Owen Jorgensen

SOPRANNATURALE: La vita di William Branham

La grande prova

Capitolo 40

1947



Nel Novembre 1947, William Branham cominciò il suo giro sulla costa nordovest del Pacifico con una campagna di guarigione di quattro giorni in Vancouver, Columbia britannica. La cooperazione fra i ministri locali oltrepassò qualsiasi cosa che Vancouver avesse mai visto tra le chiese denominazionali. Ogni sera il grande auditorio civico era gremito. Sera dopo sera i servizi di guarigione furono straordinari. Un evangelista locale, Ern Baxter fu entusiasta, così come pure Jack Moore e Gordon Lindsay che cancellarono tutti i loro impegni in modo da poter seguire le campagne di Branham da città in città.

Poi Bill si fermò a Portland, Oregon. Come in Vancouver, centinaia di ministri locali cooperarono per una buona riuscita alle riunioni in Portland. Alla prima sera 7.000 persone passarono attraverso le porte dell’auditorio, prima che il maresciallo dei vigili del fuoco ordinasse di chiudere le porte. Migliaia di persone rimasero fuori. 

Alla terza sera della campagna di Bill in Portland, Satana tentò di distruggerlo. Gordon Lindsay dirigeva tutti nel coro preferito di Bill “Solo credi, solo credi, tutto è possibile, solo credi”, – Bill salì sulla piattaforma. Dopo aver salutato il pubblico, li incoraggiò a credere in Dio per la guarigione e i miracoli. Mentre parlava, notò un grande uomo in abito grigio che camminava animatamente per il corridoio centrale procedendo verso la pedana. Quando quest’uomo salì i gradini del palco, Bill pensò che dovesse essere un usciere che portava un’importante comunicazione. Forse qualcuno era svenuto o aveva avuto un attacco cardiaco ed aveva bisogno di una preghiera. Quando l’uomo arrivò sul palco, Bill potè vedere che c’era qualcos’altro che non andava...

Il grande uomo si fermò. I suoi occhi roteavano selvaggiamente avanti e indietro, guardando prima all’auditorio affollato, poi ai 300 ministri seduti sul palco. Alla fine si concentrò sul piccolo predicatore dietro al pulpito. L’uomo aggrottò le ciglia. Muoveva la mascella avanti e indietro, stridendo i denti. Entrambi i pugni chiusi rabbiosamente come se volesse usarli. Avanzò pesantemente, ringhiando: “Tu ipocrita. Tu serpente nell’erba ti farò vedere io quanto sei uomo di Dio, ti spezzerò ogni osso del tuo piccolo corpo mingherlino”. 

Senza dire una parola, Bill si girò per affrontare la minaccia. Il grande uomo sembrava ben disposto ad eseguire la sua minaccia. Era alto circa 2 m. e pesava almeno 110 – 120 chilogrammi. In contrasto, il peso di Bill era sceso a 53 chilogrammi. Il braccio di quest’uomo selvaggio sembrava più largo della coscia di Bill. 

Lentamente l’uomo si avvicinò. Due poliziotti uscirono dalla folla per fermarlo, ma Bill, ignorando la sua paura, li fermò dicendo: “Questo non è un affare tra carne e sangue. È tra le potenze spirituali”. 

Di malavoglia i due ufficiali indietreggiarono guardando, mentre il maniaco continuava il suo lento, deciso ritmo. L’uomo ringhiò: “Impostore, che ti fai passare per servitore di Dio. Io farò vedere a queste persone che non sei altro che un bugiardo. Ti butterò giù a calci in mezzo a loro.

Il grande uomo avanzò fermandosi a 2 metri da Bill. Era così alto che Bill doveva guardare in su per vedere la sua faccia. Silenziosamente Bill pregò: “Caro Dio, l’unica speranza che io ho, è in Te”. 

Lui sentì un suono familiare come di un vento impetuoso, whoossssh, poi sentì la presenza dell’angelo del Signore avvicinarsi. Immediatamente la paura di Bill svanì, sostituita da un profondo amore. 

Il maniaco ripeté la sua minaccia: “Tu ingannatore, io ti romperò ogni osso del tuo fragile, piccolo corpo”. I muscoli fletterono, mentre i suoi pugni si strinsero. 

