Owen Jorgensen

SOPRANNATURALE: La vita di William Branham

Rifiuto di un assegno di 1.500.000 $

Capitolo 35

1947



Ora che William Branham era ritornato a casa a Jeffersonville, scoprì di aver acquisito una nuova serie di responsabilità. Fiumi di lettere arrivavano da tutti gli Stati Uniti e Canada. All’inizio Bill e Meda si sforzarono di rispondere a queste lettere loro stessi. Ogni giorno il postino portava un altro gigantesco sacco di lettere sulla veranda e presto Bill comprese che il lavoro era troppo per lui. Affittò un piccolo ufficio ed assunse i coniugi Cox, membri della sua congregazione, come segretari. Con il loro aiuto, Bill separava la posta in due mucchi. Il primo e più grande gruppo di lettere proveniva da persone che descrivevano i loro problemi e bisogni, chiedendogli di pregare per loro. Bill considerava queste richieste proprio come un’altra parte del suo mandato, pregando fervidamente per ognuna di loro. Il secondo mucchio di lettere proveniva da ministri che lo invitavano ad andare a tenere campagne di guarigione nei loro paesi. Bill metteva da parte questi inviti e pregava per sapere dove Dio voleva che andasse in seguito.

Alla fine preparò un itinerario che lo avrebbe tenuto occupato per tutta la metà del 1947. Per cominciare, mentre gli stati del nord erano bloccati dalla neve, lui avrebbe viaggiato nel sud, incominciando dalla Louisiana quindi verso l’ovest, in Texas, poi in Arizona e California. Più tardi nella primavera, lui avrebbe passato alcuni mesi vicino a casa, prima di partire verso il  nord nel Saskatchewan e Alberta, Canada.

Anche se non si era ristabilito completamente dall’esaurimento, Bill era impaziente di riprendere il suo lavoro al quale Dio l’aveva chiamato. Egli incominciò a Shreveport, Louisiana, dove erano stati organizzati cinque servizi presso il Reverendo Jack Moore, pastore di una chiesa Pentecostale indipendente, nota come Life Tabernacle.

Quando il reverendo Moore portò Bill nella sua chiesa per la prima riunione, Moore fu stupito di trovare la sua grande chiesa così affollata di stranieri tanto che lui e il suo ospite ebbero difficoltà ad entrarvi. Molte famiglie furono attirate da tutta la Louisiana e dall’Arkansas per mezzo del semplice passaparola. Jack Moore decise che avevano bisogno di più spazio, così  per la seconda sera affittarono l’auditorio del liceo. Dopo solamente due servizi in quest’auditorio lui decise comunque, di trasferire le riunioni al Life Tabernacle perché le persone si presentavano così presto al liceo che disturbavano il programma di scuola.

Quella fu una settimana come Jack Moore non aveva mai visto prima, cinque sere piene di miracoli e prodigi. Più tardi avrebbe scritto a riguardo, dicendo: “Le persone uscivano umili e amorevoli, perché avevano riconosciuto che Gesù di Nazaret era passato per la nostra via nel Suo servitore… Sì, i giorni della Bibbia erano di nuovo qui. Ora c’era un uomo che praticava quello che noi predicavamo. Io dico questo non per esaltare un uomo, ma solo per enfatizzare che il nostro profondo apprezzamento per il nostro fratello William Branham, scaturisce dal fatto che il suo ministero sembrò portare il nostro amoroso Signore Gesù, più vicino a noi e farci conoscere meglio con le Sue opere viventi, la Sua personalità e la Sua divinità  più che qualsiasi altra cosa avesse mai fatto prima”...

Sentendo che doveva conoscere meglio questo straordinario ministero, Jack Moore lasciò la sua chiesa nelle mani di un pastore associato, così lui potè viaggiare con William Branham per il resto dell’anno.

Dopo la Louisiana, Bill volò nel Texas, tenendo riunioni in Houston per 15 sere di seguito prima di andare su a Texarcana e Sant’Antonio. Durante la sua prima sera a Sant’Antonio successe qualcosa che scosse Bill nel profondo del suo spirito. Il servizio cominciò; il direttore dei cantici presentò Bill all’assemblea; la folla aspettava riverente e con aspettativa. Mentre Bill attraversava la piattaforma per andare al pulpito, un uomo che era seduto sulla piattaforma, si alzò e parlò in lingue. Le parole incomprensibili furono espresse ad alta voce, rapide come una mitragliatrice. Quando terminò, l’assemblea rimase tranquilla. Un altro uomo si alzò in fondo all’auditorio e gridò: “Così dice il Signore, l’uomo che sta attraversando la piattaforma procede con un ministero che è stato ordinato dall’Onnipotente Iddio. Come Giovanni il Battista fu mandato a precedere la prima venuta di Gesù Cristo, così quest’uomo è mandato per precedere la Sua seconda venuta”.

