La Comunione
- Così ora confidiamo che portiate gli amici peccatori, eccetera, e veniate, stiate con noi, e collaborate in questa riunione questo che viene. o piuttosto nella continuazione di questa riunione.
- Ho una Bibbia nuova, stasera, mi è stata data da qualcuno: da un fratello Dunkard [Nome di una setta religiosa organizzatasi in U.S.A.- N.d.T.] È voluminosa; è la prima volta che abbia mai predicato così; è poco maneggevole per me.
- Ora, so che ci siamo incontrati per uno scopo, cioè per portare avanti la causa di Cristo, trovare pace per le nostre anime, e divenire uomini e donne migliori, e migliori servitori del Signore. E se siamo venuti per un'altra idea, beh, allora non saremo benedetti dal Signore. Siamo venuti per ricevere aiuto. Siamo venuti per volgere lo sguardo a Dio. E questa è la casa di correzione in cui Dio ci da le Sue benedizioni e ci corregge dagli errori.
- Ora, giusto prima di aprire la Parola, cioè, chiediamo allo Spirito Santo di aiutarci; chiniamo il nostro capo.
- Benedetto Padre Celeste, ci presentiamo adesso nella Tua divina Presenza quali uditori del Vangelo e dicitori della Parola; circoncidi le labbra che parlano, le orecchie che ascoltano e i cuori che ricevono. E possa lo Spirito Santo dividerSi fra noi, stasera, e impartirci le Verità della grazia Eterna di Dio, a ciascuno di noi, in modo che quando lasciamo quest'edificio, stasera, diremo come quelli che venivano da Emmaus: "Non ardevano i nostri cuori in noi, perché Lui ci parlava lungo la via?" Perché lo chiediamo nel Nome di Gesù. Amen.
- Nel Libro del Vangelo di San Matteo nel capitolo 26° ai versetti 27 e 28, vorrei leggere il testo.
- E prese il calice e quando ebbe rese grazie e lo diede loro, e disse: "bevetene tutti,
- perché questo è il mio sangue del nuovo testamento, il quale è sparso per molti per la remissione dei peccati.
- Ma Io vi dico che d'ora in poi non berrò più del frutto della vigna, fino al giorno in cui lo berrò di nuovo con voi nel regno del Padre mio".
- E ora parleremo su: LA COMUNIONE, e questa è la sera della comunione originale.
- La comunione fu tenuta prima laggiù in Egitto; la prima comunione, in cui l'agnello pasquale veniva immolato, perché era il simbolo di Cristo. Molti di voi conoscono bene questa benedetta vecchia storia, in cui essi prendevano la comunione laggiù, e camminarono attraverso il deserto per 40 anni. E quando ne uscirono, non c'era alcuno debole tra loro. Persino i loro vestiti non si erano neppure consumati: per 40 anni Dio li aveva custoditi.
- Che benedetta sicurezza è per noi stasera! Se questo è il simbolo, allora Cristo è il prototipo. In che modo Dio liberò quei figlioli!
- Nel prendere la comunione, stava la differenza tra la vita e la morte. Quelli che erano all'interno, sotto il sangue versato, prendevano la comunione. Nessuno poteva prendere la comunione all'infuori che stando sotto il sangue sparso. Il sangue dell'agnello veniva dapprima versato e poi era messo sull'architrave dell'ingresso. L'architrave è costituito dalle assi o legni a croce; ed esso stava sulla porta. Allora l'agnello era arrostito, e veniva mangiato con erbe amare. Essi si cingevano. Dopo che il sangue veniva sparso, e loro passavano sotto il sangue versato, si cingevano e si preparavano per la marcia.
- E ora, è un vero bellissimo simbolo stasera di gente che prende la comunione, e non sono più associati o affiliati con cose del mondo. Essi devono venire prima sotto il Sangue, ed essere purificati da ogni peccato, cioè dall'incredulità; e allora sono ricoperti dalla preparazione del Vangelo, avendo addosso la completa armatura di Dio, pronti per l'appello in qualsiasi momento.
- Ed era il segno che l'angelo della morte non poteva passare oltre quel sangue. L'angelo della morte doveva levarsi e andare al di sopra del sangue. Ecco dove il poeta ebbe l'ispirazione, dicendo: "Quando vedrò il Sangue, passerò oltre a te".
- Si avvicinava l'ora della liberazione quando essi accettavano la comunione, l'agnello arrostito e le erbe che prendevano prima di partire.
- Ora, il prototipo o primo simbolo di cui noi parliamo, fu parecchi anni fa stasera, che Gesù prendeva quello che conosciamo come la cena del Signore, la comunione. E c'era qualcosa al riguardo che Lui stava dicendo ai Suoi discepoli. Appena prima di andarsene, Egli voleva conversare con loro. Ed è un. Avevano preparato una camera; era un tempo di fratellanza, e la comunione intende una fratellanza.
