il mistero delle sette stelle che hai visto nella mia destra
e quello dei sette candelabri d'oro. Le sette stelle sono gli angeli delle sette chiese,
e i sette candelabri che hai visto sono le sette chiese.

Apocalisse 1:20


San Columba

San Columba

Anni di vita: 7 dicembre 521 – 9 giugno 597

È già da lungo tempo che la chiesa è spaccata in due gruppi: Oriente e Occidente. Di tanto in tanto, in entrambi i gruppi, sorgeva un riformatore che per un tempo cercava di ricondurre alcuni segmenti della chiesa in una piú profonda relazione con Dio. In Occidente un simile uomo fu Francesco d'Assisi. In realtà egli ebbe successo per un certo tempo, ma infine la sua opera fu soppressa tramite la gerarchia di Roma. Pietro Valdo, di Lione, un mercante che rinunciò alla sua vita secolare, divenne molto attivo nel servire il Signore, attirandone molti a Lui, ma nella sua opera egli fu ostacolato e scomunicato dal papa. Cosí, né il gruppo d'Occidente né quello d'Oriente ebbero fra di loro un uomo il quale, esaminato alla luce della Scrittura, potesse essere il messaggero per questa epoca. Ciononostante, nelle Isole Britanniche vi erano due uomini, il cui ministero nella Parola, e nei fatti, possono sostenere il test della verità. Essi erano San Patrizio e San Columba. Fu sopra San Columba che cadde la sorte di essere il messaggero.

Sebbene il messaggero per l'Epoca Tiatiriana fosse San Columba, io vorrei soffermarmi un tantino sulla vita di San Patrizio, quale esempio per noi ed anche per vedere la bugia di Roma, la quale pretende che San Patrizio fosse uno dei suoi quanto lo fu Giovanna d'Arco. Patrizio nacque dalla sorella di San Martino, nella piccola città di Bonavern, sulle rive del fiume Clyde. Un giorno, mentre stava giocando sulla riva con le sue due sorelline, dei pirati si avvicinarono e li rapirono tutti e tre. Dove finirono le sorelle, nessuno lo sa, ma Patrizio (il suo nome era Succat) fu venduto ad un capo brigante dell'Irlanda del Nord. Il suo compito era quello di badare ai maiali. Per fare questo, egli addestrò dei cani. I suoi cani erano cosí ben addestrati che molta gente, da vicino e da lontano, veniva a comprarli. Nella sua solitudine, egli si rivolse a Dio e fu salvato. Allora gli venne un ardente desiderio di fuggire e ritornare a casa, dai suoi parenti. Cosí egli preparò un piano di fuga nel quale la sua abilità, quale addomesticatore, gli fu di grande utilità. Egli ammaestrò i cani a sdraiarsi su di lui sí da coprire accuratamente il suo corpo, e di non muoversi se non al suo comando. Cosí un giorno, allorché il suo padrone vendette diversi cani, Patrizio comandò ai cani, eccetto che al capo della muta, di entrare nella barca. Il capo-muta dei cani, al quale Patrizio aveva dato un segnale segreto, se ne fuggí rifiutando di salire a bordo. Mentre il padrone ed il compratore cercavano di acchiappare quel cane, Patrizio entrò nella barca dando ordine ai cani di coprirlo. Poi, con un fischio, egli fece venire sulla barca pure il capo-muta che si mise anch'esso su di lui. Dato che Patrizio non veniva scorto, il compratore salpò verso il mare. Dopo essersi accertato che il capitano si trovasse molto lontano per poter ritornare indietro, Patrizio diede ai cani un altro segnale, col quale si misero in rivolta. Allora egli venne fuori dicendo al capitano che, se non lo avesse condotto a terra nel suo paese, egli avrebbe comandato ai cani di continuare la rivolta e che lui stesso avrebbe preso il controllo del battello. Però il capitano era un Cristiano, e quando egli udí la storia del ragazzo, fu felice di riportarlo a casa sua. Là, Patrizio andò in una scuola Biblica e poi ritornò in Irlanda ove, tramite la Parola e la potenza di Dio, con molti segni e meraviglie, egli ne guadagnò migliaia al Signore. Egli non andò mai a Roma e neppure fu egli commissionato da Roma. La verità della faccenda invece è che, quando Roma riuscí finalmente a mettere piede sull'isola, e vide che il momento propizio era giunto, essi uccisero piú di centomila Cristiani, che durante gli anni erano cresciuti da quel gruppo originale che era venuto al Signore tramite San Patrizio.