Bill si sentì frastornato e piuttosto debole, tanto da sentire le ginocchia piegarsi. Si aggrappò al pulpito per sostenersi, mentre parlava nel microfono, “Voi, signore là in fondo che avete appena dato la profezia, conoscete quest’uomo qui sulla piattaforma che ha parlato in lingue”?  L’uomo che era in fondo sembrava un cowboy. “No, signore, non lo conosco”. 

“Conosce qualcosa di me”?

“Io non ho mai sentito di lei prima d’oggi”. 

“Come fa ad essere qui stasera”?  

“Le persone per le quali io lavoro stavano venendo alle riunioni e mi chiesero di venire con loro, così venni”.

Girandosi verso l’uomo sulla piattaforma che aveva parlato in lingue, Bill chiese: “Voi conoscete l’uomo che ha dato la profezia”?

“No, non lo conosco”.

“Che cosa fa lei qui stasera”?

“Io sono un commerciante del luogo. Lessi nel giornale di un “Guaritore Divino” e così venni a vedere di cosa si trattava”.

Avendo studiato 1° Corinzi da 12 a 14, Bill sapeva che “L’interpretazione delle lingue” era definita come un dono dello Spirito Santo. Comunque Bill aveva da molto tempo sospettato, che parecchio di ciò che le persone Pentecostali chiamavano “Lingue” non era nulla di più che dell’eccitamento, fanatismo e rovina. Questa “Interpretazione” non si adattava a nessuna di quelle tre categorie. Questo sembrava genuino, perché questo estraneo aveva ripetuto quello che Bill aveva sentito quel giorno nel 1933, quando lui stava battezzando nel Fiume Ohio e quella stella apparve sopra la sua testa. Ciò fu 14 prima! Bill meravigliato, stava chiedendosi se ci fosse di più nel suo ministero che il solo pregare per gli ammalati.

Dopo il Texsas Bill si recò a Phoenix, Arizona. Lo stress continuava ad affliggerlo. Sembrava esserci qualcosa di più che solo le lunghe ore in piedi e troppo poco sonno. Quando Bill pregava per gli ammalati, sentiva veramente le forze demoniache che lui combatteva. Lo stancavano tanto, quanto scavare un fosso in un terreno roccioso con pala e piccone. Ogni qualvolta Bill prendeva la mano destra di un paziente nella sua sinistra e permetteva alla malattia di vibrare dal suo braccio al suo cuore, lui sentiva la sua energia crollare; energia che non sarebbe ritornata nemmeno dopo il sonno di una notte.

S’istruì riguardo ai demoni, accostando a quello che aveva letto nella Bibbia con quello che sperimentava, mentre pregava per gli ammalati. Egli lesse nel Nuovo Testamento di come i demoni buttati fuori da una persona cercavano un altro ospite. Osservò la stessa manifestazione nelle sue riunioni. Mentre un paziente sulla piattaforma fu liberato dalla pazzia, accade che un irriverente incredulo prendesse la stessa malattia. Si ricordò di un gruppo di persone irrispettose in Jonesboro, che derideva e fischiava Bill, mentre stava pregando per un uomo sbattuto sul pavimento con un attacco epilettico. (Le persone epilettiche che venivano vicino all’angelo del Signore avevano sempre crisi epilettiche.) Dopo che Bill pregò, il giovane ritornò normale, ma l’intero gruppo di scettici e irriverenti stramazzarono con un attacco epilettico. (Più tardi seppe che un ministro e 28 persone della sua congregazione contrassero l’epilessia quella sera). Da quell’esperienza Bill divenne più prudente. Ogni qualvolta che avvertiva un caso ostinato, egli chiedeva ai presenti di chinare i loro capi e di pregare con lui. Egli si rese conto che anche gli increduli sarebbero stati protetti nelle sue riunioni se avessero agito rispettosamente.