- Molte chiese hanno una comunione "al chiuso" cioè solo per la loro stessa chiesa quando devono avere la loro comunione. Ma qui noi non siamo una denominazione; abbiamo una comunione aperta a tutti, perché crediamo che ogni credente abbia il diritto alla tavola del Signore, e di stare in fratellanza intorno alle buone cose di Dio con ogni credente, senza riguardo a credi, colore o qualunque cosa possa essere, poiché tutti sono stati fatti bere della stessa benedizione: Cristo!
- Ora, questa grande ora si era avvicinata al nostro Signore, uno dei momenti più duri di tutto il Suo viaggio terrestre era proprio vicino. Tempo di prova! Gesù doveva passare attraverso delle prove, proprio come noi attraversiamo le nostre prove. E la Bibbia riferisce che: "Ogni figliuolo che viene a Dio, deve essere prima provato, educato, corretto".
- Ora, per molta gente quando giunge il tempo della prova è il momento della verità; è un tempo di dimostrazione. E la Bibbia dice: "Se noi non sappiamo sostenere la prova, allora siamo figlioli illegittimi", professiamo che Dio è nostro Padre mentre non è nostro Padre! Perché se abbiamo correttamente, e con tutto il cuore, ricevuto il Signore Gesù come nostro personale Salvatore, non c'è nulla in questa terra né in ogni eternità oscura che possa separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù.
- Sono sorpreso oggigiorno, e lo sono sempre stato, quando le persone confessano di essere Cristiane, e alla prima piccola prova che si presenta, crollano dall'altra parte della strada. Questo dimostra che era una concezione intellettuale di Cristo. Ecco la ragione per cui molti non resistono oggi; perché si tratta di un concetto intellettuale. Intellettualmente, ti sarebbe possibile crederLo, però ciò va ben oltre a questo. Accettare Cristo è accettare la Persona di Cristo.
- Tanti fra noi accettano la religione del Cristianesimo sull'insegnamento di credi. Altri accettano il Cristianesimo sulle dottrine del battesimo. Altri ancora credono d'essere Cristiani a causa di qualche emozione che hanno esercitato, come il giubilare gridando o il danzare nello Spirito o il parlare in lingue, oppure perché hanno un dono meraviglioso da presentare. Tutte queste cose stanno bene al loro posto. Ma, accettare Cristo, significa accettare la Persona di Cristo, e allora queste altre cose automaticamente si mettono appunto in ordine.
- Ora, se Dio non risparmiò il Suo stesso Figliolo dalla dura prova, di conseguenza non risparmierà né te né me dalla dura prova.
- E Gesù qui Si trovava di fronte alla più grande prova che avesse mai avuto, Gli stava davanti proprio il Getsemani, dove doveva avvenire quella prova definitiva e che sarebbe stata sufficiente a tutto, in cui il carico del mondo intero gravava sulle Sue benedette spalle. Non c'era alcuno nei cieli né sulla terra che potesse mai sostenerLo tranne Lui. E sapere che tutti i peccati, i peccati passati, i peccati presenti e i peccati futuri, riposavano su questa decisione! È stata una delle più grandi vittorie che Cristo abbia mai riportato, o in cui abbia provato la Sua grande condizione di Messia, come quando disse a Dio: "Non la Mia volontà, ma la Tua sia fatta". Questa fu la più importante vittoria che avesse mai avuta. Tutti i demoni di tormento Gli stavano intorno per tentarLo e provarLo.
- E quando noi ci mettiamo in ordine con Dio, quando i nostri cuori diventano puri e lo Spirito Santo ha preso il Suo posto nel nostro cuore, è la cosa più gloriosa che si deve esaminare. La Bibbia ci dice che le nostre prove e verifiche sono più preziose dell'argento e dell'oro di questo mondo. Quindi dovremmo esserne riconoscenti.
- Non vorrei presentare me stesso in un'esperienza, ma poiché mi viene proprio in mente, mi ricordo della grande e conclusiva prova che ebbi della mia esperienza Cristiana, che avvenne laggiù all'ospedale di Spring Hill, quando mia moglie giaceva cadavere nella camera mortuaria e si era appena dipartita da questa vita per stare con Dio. E la verifiche e le prove erano in corso! Non qualcuno che mi dicesse solo: "Billy, sei un santo rotolante!" quello non era tanto una prova; e queste altre piccole prove d'esser criticato dagli uomini con cui lavoravo e altro, ciò non era una gran prova. Ma la mia grande ora di prova giunse quando il dottor Adair (glielo sottoposi ad esame ieri in ospedale quando stavamo assieme) quando percorse la sala per venirmi all'incontro, mi prese per la mano e mi disse: "Billy, la tua bambina sta morendo, e non ha alcuna possibilità di vivere; ha la meningite tubercolare". "Sicuramente no, dottore!" esclamai; e sua madre giaceva cadavere!
