio ti benedica, signora. Dio benedica te là in fondo. E benedica te, lassù. Il Signore ti benedica, qui signore. Benissimo. Su nella balconata, il Signore vi benedica. Tutt'intorno, ovunque, alzatevi in piedi ora per avere una parola di preghiera, mentre lo Spirito Santo è qui e Si muove sui nostri cuori, per—per—per smantellare.
302 Sapete, quello di cui la chiesa ha bisogno oggi è di uno smantellamento. Abbiamo bisogno d'andare alla Casa del Vasaio. La nostra rigida teologia fatta in casa a volte non funziona tanto bene. Ciò di cui abbiamo bisogno è di uno smantellamento all'antica, il pentimento nei nostri cuori, che diventiamo malleabili verso Dio. Sono questi tutti coloro che ora sono pronti ad alzarsi?
Chiniamo allora i capi per pregare.
303 O Signore, Tu che riportasti Gesù per la… dai morti, per giustificare tutti noi per fede, credendo. Prego, Signore, che questi che stanno ora in piedi per accettarTi, prego che quel perdono sia per loro. E, O Signore, prego che Ti accettino come loro Salvatore e Re e Innamorato, e forse loro hanno una mamma o un papà o qualcun altro al di là del mare. C'è una cosa che è sicura, loro hanno un Salvatore. Possano essere perdonati dei loro peccati, e tutta la loro iniquità spazzata via, che le loro anime siano lavate nel Sangue dell'Agnello, e che vivano in pace d'ora in poi.
304 Ed un giorno glorioso quando tutto sarà finito, potremo riunirci nella Tua casa, e stare lì come famiglie unite, per incontrare i nostri cari che stanno aspettando dall'altra parte. Questi, noi li affidiamo a Te, che "Tu tenga in perfetta pace colui il cui cuore è appoggiato su di Lui". Concedilo, Signore, mentre li rimettiamo a Te. Nel Nome del Tuo Figliolo, il Signore Gesù. Amen.
305 Dio vi benedica. Sono certo che gli addetti vedono dove siete, e saranno da voi fra alcuni minuti.
306 Ed ora a coloro che riceveranno i biglietti di preghiera. Billy, dove sono Gene e Leo, sono là dietro? Loro sono qui per distribuire i biglietti di preghiera, fra pochi minuti. Il fratello congederà l'uditorio in preghiera, ed i biglietti di preghiera saranno distribuiti. Saremo qui di ritorno tra un po', per pregare per gli ammalati. Bene, fratello.