Una sera in Phoenix, una ragazza venne nella linea di preghiera. Bill prese la mano della ragazza e sentì le chiare vibrazioni dell’epilessia. La ragazza ebbe una scossa per un attacco, stramazzando sulla piattaforma e dibattendosi priva di controllo. L’assemblea rimase senza fiato. Bill rimase calmo e chiese ad ognuno di chinare il capo. Quando anche lui chinò la sua testa per pregare, sentì un’interruzione nel flusso della fede. Guardando nuovamente sopra la folla, notò un uomo che non aveva abbassato la testa. Bill disse nel microfono: “C’è un uomo alla mia destra che non ha abbassato la testa. Signore, anche se lei non crede, per favore abbassi la sua testa e sia riverente. Quest’influenza demoniaca può andare da uno all’altro”.

L’uomo non chinò il capo. Uno degli uscieri andò da lui, poi venne sulla piattaforma e disse a Bill: “È il sig. K -, uno degli ufficiali pubblici di Phoenix.  Lui dice che non c'è niente in questa roba, ma solo della psicologia. Egli insisteva nel dire che non doveva chinare la sua testa.

Bill parlò di nuovo al microfono: “Signore, io ve l’ho chiesto, è tutto quello che posso fare”. Egli si girò nuovamente verso la ragazza, la quale si contorceva sul pavimento, emettendo dei lievi rumori gutturali. Bill pregò: “Dio non lasciare soffrire quest’innocente bambina, a causa di quell‘uomo incredulo. Benedici la bambina e liberala”. La ragazza si calmò ed aprì gli occhi. Il suo sorvegliante corse avanti per aiutarla ad alzarsi ed insieme andarono via dalla piattaforma lodando Dio.

Il sig. K- sorrise provocatoriamente come per dire che lui aveva provato il suo punto – lui non doveva piegare la testa. Sfortunatamente, sarebbe stata una vittoria breve.

Nell’ultima sera di Bill a Phoenix, lui promise alla folla che avrebbe cercato di pregare per chiunque nell’edificio avesse voluto una preghiera. Ciò sarebbe stato impossibile da fare se lui avesse dovuto prendere la mano d’ogni persona, così che le vibrazioni avessero rivelato ogni malattia. Stasera lui provò qualcosa di diverso. Chiamò una linea di preghiera veloce. Le persone nella linea di preghiera continuavano a muoversi ad un passo lento, mentre Bill posava la sua mano sulle loro spalle nel momento in cui loro passavano, chiedendo al Signore Gesù la loro guarigione.

Molti miracoli avvennero quella sera. Anche se forse il più sorprendente fu quello che avenne a Haddie Waldorf, una donna morente di cancro al cuore, fegato, e al colon. I dottori l’avevano data per morta. Ora lei stava tentando disperatamente di giungere a quest’uomo che sosteneva che un angelo stava accanto a lui, quando pregava per gli ammalati. Il marito di Haddie ed un tirocinante dell’ospedale, la portarono nella riunione su una barella. Mentre aspettavano nella linea di preghiera, sentì la sua vita smorzarsi. Lei disse a suo marito: “Anche se muoio, portami in ogni modo”. Loro si trovavano molto indietro. Mentre la linea si muoveva lentamente in avanti, lei andò in coma. Rapidamente il suo torace smise di muoversi. Il tirocinante provò il polso di Haddie, ma non poteva sentirlo, così tirò la coperta sulla sua faccia. Il signor Waldorf, con dura determinazione mantenne il loro posto nella fila. Ci volle un’ora al signor Waldorf per arrivare con sua moglie all’inizio della fila. Qualcuno disse a Bill che c'era un cadavere che arrivava. Bill fermò la linea, così che lui potesse pregare più a lungo per questo caso. La donna era fredda al suo tocco. Quando Bill chiese a Dio di dare nuovamente a Haddie Waldorf la sua vita, non solo ritornò di nuovo il respiro nei suoi polmoni, ma rapidamente lei si sedette e più tardi, quella sera uscì dall’edificio camminando con le sue forze.

Quella lunga linea di preghiera in Phoenix abbondò di guarigioni e miracoli. Anche se Bill accorciò le sue preghiere, lo stesso fu occupato fino alle tre di mattina, imponendo le mani sugli ammalati che gli passavano davanti. Secondo la stima di Jack Moore. In quella sola notte del febbraio 1947, Bill pregò per 2.500 persone.

In marzo, Bill si spostò sulla costa della California. La sua prima riunione in Los Angeles inondò di persone una grande chiesa in Monterey Park, spingendo le chiese cooperanti a trasferirsi per le riunioni nell'auditorio municipale di Long Beach.