- Entrai e lui disse: "Vieni con me", e ci recammo nel laboratorio, là prese una provetta di vetro e l'agitò; sembrò che vi fosse una striscia all'interno. Egli esclamò: "Questo è il microbo della meningite e si trova nella bambina. L'abbiamo estratto dalla spina dorsale, per liberare lo spasmo". E aggiunse: "Da questo vediamo che si tratta di meningite tubercolare," disse: "lei è stata allattata da sua madre". E aggiunse: "Se questa bambina dovesse vivere, resterebbe storpia, sofferente". Ma disse: "per la grazia di Dio, la piccola andrà con la sua mamma". "Dottore voglio vedere la bambina" esclamai.
- Egli ribatté: "Non puoi farlo Billy, a causa di Billy Paul, il tuo figlioletto"; fece: "gli trasmetteresti il microbo".
- E dopo essersi sforzato di incoraggiarmi facendo del suo meglio, quando lasciò l'edificio, mi introdussi e scesi nel seminterrato. E quando giunsi là, l'ospedale in quel tempo non era disposto come lo è adesso, la finestra era in alto, la tenda era aperta e alcune mosche si erano posate sui suoi occhietti; scacciai le mosche e osservai il suo corpicino, tutto rattrappito, e le sue gambette si muovevano avanti e indietro. Le dissi: "Sherry, cara, riconosci papà?"
- Mi sembrò che si stesse sforzando di tendere la manina verso di me; aveva otto o nove mesi. La osservai, stava soffrendo terribilmente, la piccola innocente piccina, al punto che uno dei suoi occhietti azzurri era strabico. Che pena! Oh, avrei preso il suo posto in qualsiasi istante!
- Mi inginocchiai, con le porte chiuse, e dissi: "O Dio Padre, là in quella camera ardente giace mia moglie; Billy Paul è sul letto, malato, e qui c'è la mia bambina, morente. Sicuramente Signore non la prenderai; io l'amo; lei somiglia a sua madre; voglio crescerla io, vuoi per favore, o Dio, risparmiare la vita alla mia bambina?"
- E come alzai lo sguardo. Come tutti sapete, sono sempre stato soggetto a visioni; mi sembrò come se una cortina scura cominciasse a svolgersi, scendendo, come se Dio prendesse la mia preghiera e me la rigettasse dritto in faccia. Esclamai: "Che ho io fatto, Dio? Ho trasgredito le Tue leggi che dovrei avere questo castigo? Se è così, rivelamelo soltanto e mi pentirò. Farò qualsiasi cosa, ma non prendermi la bambina". E notai che lei stava morendo lo stesso. Mi alzai.
- E allora il tentatore venne a me. Fu la volta in tutta la mia vita, di cui posso dire, che fu il momento cruciale, il mio Getsemani. Quando mi tenevo proprio al letto, il diavolo disse: "Ecco, questa è la ricompensa per aver cercato di servirLo. Vuoi dire che Egli prenderà quella giovane mamma di ventidue anni che giace nella camera mortuaria e le porterai la cara bambina, tua stessa carne e sangue? E ti sbatterà la tua preghiera in faccia? E poi vuoi dire che Lo servirai?"
- Ero indeciso; dovevo prendere una decisione. Allora misi la mia mano sulla sua testolina, dissi: "Il Signore ha dato e il Signore toglie, sia benedetto il nome del Signore!" Mi sentii sollevato…
- Dissi: "Sherry, cara, papà non può andare dove vai tu ora, ma un giorno papà potrà venire. Ti metterò nelle braccia di tua madre e ti seppellirò, ma un giorno papà ti rivedrà".
- Il signor Isler, che è probabilmente seduto qui presente ora (non riesco a vederlo tra la folla) è stato senatore qui dell'Indiana. Stavo risalendo l'autostrada. Signor Isler, immagino che lei lo possa ricordare bene.
- Tenevo le mani dietro di me, risalendo per il cimitero, proprio dopo l'inondazione, e piangevo. Andavo spesso laggiù di sera. Una tortora si posò su un albero e cantò per me. Sembrava come se laggiù tra quei pini e gli alberi, si sussurrasse un cantico, che diceva:
C'è una terra oltre il fiume
di cui esprimeremo la dolcezza per sempre;
raggiungeremo quella spiaggia soltanto per una condizione di fede
e passo dopo passo arriveremo all'ingresso per dimorare con l'immortale.
- Un certo giorno quelle campane d'oro suoneranno per te e per me.
- Il signor Isler, guidando il suo vecchio autocarro saltò fuori e mi abbracciò. Disse: "Ti ho sentito predicare all'angolo della strada, Billy; ti ho visto stare al Tabernacolo; ti ho sentito cantare gl'inni; come hai esaltato Cristo, ciò che hai detto che Lui era!" Disse: "Ora Egli ha preso tuo padre, tuo fratello, tua moglie e la tua bambina". Disse: "Che cosa significa Lui per te?"
- Esclamai: "Signor Isler, se Lui mi inviasse nelle regioni dei perduti, Lo amerei lo stesso! Perché, un giorno, laggiù in un vecchio deposito di carbone, qualcosa accadde quaggiù nel mio cuore, e non c'è nulla che possa cancellarla. Non c'è niente che io abbia fatto; è stata la grazia dell'Eterno Iddio che mi trattenne nell'ora della grande decisione".