Bill pensò: “Povero individuo, è fuori di  mente. Non sa quello che sta facendo”. Poi Bill aprì la bocca, volendo dire: “Io non lo farei, amico”, ma le parole che vennero fuori dalla sua bocca furono diverse. Senza volerlo, Bill disse: «Così dice il Signore». “Poiché tu hai sfidato lo Spirito di Dio, questa sera tu cadrai ai miei piedi, inchinato al Nome del Signore Gesù Cristo”. 

Il grosso uomo sputò direttamente in faccia a Bill un grosso grumo di saliva e muco. Quindi ringhiò: “Tu grosso ipocrita, ti farò vedere io su quali piedi cadrò”. Face un passo avanti, tirò indietro un pugno, pronto per colpire.

Sommessamente Bill disse: “Satana, esci da quest’uomo”.

Il braccio del maniaco, tirato indietro pronto per colpire, rimase rigido come una statua. I suoi occhi si gonfiarono, la bocca si aprì e la sua lingua si scuoteva senza controllo. Piagnucolò come un cane frustato mentre i suoi occhi rotolavano indietro nelle orbite e precipitò a terra inconscio. La sua testa si abbatté sulle scarpe di Bill, mentre allo stesso tempo un braccio si avviluppò dietro ai piedi di Bill così strettamente che non poteva più muoversi.

Entrambi i poliziotti corsero avanti e s’inginocchiarono vicino all’uomo inconscio. Un poliziotto alzò lo sguardo e chiese: “Cos’è successo? È morto”?

“No”, rispose Bill. “Era Dio che mostrava la Sua potenza a quel diavolo per farlo chinare davanti a Lui, ciò è tutto”.

“Ritornerà a posto – qui su? Il poliziotto indicò la sua testa.

“No, signore”, rispose Bill. “Se lui fosse disposto a rinunciare a quello spirito, esso non ritornerebbe. Ma lui pensa di aver ragione. Adora quello spirito, così lo prenderà di nuovo. Lo togliereste dai miei piedi”? 

Gli ufficiali sciolsero la presa del braccio dell’uomo e lo trascinarono indietro. Altri uomini li aiutarono a portarlo via dal palco. Prima di andare via, uno dei poliziotti disse: “Io conosco quest’uomo, so chi è. Lui ha avuto molti contrasti con la legge per aver disturbato i servizi religiosi. Fu messo in un istituto ma scappò. Noi abbiamo un mandato per il suo arresto. Proprio ieri ruppe la mascella di un uomo, lo colpì così sodo che lo sbatté fuori nella strada. Sembra che questa sera finalmente abbia incontrato il suo degno avversario”.

            Ritornando al pulpito, Bill si rivolse al pubblico. “Come potete vedere, il nostro Padre Celeste ha tutta la potenza in cielo e in terra”… Un uomo ammalato, steso sulla barella vicino alla piattaforma, gridò: “Si, è vero! Lui mi ha guarito”! – e saltò fuori dalla barella. Dall’altra pare dell’edificio un uomo appoggiato alle stampelle gridò, “Egli ha guarito anche me”! Gettò da parte le grucce e corse giù per la navata su due buone gambe. Un uomo balzò fuori dalla sedia a rotelle gridando: “ Anch’io”! Da quel momento la potenza di Dio divampò attraverso l’edificio, toccando ogni cuore aumentando la fede per credere alla guarigione o ad un miracolo dell’Onnipotente.

Il giro turbinoso di Bill attraverso il Nordovest del Pacifico fini in Ashland, Oregon, 15 giorni dopo. Gordon Lindsay scrisse al riguardo, dicendo: “Nei 14 giorni di riunioni, con solo una piccola pubblicità sui giornali, circa 70.000 persone udirono il Vangelo di guarigione, e minimo 1.000 di loro erano ministri”.

Alla fine di novembre del 1947, Bill volò a Phoenix, Arizona, per tenere tre riunioni, il venerdì, il sabato e la domenica sera. Una volta in Phoenix, Bill venne a sapere che i ministri organizzatori, impressionati dalle notizie di Calgary, avevano programmato una loro "Linea dei miracoli" per la domenica sera. Avendola già fatta una volta, Bill si sentiva tranquillo nel rifarla nuovamente.