Nella seconda serata della campagna, tre uomini ed una giovane vennero nella linea di preghiera portando una donna inconscia su di una barella. Bill prese la mano destra della paziente e sentì una vibrazione familiare. “È cancro”, disse. La giovane donna confermò: “Sì, Il suo nome è Melikian. Questo è il suo dottore e io sono sua figlia. Recentemente lei andò a San Louis e le asportarono entrambi i seni cercando di fermare la sua espansione, ma non servì a nulla. Ora, Dio è la sua sola speranza”.

Chinando la sua testa, Bill chiese a Dio il miracolo. Le vibrazioni nella sua mano cessarono. Stava per dichiararla guarita, quando una strana sensazione venne sopra di lui e disse senza pensare: “Così dice il Signore, fra tre giorni questa donna sarà al mercato a fare la spesa”.

Il suo dottore che evidentemente era venuto per fare un favore alla famiglia, sbuffò sdegnato, “Bell’idea, reverendo Branham! Questa donna sta chiaramente morendo. Come può dare alla sua gente una falsa speranza come questa”? Calmo, Bill replicò: “Dottore, se quella donna non è guarita e cammina sulla strada entro tre giorni, lei può mettermi un cartello sulla schiena che dice che io sono un falso profeta e può portarmi in giro per la città sul cofano della sua macchina”.

Verso la fine della settimana, Bill si alzò dal suo esausto sonno al suono di un forte bussare alla porta della sua camera d’albergo. Nell’atrio c’era un membro della chiesa incaricato di proteggere la privacy di Bill. Dietro di lui c’erano due estranei ben vestiti. “Sono spiacente di infastidirla, fratello Branham, ma questi due uomini hanno bisogno di vederla. Io so che lei deve avere un po’ di riposo, ma il loro compito è così straordinario che io pensavo”...  

“Entrate. Cosa posso fare per voi”?

I due uomini entrarono ed il portavoce arrivò diritto al dunque. “Noi siamo agenti del signor Melikian”. 

“Melikian”?  Bill ripeté il nome, tentando di ricordare dove l’avesse sentito prima. 

“Il sig. Melikian dirige la cantina vinicola “Bell Winery”. Sua moglie fu guarita dal cancro nelle sue riunioni all’inizio di questa settimana”. 

Ora Bill ricordò la donna esanime sulla barella.  “Come sta andando”?  

“Signor Branham la sua guarigione ha meravigliato tutti, specialmente il suo dottore. Il giorno dopo che ha pregato per lei riprese conoscenza e si mise seduta sul letto. tre giorni dopo andò a fare la spesa con sua figlia, proprio come lei aveva detto. Il signor Melikian è così grato per lei che ci manda qui per darle quest’assegno di 1.500.000 dollari”.

L’uomo tirò fuori l’assegno. Bill non si mosse. L’uomo disse: “Signor Branham, questo non è uno scherzo. È perfettamente buono ed è intestato a lei”. Allungò il pezzo di carta.

Bill immobile non prese l’assegno. Pensò alla sua famiglia che viveva in una baracca di due stanze a Jeffersonville; pensò a sua moglie che doveva percorrere mezzo quartiere della città per portare l’acqua a casa, poi portare fuori di nuovo l’acqua del risciacquo perché in casa non c’era l’impianto idraulico; pensò com’era fredda e ventosa la casa d’inverno, come Meda riempiva di stracci le fessure intorno alle porte e alle finestre per tenere fuori il vento. Sarebbe stato meraviglioso avere qualcosa di meglio per la sua famiglia, ma…

Per così tanti anni Bill aveva lottato per capire la sua chiamata nel Signore. Quando lui uscì dalla volontà di Dio nel 1937, soffrì così terribilmente che ora neppure il 1.500.000 di dollari, poteva tentarlo di deviare dalle sue convinzioni. Non aveva guarito lui la signora Melikian dal cancro; il Signore Gesù Cristo l’aveva guarita. Quindi come poteva accettare qualche ricompensa per qualcosa che non aveva fatto? Oltre a questo, Bill aveva notato tre insidie che spesso avevano rovinato gli uomini che avevano incominciato a vivere per Dio: “Soldi, popolarità e donne”.

Qualsiasi ministro che amoreggiò con questi pericoli, rischiò, scivolando e precipitando. Bill aveva determinato molto tempo fa di stare libero da tutti e tre, senza curarsi di quello che gli sarebbe costato.

“Gentiluomini”, egli disse fermamente, “Non voglio nemmeno guardare quell’assegno. Dite al signor Melikian che apprezzo il suo pensiero, ma non posso accettare quel denaro”.