- E quando il nostro benedetto Signore, nel Getsemani, quando stava per essere rigettato a Gerusalemme, e il concilio doveva toglierGli la vita, quando l'eterna destinazione di ogni anima che mai sia stata o sarebbe sulla terra, riposava sulla Sua decisione...
- O quanto fu piccola la mia prova al cospetto di quella! Quanto erano piccole le vostre in paragone a quella! Com'è penoso che non sappiamo sopportare queste piccole cose!
- Ma in quella grande ora cruciale, Egli soffrì al punto che sapendo ogni cosa, al punto che l'acqua e il Sangue si separarono nel Suo corpo, e grosse gocce di Sangue sgorgarono come sudore dalla Sua fronte. Egli patì la morte, più nel Getsemani che alla croce.
- Noi dipendevamo dall'esito di questo; poco prima che la grande battaglia avesse inizio, Egli prese la comunione. Riunì i Suoi discepoli, per discutere di alcune cose con loro.
- E questo è il modo che Lui usa con te e con me, proprio prima che il grande combattimento della vita cominci! Prima che la grande battaglia del bene e del male inizi a svolgersi dentro noi, Dio ci conduce a un Getsemani. Egli ci porta alla comunione, e parla con noi.
- Laggiù in Phoenix, Arizona, c'era un piccolo trio che cantava per me: "Mi piacerebbe discutere con Gesù. Mi piacerebbe dire 'Gesù, Tu mi amasti quando la mia via era così angusta. Quando fu tanto buio da non poter vedere più, mi amasti quando fu buio'". E il piccolo coro proseguiva dicendo: "Mi piacerebbe parlare ancora".
- È buona cosa che uomini e donne di questa terra, si fermino nel lungo viaggio della vita, e conversino con Gesù; abbiano comunione con Lui, in compagnia. Allora inizia il combattimento della prova e dell'esame. "Ogni figliuolo che va a Dio, deve essere provato".
- Ora, la comunione non è un errore. Essa non è stata data allo scopo che molta gente creda. Viene insegnato da certe denominazioni chiesastiche, in cui la comunione è definita l'ultimo rito, che riguarda la salvezza. La comunione non riguarda la salvezza. La comunione non ti da salvezza. Se la prendi in punto di morte, cioè, non ha niente a che fare con la tua salvezza.
- Essa è una commemorazione. Gesù ne parlò nel Vangelo, disse: "Fate questo in memoria di Me". Non ti spinge né ti indirizza alla salvezza, ma è in commemorazione di un'opera compiuta che è stata fatta in te dallo Spirito Santo. È una commemorazione.
- Ora, ci sono molti che prendono la comunione che non sono salvati. Molti mangiarono l'agnello pasquale e perirono nel deserto; e molti che oggi prendono la comunione non vedranno mai Dio.
- Ma tu puoi non essere partecipe della Sua salvezza e non vederLo, perché la salvezza è un dono di Dio. E la comunione è la commemorazione del grande Onnisufficiente Sacrificio che fu fatto per questa salvezza. Si deve far vedere alla gente che crediamo nella morte, sepoltura e risurrezione del Signore Gesù Cristo. Essa rappresenta un'opera compiuta.
- Una volta nell'Antico Testamento la salvezza non veniva completata dall'offerta di capre, di pecore, di giovenche, perché il Sangue dell'Antico Testamento non poteva espiare per il peccato; poteva soltanto coprire il peccato. Era per indicare il momento in cui sarebbe stata compiuta. Domani sera ci addentreremo in questo. Ma si trattava solo di un simbolo.
- Ma quando Gesù venne, e il Suo Sangue fu versato al Calvario, avvenne una separazione completa dal peccato. Il peccato fu portato via; è l'unico mezzo di salvezza. Non c'è l'unirsi a chiese, né lettere d'associazione, non ci sono riti di battesimi, non c'è comunione, né nulla di rituale, né alcun articolo che è stato lasciato da Dio come articoli che si riferiscono alla salvezza; è tutto in memoria di un'opera compiuta.
- Il battesimo in acqua non ti salva, benché la gente a volte pensa che lo faccia. Il battesimo in acqua è una commemorazione della morte, sepoltura e risurrezione del Signore. Non ti salva.
- La comunione è in memoria della Sua grande agonia e della Sua dipartita, e il Suo corpo spezzato, e il Suo Sangue che fu versato. Non è il Sangue letterale, non è il corpo letterale, ma è in commemorazione del Suo corpo letterale, e del Suo prezioso Sangue. Noi lo prendiamo come un ordine, e Gesù ci ha ordinato di farlo. Finché Lui sta via, dobbiamo prenderla.
- Abbiamo un grande, meraviglioso quadro nel Libro della lettera agli Ebrei, al 7° capitolo. Mi piacerebbe leggere solo un piccolo punto di Ebrei 7°, per prendere un testo che si addica a questo.