Circa 60 anni dopo la morte di San Patrizio, nella Contea di Donegal, nell'Irlanda del Nord, alla famiglia reale di Fergus, nacque Columba. Questi divenne uno studente brillante e consacrato, imparando a memoria la maggior parte della Scrittura. Con voce udibile, Dio lo chiamò ad essere missionario. Dopo che egli ebbe udito la voce di Dio, niente poté fermarlo, ed il suo ministero miracoloso ha spinto diversi storici a considerarlo prossimo a quello degli apostoli. Il suo ministero fu talmente grande, coi segni soprannaturali che lo accompagnavano, che alcuni (specialmente gli studiosi in Roma) pensavano che le informazioni fossero esagerate.

In uno dei suoi viaggi missionari, allorquando egli si avvicinò ad una città fortificata, egli trovò che le porte gli erano state sbarrate. Egli alzò la sua voce pregando che Dio intervenisse e gli permettesse di accedere al popolo, onde egli potesse predicare. Ma mentre egli pregava, i maghi della corte cominciarono a molestarlo con grande schiamazzo. Allora egli cominciò a cantare un salmo. E mentre lo cantava, Dio aumentò il volume della sua voce a tal punto che sopraffece lo schiamazzo dei pagani. Improvvisamente i cancelli si aprirono da soli. Egli entrò e predicò il Vangelo, guadagnandone molti al Signore.

In un'altra occasione, allorché egli venne chiuso fuori da un villaggio, quando stava per andarsene, il figlio del capo cadde immediatamente ammalato a morte. San Columba venne prestamente rincorso e gli fu chiesto di ritornare. Dopo che egli pregò la preghiera della fede, il ragazzo fu istantaneamente guarito. Allora il villaggio fu aperto alla predicazione del Vangelo.

Il puro Vangelo che venne predicato da Columba e dai suoi collaboratori, si sparse per tutta la Scozia, conducendola a Dio. Esso si diffuse pure in Irlanda e nel Nord Europa. Il suo metodo nel diffondere il Vangelo era quello d'inviare dodici uomini sotto un conduttore, e questi andavano in una certa nuova zona, ove fondavano letteralmente una città centrata sul Vangelo. Fra questi dodici uomini vi erano carpentieri, insegnanti, predicatori, ecc., tutti meravigliosamente versati nella Parola e ad una vita santa. Questa piccola colonia veniva attorniata da un muro. Presto poi questo recinto veniva attorniato da studenti e dalle loro famiglie, con le loro rispettive case, imparando la Parola e preparandosi ad andare fuori per servire il Signore come missionari, conduttori e predicatori. Gli uomini erano liberi di sposarsi, benché molti non lo fecero onde poter meglio servire il Signore. Essi si tennero liberi da ogni aiuto statale, evitando perciò la politica. Anziché attaccare le altre religioni, essi insegnavano la verità, giacché credevano che la verità è in se stessa un'arma abbastanza potente per portare a termine i fini che Dio aveva in mente per loro. Essi erano assolutamente indipendenti da Roma.

San Columba fu il fondatore di una grande scuola Biblica, sull'isola di Hy (a Sud-Ovest della costa Scozzese). Quando egli giunse là, l'isola era talmente arida e rocciosa tanto che essa non avrebbe potuto produrre abbastanza cibo per tutti loro. Ma Columba con una mano piantava i semi, mentre l'altra la teneva alzata in preghiera. Oggi quell'isola è una delle piú fertili del mondo! Da questa isola, centrata sulla Bibbia, uscirono dei potenti discepoli dotati di saggezza e della potenza di Dio.

Quando io lessi la storia di questo grande servitore di Dio e la meravigliosa opera che egli fece, il mio cuore si rattristò nello scoprire come poi il potere papale, con la brama di portare tutti gli uomini sotto la sua tirannia, venne ed insozzò questi campi di missione distruggendone la verità tale quale l'aveva insegnata Columba.

"TRATTO DAL LIBRO: UNA ESPOSIZIONE DELLE SETTE EPOCHE DELLA CHIESA"

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