Un’ora prima che cominciasse il servizio del venerdì sera, Bill stava pregando in una piccola stanza dietro il palco, quando improvvisamente l’angelo del Signore gli apparve. Come sempre, l’angelo aveva le sue mani incrociate sul petto, e sopra di lui circolava quel fuoco soprannaturale. L’angelo era fermo e non parlava. La sua faccia di solito era austera, ma questa volta era corrucciata e minacciosa. Spaventato, Bill gridò di paura crollando con la faccia a terra. Udendo quel grido, Gordon Lindsay si precipitò nella stanza per vedere cosa stesse succedendo. Istantaneamente, l’angelo svanì come un vapore e sparì.

Per i due giorni seguenti Bill fu inquieto a motivo di quella visita. Come mai non aveva visto l’angelo negli ultimi sette mesi? Perché l’angelo era apparso ora? E perché l’angelo non aveva parlato? Era arrabbiato? Bill non poteva dimenticare l'espressione minacciosa dell'angelo.

Ogni sera, in Phoenix, Bill predicò per mezz’ora prima di chiamare la linea di preghiera. Il suo soggetto era sui figli d’Israele nel deserto, in cammino verso la Terra Promessa. La domenica sera con la folla ansiosa che aspettava di vedere la “Linea dei miracoli”, Bill prese il suo testo da Numeri al capitolo 22, dove Dio disse al falso profeta Balaam di non andare con il principe Balak a maledire Israele. Balaam continuò a chiedere a Dio se poteva andare lo stesso, finché Dio gli disse che poteva. Poi l’angelo del Signore incontrò Balaam sulla via e lo avrebbe ucciso se la sua asina non gli avesse salvato la vita tre volte, spostandosi di lato.

Mentre Bill condannava Balaam per aver disobbedito al primo ordine di Dio, gli venne in mente all’improvviso di essere colpevole della medesima colpa. Non gli aveva già detto Dio che metteva troppa enfasi sui miracoli? Poteva essere per questo che l’angelo gli era apparso due sere prima? Era per avvertirlo che stava disobbedendo al Signore permettendo di continuare queste “Linee dei miracoli”? Bill si sentì indebolire dentro, pensò che le ginocchia potessero piegarsi. Aggrappandosi al pulpito, cercò di continuare il suo sermone, ma la sua coscienza colpevole lo condannava così tanto che dovette fermarsi. 

 Mentre la "Linea dei miracoli" si formava lungo il corridoio da un lato della chiesa, Bill pregò silenziosamente, "Padre Celeste, se io ho sbagliato e non è la Tua Divina volontà di concentrarmi sui miracoli, per favore mostramelo chiaramente. Se qualche persona che passa la linea questa sera non sarà guarita, allora saprò che sono fuori della Tua volontà, e mai più lascerò a chiunque di portare prima i casi peggiori o formare un'altra" «Linea dei miracoli». 

Una madre con la figlia salirono per prime. Bill chiese alla ragazzina dove viveva, ma lei non rispose. “È dura di orecchi”, spiegò la madre. “Per questo l’ho portata questa sera”. Alzando la voce, Bill chiese di nuovo alla ragazza dove viveva. Questa volta la ragazza rispose, “California”.

Afferrando la mano destra della ragazza, Bill sentì il formicolio delle vibrazioni nella sua mano sinistra. Lei ha avuto un’infezione che le ha rotto il timpano, o un’escrescenza impedisce la funzione dell’orecchio, perché le vibrazioni indicavano che in qualche modo una vita demoniaca stava causando il problema. Quando Bill sgridò il diavolo nel Nome di Gesù Cristo, le vibrazioni cessarono.

Lasciando la mano, Bill disse: “La ragazza è guarita”. Poi provò a parlare con lei. Ma lei non rispose. Ciò era strano. Bill alzò la voce ma nessuna replica. Egli dovette battere le mani insieme tre volte prima che lei finalmente accennasse col capo che poteva sentirlo. Invece di sentire meglio, sembrava sentisse peggio. Allarmato, Bill prese di nuovo la mano di lei. Le vibrazioni pulsavano, più forte di prima.