1. Perché questo Melchisedec, re di Salem, sacerdote dell'Iddio altissimo, che incontrò Abrahamo di ritorno dalla sconfitta dei re e lo benedisse,
2. a cui il patriarca Abrahamo diede la decima d'ogni cosa; il quale in prima, secondo la interpretazione del suo nome, è Re di giustizia, ... e poi anche Re di Salem, cioè Re di pace...
- Notate, vogliamo tornare indietro e riflettere. Paolo qui si riferisce a un carattere dell'Antico Testamento. Nel Libro della Genesi, ci occupiamo della vita d'Abrahamo, dal capitolo 12° della Genesi. Dio diede ad Abrahamo la promessa, e attraverso Abrahamo sarebbe venuta la giusta Progenie. E Abrahamo sebbene molti credano che sia un Giudeo, non lo era. Abrahamo fu un Gentile, un Caldeo della città di Ur. E diventò servo di Dio, non perché fosse diverso da chiunque altro, ma a causa dell'elezione di Dio.
- Tu non sei salvato perché sei una brava persona; sei salvato perché Cristo ti ha scelto. Nessun uomo cerca Dio; Dio cerca l'uomo. Gesù disse: " Nessuno può venire a me se il Padre Mio prima non l'attira". Se solo potessimo fermarci per alcuni momenti e renderci conto della grande importanza di questa cosa, che è stato Dio che ti ha scelto, non volendo che tu perisca, ma ti ha dato l'opportunità, ti ha chiamato ed eletto per essere Suo servitore. Ebbene, che cosa potrebbe essere più prezioso di questo? Senza che tu abbia una possibilità di scelta. Sarebbe stato totalmente impossibile per qualsiasi uomo di cercare Dio, perché lui è per natura un peccatore, e non ha niente in sé che gli dia il desiderio di servire Dio.
- Potresti tu andare da un maiale e dirgli che sbaglia? Egli è un maiale per natura. Potresti dirgli che la sua alimentazione è sbagliata? Certamente no. Per natura, è un maiale. Gli diresti che dovrebbe essere un agnello, ma lui e soddisfatto di essere un maiale.
- E un peccatore è soddisfatto come peccatore, perché la sua natura è di peccatore.
- Ecco! "Noi siamo tutti nati nel peccato, formati nell'iniquità, veniamo al mondo proferendo menzogne"; per natura siamo figlioli di disobbedienza, senza Dio, senza speranza, l'ira di Dio abitava in noi. E per l'amore e la grazia di Cristo, Dio, nella Sua sovrana grazia e la Sua onnipotenza, bussa al tuo cuore e ti da la benedetta opportunità, e ti cambia e ti manda su per la strada. Come potresti rifiutare? Cambia tutti i tuoi desideri, ti trasforma e cominci un'altra via! Oh, sarai sciocco per il mondo, ma sarai benedetto al cospetto di Dio. "Benedetti sono quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché essi saranno saziati", disse il nostro Signore Gesù Cristo. Dio, per la Sua sorprendente grazia.
- Notate, è stato ciò che Dio ha fatto, quel che Dio chiamò. Tu non avevi nessuna voglia di chiamare. Potresti non aver avuto desiderio di chiamare, perché la tua natura era completamente contraria a questo. Ma Dio, per elezione, ti chiamò e ti cambiò, e diresse il tuo amore verso Cristo e le cose "di Sopra". Come potremmo rigettarlo?
- Allora Dio mostrò in Abrahamo ciò che avrebbe fatto per tutti. Non solo questa benedetta promessa della risurrezione e Vita Eterna, fu data ad Abrahamo, ma alla sua Progenie dopo di lui, i chiamati, gli Eletti di Dio.
- E notiamo che Abrahamo uscì nei campi dove soggiornava. Suo fratello si chiamava Lot; era in realtà suo nipote, il figlio di suo fratello. Giunse il momento della prova e Lot crollò sotto la prova. Egli è un'immagine perfetta del credente carnale d'oggi. Quando vennero le prove di stare sulla terra sterile, Abrahamo fece la sua scelta. Lot alzò gli occhi e vide i campi, la valle, che era piena d'erba, era pure piena di belle case, piena di gaiezza, era pure piena di peccato. Ma Lot, essendo di natura carnale, amando questo presente mondo più delle cose a venire, scelse piuttosto di vivere nel lusso di questa vita, che avere Vita futura.
- Abrahamo, un perfetto tipo del vero credente che è stato lavato nel Sangue dell'Agnello, i cui affetti erano stabiliti sulle cose di sopra, disse: "Prenderò la via con i pochi disprezzati del Signore. Non baderò al fatto che mi costi la popolarità, a qualsiasi prezzo, prenderò la via coi pochi del Signore". E scelse di stare nella terra dove Dio lo aveva sistemato, sotto il tempo della prova.