Dopo la sua ultima linea di preghiera in Long Beach, California, la quale finì alle due di mattina, Bill barcollava intirizzito ed inanimato in attesa di una macchina. Jack Moore e Young Brown lo portarono in giro per la città per un'ora, parlandogli e cercando di farlo riprendere. Aprirono il suo finestrino per permettere alla pioggia di spruzzargli la faccia. Finalmente Bill ritornò abbastanza in se da voler andare a letto.

Lo portarono al suo albergo. Quando uscirono dall’ascensore entrarono in una piccola sala d’attesa, un folto gruppo di persone avanzò, chiamando Bill per nome, volevano parlargli. Moore e Brown stavano spingendolo attraverso il gruppo, quando una donna cadde sul pavimento di fronte a Bill, afferrando la gamba dei suoi pantaloni. Jack Moore si abbassò per toglierla, ma Bill lo scostò, dicendo, “Almeno sentiamo la sua storia”. 

Anche con quell’assicurazione, la donna non lasciò la gamba dei pantaloni di Bill, i suoi occhi rivelavano la sua disperazione. “Fratello Branham, io sono la sig.ra K -. Mio marito ed io eravamo presenti alle sue riunioni in Phoenix. Quando lei pregò per quella bambina epilettica, mio marito si rifiutò di piegare la testa. Il giorno dopo aveva una strana sensazione in tutto il suo corpo. Lui pensò che fosse solo la sua immaginazione che gli faceva uno strano scherzo. Due giorni più tardi la polizia lo trovò vagante senza meta per il centro di Phoenix. È pazzo. Egli non sa chi è o quello che sta facendo”. 

Ora Bill notò un uomo in fondo al gruppo; i suoi occhi erano incavati, la sua faccia macilenta, i suoi capelli e i vestiti erano scompigliati, le sue guance coperte da una barba malcurata. “Quello è suo marito”?  Chiese Bill. 

“Sì, fratello Branham”, si lamentò la sig.ra K -. “Io ho cercato ogni sera di portarlo nella linea di preghiera, ma non ci sono mai riuscita. Ora io sono disperata. Bisogna fare qualcosa. Lui non vuole mangiare. Devo persino fargli inghiottire anche l’acqua”. Lei lasciò cadere la sua fronte sulla scarpa di Bill. 

“Rivolgendosi a Jack Moore, Bill disse: “Porti il signor K - nella mia stanza così possiamo rimanere soli”.

Jack Moore prese il signor K - per mano e lo condusse facilmente come se fosse un bambino irragionevole. Bill tentò di seguirli, ma la sig.ra K - non mollava la sua gamba; né poteva essere persuasa ad allentare la sua presa. Alla fine Moore e Brown tirarono via Bill e lo portarono nella sua stanza, trascinandosi dietro la signora K -. Dopo avere chiuso la porta a chiave, finalmente la persuasero a lasciare libera la gamba di Bill.

“Sorella”, disse Bill, circa un anno fa un angelo del Signore mi incontrò e mi disse che io ero incaricato di portare un dono di guarigione agli esseri umani. Mi assicurò che se fossi stato sincero e avessi potuto farmi credere dalle persone, nulla avrebbe potuto contrastare la mia preghiera. Ho trovato che questo è vero; non c’è afflizione, non importa quanto tremende possono essere, ma sarebbe guarita se avessi pregato abbastanza a lungo per quella persona. Mi crede”?

“Sì, fratello Branham, lo credo”.

Il signor K - era molto tranquillo, senza neppure muovere ciglio  i suoi occhi avevano uno sguardo fisso e vuoto. Quando Bill si avvicinò, lui indietreggiò e ringhiò come un animale. Per sicurezza, Moore e Brown tennero le braccia del signor K-, mentre Bill imponeva le sue mani sull’uomo e pregava. La vittoria non venne facilmente. Per 45 minuti Bill lottò con quel demone di pazzia. Alla fine il sig. K - batté le palpebre e si guardò in giro per la stanza come una persona che si è appena svegliata in un luogo inaspettato e stava chiedendosi dov’era e perché. Dopo che sua moglie glielo spiegò, il signor K - gettò le sue braccia al collo di Bill e l’abbracciò come un fratello perduto da lungo tempo. Egli lasciò l’albergo con la sua mente aguzza come non mai, però ora piuttosto aperto al Vangelo di Gesù Cristo.



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