Per la seconda volta Bill scacciò il diavolo nel Nome del Signore Gesù Cristo. Sembrò andare via più restio della prima volta, Bill constatò che era andato via perché la mano si sgonfiò e le vibrazioni cessarono. Ma appena provò a parlare con lei (teneva ancora il suo polso) la sua mano si gonfiò di nuovo e le vibrazioni tornarono più forti che mai. Peggio di tutto, lei ora non sentiva niente, non importava quanto forte Bill gridasse. Questa sfortunata ragazza da dura d’orecchi era diventata completamente sorda! Scosso e confuso, non sapeva che altro fare eccetto che lasciar stare la ragazza e proseguire con un altro caso. Prossimo nella linea venne un uomo anziano il quale disse che anche lui era duro di orecchi. Bill disse a voce alta: “Signore, lei crede”, l’uomo fece cenno di si con il capo e chinò la testa. Bill prese la mano dell’uomo. Non c’era nessuna vibrazione, ciò significava che il suo problema non era causato da un demone – probabilmente erano solo dei nervi morti. Dopo la preghiera per la guarigione nel Nome di Gesù, Bill chiese con voce normale, “Ora signore, può sentirmi”? L’uomo, che aveva ancora la testa chinata e gli occhi chiusi, non rispose. Bill alzò la voce e chiese di nuovo. Ancora nessuna risposta. Bill batté le mani più forte che potè. L’uomo non si mosse. Anche lui era diventato completamente sordo!

Con il terrore che lo invadeva. Bill capì che il dono di guarigione non stava operando come il solito. Cosa poteva fare da se stesso? Senza la presenza dell’angelo del Signore accanto a lui sulla pedana, lui era senza aiuto come qualsiasi altro. Era come Si sentiva Sansone dopo che Dalila gli aveva tagliato i capelli e lo lasciò debole ed indifeso di fronte ai Filistei? Davanti a quella folla ansiosa, Bill si sentì sciocco... e vergognoso... e condannato. L’unica cosa che poteva fare ora era di confessare il suo peccato al pubblico e chiudere il servizio.

Quella notte Bill non potè dormire. Nel buio si tormentò per la sua follia. Come aveva potuto mai essere così sfacciato da aver sfidato le persone: “Portatemi il vostro peggior caso ed io vi garantisco che Gesù Cristo compirà un miracolo davanti ai vostri occhi”? Gesù non aveva mai fatto una tale sfida. Infatti, la Bibbia dice che Gesù non potè fare nessuna grande opera a motivo dell’incredulità della gente. Se ciò era così per il Figlio di Dio, che ne sarebbe dei Suoi seguaci?

Ora Bill comprese com’era stato antiscritturale nell’asserire che tutti potessero essere guariti, sia che quella persona credesse oppure no. Veramente, egli aveva cessato di fare quella sfida, dopo l’avvertimento dell’angelo a Vandalia, Illinois; ma però aveva permesso ai suoi cooperatori di mettere i casi peggiori all’inizio della linea di preghiera, così che l’assemblea potesse vedere compiersi i miracoli all’inizio di ogni servizio. Inoltre aveva permesso loro di formare le loro così chiamate “Linee dei miracoli”. Bill non aveva obiettato perché sapeva che Dio poteva guarire ognuno da qualsiasi cosa. Ma proprio perché Dio può fare qualcosa, non significa che sia la Sua volontà di farlo. L’apparizione dell’angelo dello scorso venerdì sera era stato il secondo avvertimento.

Bill, aveva sempre condannato Balaam così duramente e era nella stessa sua condizione! Balaam aveva disobbedito a Dio a motivo dell’amore per il denaro. Nel caso di Bill, egli sapeva che non era l’amore per il denaro che l’aveva spinto a disobbedire; era la sua comprensione per le persone. Non importa qual è la ragione, è sempre sbagliato disobbedire al Signore. 