- Stasera io mi chiedo se parlo a gente che una volta aveva iniziato ad andare avanti con Dio, e che quando giunse il momento della prova abbiate scelto piuttosto di ritornarvene nel mondo e fare le cose del mondo, o avete preso la vecchia dura via della salvezza?
- Avete agito come Mosè, quando si trovò sotto la prova? Quando egli aveva un piede sul trono d'Egitto, però stimò le ricchezze di Cristo tesori più grandi di tutte le ricchezze d'Egitto. Egli lasciò l'Egitto, non badò a tutto quell'oro, né alla gran fama; prese Dio nella Sua Parola e abbandonò le cose d'Egitto, considerando il vituperio di Cristo più grande ricchezza dei tesori d'Egitto.
- Come ci comportiamo noi sotto la prova, quando vengono le prove dure? Quando dicono che poiché ti sei separato dalle cose del mondo, sei diventato un fanatico religioso, che venga la tensione; essa deve venire, e tu devi fare la scelta.
- Ma io abiterei piuttosto all'ombra dell'Onnipotente. Preferirei invece fare la mia strada, come Giacobbe, avere un guanciale di pietra; essere comunque considerato dal mondo una persona strana, che avere tutte le ricchezze e le benedizioni che questo mondo potrebbe offrire. Perché, più grandi sono le benedizioni di Dio che tutte le ricchezze e l'oro e l'argento di questo mondo!
- Ora, notate. Quando dunque vennero le grandi prove, Lot scese nel peccato. Ricordate, lui scese dal monte alla pianura. Si sviò, come il... è una perfetta rappresentazione del cosiddetto cristiano carnale d'oggi, che sceglie piuttosto di prendere la via più facile, l'agevole letto di fiori, anziché resistere fedele nel momento della prova. E alla fine entrò in crisi.
- E Lo farai pure tu! Quando scegli quel soffice letto di piume, ricorda che stai per entrare in crisi, in qualcosa. "I tuoi peccati ti troveranno!" E Dio ti prenderà, un giorno o l'altro.
- E un giorno il re, i re gentili delle grandi regioni lontane, vennero, presero Lot, e i suoi figli, sua moglie e tutto quel che aveva e fuggirono con loro.
- E un certo giorno, mio debole amico, se non starai sotto il Sangue, i regni di Satana ti raggiungeranno e ti porteranno via, se non starai sotto il Sangue.
- Abrahamo, un simbolo del giusto, era molto preoccupato per suo nipote, lui rappresentava il vero fedele Cristiano che è provato ed esaminato e che è stato dimostrato...
- Ora le donne ebbero molto a che fare con questo. La moglie di Lot era carnale, molto carnale. Oggi lei sta nei campi come colonna di sale, che disgrazia, per quelli che passano oltre!
- Sara, una donna stupenda, intendeva fare ciò che Dio voleva che lei facesse. Rispettava suo marito; come ne parlammo ampiamente ieri pomeriggio. E lei stava con Abrahamo senza badare a chi veniva o andava. Stava con lui perché stava con la promessa. Ecco il punto.
- Poi quando Lot fu condotto via; il cuore di Abrahamo era per lui, e riunì un esercito di suoi stessi servitori, e andò dietro suo fratello. É un esempio veramente bello. Essi presero le loro spade e abbatterono quei re al punto che non ne rimase nessuno di loro.
- E questo è il simbolo del predicatore del Vangelo, quando vede che il peccato ha afferrato la sua chiesa e preso la gente. Egli prende il benedetto vecchio Vangelo, la Spada dello Spirito, e taglia, taglia finché recide il peccato dalla sua chiesa, se è un vero servitore di Dio. Egli toglie tutte le sciocchezze, le chiacchiere, le calunnie. Toglie tutte le cose e la natura carnale del mondo che si è introdotto furtivamente nella chiesa, se è un vero servo di Dio. Prende la Parola e taglia da una parte all'altra, finché ha reciso ogni cosa.
- E quando dunque ebbe raggiunto Lot, il suo fratello sviato e i figli, e fu ricondotto alla riconciliazione, notate, questo grande Re scese da Gerusalemme, e lo incontrò: Melchisedec! Che tipo d'Uomo era quello? Venne chiamato il "Re di Salem". Ogni studioso sa che Salem era Gerusalemme. Fu chiamata Salem prima d'essere definita Gerusalemme. Chi fu quest'Uomo che lo incontrò, da cui si ritiene che avesse preso il giusto esempio? Chi era questa Persona che stava con lui? Osservate chi è. É il re di Gerusalemme, e poi è anche re di Pace: terzo versetto: "Senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni né fin di vita... "
- Chi era questo grande Principe che gli andò incontro dopo che la battaglia era conclusa? Prendiamo Genesi, al capitolo 14° versetto 18. "E Melchisedec, re di Salem ece portar del pane e del vino... lo benedisse, dicendo: "Benedetto sia (Abrahamo) dall'Iddio altissimo, padrone dei cieli e della terra, e benedetto sia Abrahamo che è Suo servitore".
- Dopo che il combattimento era terminato e si era avuto la vittoria, dopo che era stata fatta piazza pulita, Melchisedec incontrò Abrahamo sulle pianure, e portò pane e vino e glielo servì.
- E chi era? Non era altri che Colui che incontrò Abrahamo circa un anno dopo, seduto sotto l'albero e gli parlò.
- E questo stesso Melchisedec disse: "Non prenderò più del frutto della vigna finché lo berrò di nuovo con voi, nel Regno di Mio Padre", dopo che la battaglia sia finita, quando c'è la vittoria; allora lo prenderemo nuovamente nel Suo Regno, quando l'ultima battaglia e combattuta. Quando l'ultima spada ha ucciso l'ultimo male del mondo, e la grande Chiesa dell'Iddio vivente trionfa, Cristo li incontrerà nell'aria, col pane e col vino, ancora, la comunione, e per l'eternità nella Presenza del Padre.
- O pellegrino stanco, stasera, ritorna alla Casa del Padre. Esci da Sodoma! Tu sei stato riconciliato dal Sangue. E questa gloriosa sera memoriale, quando il nostro grande Melchisedec, che non ebbe inizio di giorni né fine di vita, ma è un Re e un Principe nei secoli dei secoli.
- Lo Spirito Santo qui stasera sta corteggiando il non salvato, se ora stasera tu sei senza Cristo. E quando la lotta è finita, se vuoi incontrarLo in pace e prendere la comunione con Lui, e hai promesso di amarLo, e di separarti dalle cose del mondo, prendi il vecchio rude Vangelo e l'antica rozza via, e bevi il calice dell'amarezza della persecuzione del mondo. E bere i farmaci amari di persecuzione del mondo, ci è stato dato tramite la Bibbia che berremo il dolce vino del cielo un certo giorno, quando Lo incontreremo lassù in pace tra cieli e terra quando verrà per servire la comunione.
- Possano i nostri cuori pensare a questo: "Lo berrò di nuovo con voi, nel Regno di Mio Padre". Se Egli dovesse venire prima che giunga un'altra Pasqua, se tu dovessi morire prima che giunga un'altra pasqua, ciò non impedirà quel grande evento. Perché io dico, per la Pasqua del Signore, che quelli che si sono addormentati in Cristo verranno fuori prima; e noi che siamo viventi e restiamo saremo afferrati con essi, insieme nell'aria, per incontrare il Signore. E il grande Melchisedec del cielo, non il Re della Gerusalemme naturale, bensì il Re della Gerusalemme celeste, la nuova Gerusalemme, ci incontrerà e ci servirà di nuovo il vino e il pane.
- Stasera dobbiamo considerare i simboli di questo. Dobbiamo farlo finché vediamo che Lui ritorna. Possiamo essere trovati fedeli mentre chiniamo i nostri capi solo un momento, per una parola di preghiera.
- Ognuno stia proprio il più silenzioso possibile, in questo solenne, sacro momento, quanto è facile lasciare perdere queste cose! La Bibbia dice: "Per timore che lasciassimo perdere quelle cose, e trascuriamo una così grande salvezza". É così semplice dimenticarsene. Noi non veniamo in chiesa per essere notati. Noi non veniamo a sentire buoni cantici o un buon sermone; veniamo in chiesa per adorare: adorare Dio.
E ciascuno di noi, esseri mortali, abbiamo un anima che deve incontrarLo un giorno o l'altro. E alla vigilia di questo gran giorno della crocifissione, in memoria della Sua dipartita, stasera, se non sei un Cristiano, se non hai mai accettato Cristo in vita tua quale Salvatore, sei convinto abbastanza dalla predicazione della Parola, e lo Spirito Santo ti sta accanto, per dire: "Sei colpevole?" Cambia ora e comincia l'altra via. Vorresti dichiararlo lo stesso alzando la mano, dicendo: "Fratello Branham, prega per me. Sollecito adesso le tue preghiere, affinché Dio sia misericordioso verso me?" Vorresti alzare la mano mentre aspettiamo? Dio ti benedica. Qualcun altro? Dio ti benedica. Dio ti benedica, signore. Dio ti benedica, piccolo. Dio ti benedica. Vorrebbe qualcuno. Dio ti benedica, signora.
Tu dici: "Fratello Branhamse alzo la mano significa qualcosa?" É la differenza tra la morte e la vita. Cosa c'è di più grande della vita? Tu ami--osservi la natura: L'ami, detesti allontanarti da essa.
- Una mattina proprio qui dall'altra parte della strada, quando la moglie di mio fratello stava morendo tanti anni fa, quando la piccola Ruth alzò la testa e un pettirosso si posò su un ramo di ciliegio e lei volle vederlo ancora una volta. Come amava la natura! Ma un giorno quando Gesù verrà, lei sentirà cantare gli uccelli dell'eternità. I fiori cresceranno immortali. Non ci sarà più malattia, dispiacere, né morte, perché lei era in pace con Dio e aveva accettato il grandioso Cristo che morì per lei. Con questa benedetta certezza che non può fallire, la benedetta Parola di Dio che non può mentire, promise Vita Eterna a coloro che credevano. Quando alzi la mano, questo mostra che lo spirito dentro di te ha preso una decisione. Dio ti benedica, signora.