 La mattina, con lo sguardo annebbiato e scoraggiato, Bill s’imbarcò sull'aereo per il suo prossimo appuntamento in Long Beach, California. I suoi pensieri ancora lo tormentavano e lo palesava. L'hostess venne  giù per il corridoio e gli chiese: "Cosa c'è che non va, signore"?  Lui non potè rispondere. Come aveva fatto a capirlo? Perché aveva mancato di obbedire al Signore, Bill ora temeva che Dio gli avesse tolto il dono di guarigione.

Quando Bill atterrò in Long Beach, alcuni ministri lo portarono di corsa nella sua camera dell’albergo. Non ci volle molto a questi uomini di percepire la sua tristezza. Bill condivise con loro il suo peso insopportabile e la sua preoccupazione. 

Uno di questi ministri era Ern Baxter che ora si trovava nella particolare posizione di incoraggiare l’uomo per il quale era venuto da lontano per vederlo. “Fratello Branham, io posso assicurarti che il «dono di guarigione» non se n’è andato da te. Romani 2: 29 dice che i doni e le chiamate di Dio sono senza pentimento', significa che non sono basati sulle nostre azioni. Dio non sarebbe fedele se riprendesse il dono. Non puoi perderlo. Sansone dormì tutta la notte con una prostituta, ma la sua forza non lo lasciò. Il giorno seguente strappò via le porte della città e le portò in cima al monte. E anche sebbene i Filistei tagliarono i capelli di Sansone e la sua forza lo lasciò per un periodo, i suoi capelli ricrebbero e la sua forza ritornò. Ricordi come Mosè colpì la roccia quando Dio gli disse solo di parlare ad essa? Le acque fluirono ugualmente. Fratello Branham, qualsiasi errore hai fatto, su quelli Dio tratterrà con te personalmente; ma il "dono di guarigione è sempre lì".

Gli argomenti di Baxter sembravano buoni ma in ogni modo Bill aveva difficoltà nel credere che si applicassero a lui. Si sentiva così vuoto, così solo, completamente abbandonato da Dio. Era l’inferno in terra. Come poteva sopportarlo? Come poteva vivere, sapendo di aver mancato verso Dio così miserabilmente? C’era un solo modo per sapere se era condannato o no. Ed era d’aspettare di finire il prossimo servizio di guarigione come programmato. La campagna di Long Beach era stabilita incominciando da mercoledì 3 Dicembre per 3 sere consecutive. Mercoledì sera in chiesa Bill spiegò al pubblico come aveva disubbidito al Signore, enfatizzando sui miracoli di guarigione. Disse loro che non era sicuro se il dono di guarigione fosse ancora con lui o no, ma che presto lo avrebbe scoperto. Mentre stava chiamando la linea di preghiera, il sudore inumidiva i suoi palmi e gli bagnava il colletto, ed un nodo gli stringeva lo stomaco. 

Una donna si avvicinò con una ragazza di dieci anni al suo fianco. I nervi di Bill si tesero per l’aspettazione mentre prendeva la mano destra della ragazza nella sua sinistra. Le vibrazioni lo colpirono forte e distintamente, intorpidendo la sua mano come una scossa elettrica, fremendo sul suo braccio fino al cuore. Bill si sentì sollevato. Almeno questa parte del dono era ancora operante. La domanda rimase: avrebbe Dio onorato la sua preghiera per questa ragazza bisognosa? Bill studiò il modello delle pustole bianche sul dorso della sua mano gonfia. “La ragazza è sia sorda che muta”, disse: “E lei ha anche la tubercolosi. Tutti pieghino la testa e preghino con me”. Sommessamente Bill pregò: Caro Gesù”, per favore perdonami per la mia stupidità. Per favore non permettere che i miei errori impediscano la guarigione di questa ragazza”. Poi, raccogliendo tutto il suo coraggio, affermò: “Tu, spirito sordomuto e demone della tubercolosi, esci da questa ragazza nel Nome di Gesù Cristo”.

Questa era la vera prova. Bill trattenne il respiro. Sì, si stava verificando! Con grande sollievo e gioia di Bill, le vibrazioni si fermarono e il gonfiore tornò normale. Anche se lui sapeva che la tubercolosi se n’era andata, il pubblico non poteva vederlo. Così Bill chiese alla ragazza: “Puoi sentirmi”? I suoi occhi si spalancarono con eccitazione e lui comprese che lei poteva sentirlo. Bill disse lentamente, “Amen”. La ragazza provò a ripetere il suono, ma uscì fuori un suono come “eh-eeee”.  Bill disse chiaramente, “Amen”!  La ragazza provò di nuovo, “Eh-zi”.  Bill disse, “Papà”. Lei ripeté il movimento delle labbra con un suono come “paappii”.