Qualcosa in te, uno--uno spirito. Per natura le tue braccia furono fatte per pendere giù, e quando alzi le mani tu sfidi le stesse leggi della gravità. Questo deve essere sovrannaturale. É contro la scienza, contro ogni cosa scientifica che spezzi le leggi di gravità. Non può essere fatto a meno che non ci sia qualcosa di sovrannaturale. Le tue braccia starebbero sempre a pendere giù, ma se in cuor tuo credi la storia del Vangelo e hai preso la tua decisione questa sera, che sei nel peccato e di avvicinarti stupendamente al Calvario quando domani alle tre in commemorazione celebriamo il giorno in cui Gesù morì per la tua salvezza. E ci rifletti abbastanza e lo Spirito Santo è venuto ed ha bussato al tuo cuore e non l'hai accettato ora.
Tu proprio... qualcosa in cuor tuo dice: "Alza la mano". Questo fa vedere alla gente e a Dio che lo credi e lo accetti. Dio ti benedica, tutti voi piccoli fanciulli, tre o quattro di loro sono qui all'altare, ragazzetti e ragazze di circa diciotto anni. Tutti loro hanno alzato le mani una volta. Gesù disse: "Lasciate che i piccoli vengano a Me, non lo divietate loro, perché di tali è il Regno". C'è un altro prima che preghiamo. Dio ti benedica, signora. É una vera. Potresti aver fatto tante cose in vita tua, signora; questo è stato reale; credo che tu sia una donna sincera. E ricorda, avresti potuto non alzare la mano, sorella cara, se qualcosa in te, qualcosa giù dentro di te non ti avesse detto di farlo. Ora può sembrare proprio una cosa sciocca per la mente carnale, ma fratello, quel giorno quando il medico uscirà dalla porta e dirà: "É finita", quando se ne andrà da quel rottame e si staccherà quel tuo piccolo corpo, il sangue rifluirà e il tuo cuore non batterà: "Non c'è bisogno di perdere tempo con loro, sono spacciati". Oh, my! E freneticamente in un'ora cercherai di pentirti, Dio dirà: "Le tue disgrazie possono solo farMi sorridere". Ma mentre sei nel tuo giusto senno, mentre tu... [Parte non incisa. - Ed.]
- Padre, mentre portiamo questo Messaggio in chiusura, abbiamo raccolto circa quindici persone, che hanno alzato la mano, i quali sono stati peccatori per tutta la vita. E ora, per grazia, Tu hai parlato loro, cambiandoli e mettendoli di fronte al Calvario, e hanno sentito quelle Parole venire dalle labbra del Figliolo di Dio: "Padre, perdonali, essi non sapevano quel che facevano". Stasera però hanno ricevuto il Vangelo. Abbiamo sentito che Lui disse pochi giorni prima di questo: "Chi ode le Mie Parole, e crede in Colui che Mi ha mandato, ha Vita eterna; e non verrà in giudizio, ma è passato dalla morte alla Vita".
- Noi li presentiamo a Te stasera, Signore, come Tuoi figlioli. Possano le Tue eterne benedizioni riposare su essi, nel nome di Cristo noi preghiamo.
Possano essi venire domenica mattina portando i loro abiti, dicendo: "Desidero rendere una pubblica confessione a questo mondo che sono un credente; desidero ora essere battezzato nel nome del Signore Gesù Cristo; invocandoLo perché mi riempia con lo Spirito Santo, e si curi di me per tutta la vita".
Benedici queste giovani donne, questi giovani uomini, gli anziani, i piccoli e tutti. Abbi cura di loro, Padre, essi sono Tuoi; e i frutti di questo Messaggio di stasera, li presento a Te, come attributi. Essi sono nella Tua mano come doni d'amore di Dio Padre. Prego che Ti prenda cura di loro per tutta la vita. Nel nome di Gesù io prego. Amen.
Siamo molto lieti d'avervi qui stasera, e siamo grati che siate venuti. Domani sera, il nostro Messaggio per domani sera sarà: La Perfezione del credente. E ora, venite, portate qualcuno con voi, se la vostra chiesa non ha servizi.
E ora, avremo la comunione. Forse alcuni di voi. Sono in ritardo solo di pochi minuti e congederemo quelli che devono andarsene.
Coloro che vogliono restare per prendere la comunione e fare il lavaggio dei piedi con noi, noi crediamo assolutamente nel fare ogni articolo che Gesù ci ha lasciato di fare. Se Lui verrà nella mia generazione, e mi farà stare nella mia giusta mente e tenere il Suo amore nel mio cuore, farò del mio meglio per compirli ognuno di essi ed essere trovato fedele sul posto. Ora, Dio vi benedica.