La fede sommerse il pubblico come un fuoco al vento. Nelle ore seguenti, avvennero miracoli e guarigioni ovunque nell’edificio. L’insegnante di una scuola locale per muti portò nella linea cinque bambini nati sordomuti. Tutti i cinque bambini ricevettero il loro udito e la loro favella. Un uomo paralizzato su una barella, guarì. Molti zoppi lasciarono cadere le loro grucce ed altri saltarono fuori dalle sedie a rotelle per correre nell’edificio lodando Gesù Cristo. Pressione alta, glaucomi, asma, ulcere e cancro – ­ tutto si arrese alla fede delle persone.  

Giovedì sera, quando Bill iniziò la linea di preghiera, un ragazzo avanzò zoppicando con le gambe legate con delle cinghie ad un apparecchio ortopedico per la polio. La madre venne con lui e disse, “Fratello Branham, se lei vuol dire solo una preghiera per lui”. 

“Va bene, sorella. Ora Lei non vuole” –

Lei l’interruppe. “Io non desidero un miracolo. Io desidero che lei preghi. Posso credere in Dio da me stessa per la guarigione di mio figlio”.

Con una semplice preghiera, Bill chiese a Gesù Cristo di guarire il ragazzo storpio. Venerdì sera questo stesso ragazzo venne in chiesa camminando con la protesi ortopedica penzolante sulle spalle. Tenendo l’apparecchio alzato per farlo vedere al pubblico, il ragazzo testimoniò che Gesù opera ancora miracoli. 

Quella sera, l’ultima sera di Bill a Long Beach, volle pregare per il maggior numero di persone possibile. Perciò invece di discernere le infermità per mezzo del dono nella mano, fece una “linea veloce”, ove lui offriva una corta preghiera generale, mentre le persone passavano oltre a lui. In quel modo poté pregare per centinaia di persone l’ora. Per quanto si muovesse rapidamente, la linea di preghiera era ancora troppo lunga per un uomo che non aveva avuto tregua per un anno e mezzo e che non aveva dormito abbastanza da molti giorni. Dopo avere pregato per circa 3.000 persone, con ancora un centinaio che aspettavano il loro turno Bill crollò, inconscio. 

Sabato mattina, ancora debole e tremante, Bill prese un autobus per ritornare a Phoenix. Voleva dire alle persone che Dio l’aveva perdonato. La domenica disse alla chiesa: “L’ultima volta che io fui su questo pulpito ero un uomo condannato e ho sentito la Sua Presenza lasciarmi e compresi come ero indifeso senza di Lui. Oggi la grande prova è terminata. Io gli permetterò di essere per me una pietra angolare, (invece di una pietra d’inciampo), che m’insegni meglio le vie del Signore e che io possa vivere più vicino a Lui. Mentre vivo più vicino a Lui, posso aiutarvi di più, ed essere guidato dal Suo Spirito. Io voglio ringraziare Dio per avermi ridato il dono di guarigione e per un miglior successo nel pregare per gli ammalati (sin dalla penultima domenica), come non succedeva da tanti mesi. È ritornato più benedetto della prima volta”. Poi Bill spiegò perché la sua sfida era sbagliata. “Io feci questa asserzione che non c’era malattia, non importava quale fosse, che avrebbe potuto opporsi alla mia preghiera; e nessuna afflizione, indifferentemente da quanto grave potesse essere, ma sarebbe guarita se io avessi preso tempo per pregare per quella persona. Mi avete sentito menzionarlo dappertutto. E quello è anche vero... Ma ero io che lo stavo facendo. Io stavo togliendolo dalle persone. Anche voi avete qualcosa da fare. Come quando Gesù disse a Maria e a Marta di togliere via la pietra. Voi stessi dovete far qualcosa — andate, credete e voi avrete la guarigione. 



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